REDAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO DEL 8 SETTEMBRE 2020 :: Bielorussia, l’oppositrice Maria Kolesnikova arrestata al confine con l’Ucraina. Minsk: “Voleva fuggire, forse spinta fuori da un’auto” +++ ANSA, MOSCA, 12.58

 

 

File:Mappa-Bielorussia.png - Wikipedia

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 8 SETTEMBRE 2020

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/08/bielorussia-loppositrice-maria-kolesnikova-arrestata-al-confine-con-lucraina-minsk-voleva-fuggire-forse-spinta-fuori-da-unauto/5924234/

 

 

 

 

bne IntelliNews - #UPDATED Maria Kolesnikova and three colleagues go missing

alla manifestazione di domenica 6 settembre

 

 

 

Bielorussia, l’oppositrice Maria Kolesnikova arrestata al confine con l’Ucraina. Minsk: “Voleva fuggire, forse spinta fuori da un’auto”

Bielorussia, l’oppositrice Maria Kolesnikova arrestata al confine con l’Ucraina. Minsk: “Voleva fuggire, forse spinta fuori da un’auto”

Maria Kolesnikova era bordo dell’auto con i due dissidenti Anton Rodnenkov e Ivan Kravtsov, scappati in Ucraina. Secondo le autorità di frontiera bielorusse è stata spinta fuori dal veicolo. Per Interfax, invece, non ha attraversato il confine perché durante “il tentativo di deportazione di fatto” all’estero contro la sua volontà ha strappato il suo passaporto. Ma la dinamica è ancora da accertare

Bielorussia, scomparsa la leader dell'opposizione Maria Kolesnikova | L'HuffPostfoto Huffington Post

 

di F. Q. | 8 SETTEMBRE 2020

 

 

 

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Era stata portata via a Minsk da un commando di uomini incappucciati, che l’avevano fatta salire su un minibus. La polizia aveva però smentito di averla arrestata. Ma questa mattina Maria Kolesnikova, simbolo dell’opposizione insieme a Svetlana Tikhanovskaya che dall’11 agosto è rifugiata in Lituania, è finita in manette al confine con l’Ucraina, mentre “cercava di uscire illegalmente dal Paese”. “Sta bene”, ha detto il portavoce del Comitato di frontiera bielorusso Anton Bychkovsky che però non ha detto dove si trovi la donna.

Bielorussia, in 100mila a Minsk per cacciare Lukashenko: in piazza slogan anti-Putin. Sparita l’oppositrice Kolesnikova

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Belarus presidential elections: Meet the three women teaming up to take on 'Europe's last dictator' | Euronews le tre donne dell’opposizione

 

 

Secondo l’emittente Belarus-1 Tv gli altri due membri del Consiglio di coordinamento creato dall’opposizione per garantire il trasferimento dei poteri, Anton Rodnenkov e Ivan Kravtsov, “sono scappati la scorsa notte e hanno passato il valico di frontiera alle 4 del mattino”. Diversi osservatori sospettano che si sia trattato di un’operazione dei servizi segreti bielorussi. Secondo una fonte citata dall’agenzia Interfax, Kolesnikova non ha attraversato la frontiera ucraina perché durante “il tentativo di deportazione di fatto” all’estero da parte di Minsk contro la sua volontà ha strappato il suo passaporto. Ma la ricostruzione dei fatti non è ancora chiara. Dei tre dissidenti si era persa ieri ogni traccia. La Russia però non riconosce “che ci siano prigionieri politici in Bielorussia“.

 

 

Belarus presidential elections: Meet the three women teaming up to take on 'Europe's last dictator' | Euronews

 

 

La ricostruzione delle autorità bielorusse – A dare una versione dei fatti è Anton Bychkovsky ( autorità di frontiera ) , convinto che Kolesnikova non abbia attraversato il confine con l’Ucraina forse perché “spinta fuori” dalla Bmw su cui viaggiava con Kravtsov e Rodnenkov, che hanno invece raggiunto l’Ucraina. Durante il passaggio del confine, ha detto ancora Bychkovsky, nonostante auto e viaggiatori avessero già superato i controlli delle guardie di frontiera bielorusse, l’auto avrebbe improvvisamente accelerato e Kolesnikova si sarebbe “trovata fuori dal veicolo”, forse dopo essere stata “spinta fuori” dall’auto che ha poi raggiunto il confine ucraino.

 

 

Dailymail | Belarus opposition figure Maria Kolesnikova bundled into minibus - News

 

 

 

 

“Tutti e tre, Kolesnikova, Rodnenkov e Kravtsov, secondo le modalità stabilite hanno passato il controllo di frontiera oggi dopo le 4 del mattino”, ha detto Bychkovsky alla testata online Tut.by. “Là – ha spiegato il funzionario bielorusso – abbiamo delle particolarità per il passaggio della frontiera di Stato: tra i punti di controllo, il nostro e quello contiguo, ci sono 13 chilometri, e dal nostro punto di controllo fino alla frontiera di Stato ucraina ci sono ben sei chilometri, compreso un centro abitato che si chiama Aleksandrovka. A questo proposito, nel nostro territorio tra il punto di passaggio in cui avviene il controllo e la linea di confine sono state dislocate pattuglie di guardie supplementari”.

Secondo Bychkovsky, “dopo l’iter, il mezzo di trasporto, una Bmw con a bordo Rodnenkov, Kolesnikova e Kravtsov si muoveva verso la frontiera di Stato dal punto di passaggio”, ma “dopo aver visto un militare degli organi del servizio di frontiera, l’auto ha bruscamente accelerato creando un pericolo per la vita del militare”. Secondo il portavoce del Comitato di frontiera della Bielorussia, “il mezzo di trasporto ha lasciato il territorio bielorusso”, ma senza Kolesnikova, che, a suo dire, “si è trovata fuori dal mezzo di trasporto, a quanto pare spinta fuori dall’auto”. Bychkovsky ha precisato che “Kolesnikova è stata fermata, Rodnenkov e Kravtsov si sono trovati in territorio ucraino” e “in questo momento è in corso un’indagine”.

ANSA.IT — 8 SETTEMBRE 2020– 12.28

‘Kolesnikova strappa passaporto per non essere espatriata’

Vice ministro Interno dell’Ucraina: ‘La sua non era una partenza volontaria’

 

ANSA) – MOSCA, 08 SET – La dissidente bielorussa Maria Kolesnikova non ha attraversato la frontiera ucraina perché durante “il tentativo di deportazione di fatto” all’estero contro la sua volontà ha strappato il suo passaporto: lo sostiene una fonte citata dall’agenzia Interfax-Ukraina.    “Durante il tentativo di una deportazione di fatto – ha detto la fonte – ha strappato il passaporto e non poteva essere lasciata entrare dalle guardie di frontiera in territorio ucraino”.    Per il vice ministro dell’Interno ucraino Anton Gherashchenko la dissidente “ha compiuto atti per prevenire il suo spostamento attraverso la frontiera” con l’Ucraina . “Non è stata una partenza volontaria, era una deportazione coercitiva dal Paese natio”, ha affermato Gharashchenko, secondo cui “non si è riusciti a deportarla perché questa donna coraggiosa ha compiuto atti per prevenire il suo spostamento attraverso la frontiera” ed “è rimasta in territorio bielorusso. Tutta la responsabilità sulla sua vita e salute ricade personalmente su Lukashenko” (ANSA).

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