BARLOLOZZI FRANCESCO
SALA DI LETTURA
La Biblioteca Medicea Laurenziana, anticamente chiamata Libreria Laurenziana, è una delle principali raccolte di manoscritti al mondo, nonché un importante complesso architettonico di Firenze, disegnato da Michelangelo Buonarroti tra il 1519 e il 1534.
Essa custodisce 68.405 volumi a stampa, 406 incunaboli, 4.058 cinquecentine e, soprattutto, 11.044 pregiatissimi manoscritti[1], nonché la maggiore collezione italiana di papiri egizi. Vi si accede dai chiostri della basilica di San Lorenzo a Firenze, da cui il nome Laurenziana. Medicea deriva invece dal fatto di essere nata dalle collezioni librarie di membri della famiglia Medici. Tra le più importanti opere ricordiamo: la Littera Florentina del VI sec dC, Codice Squarcialupi, Codice Fiorentino, Bibbia Amiatina, i Dialoghi platonici in carta bona di Lorenzo il Magnifico, e il Virgilio Laurenziano.
- wikipedia
Biblioteca Medicea Laurenziana
L’architettura di questa biblioteca costituisce un capolavoro di Michelangelo, realizzato con la collaborazione di straordinari artefici come il Tribolo, maestro di Pierino Da Vinci.Conserva i materiali bibliografici raccolti da Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico che, alla caduta dei Medici nel 1494, furono confiscati e affidati ai frati di San Marco. Giovanni de’ Medici (papa Leone X) li trasferì a Roma e furono restituiti a Firenze nel 1523 da Clemente VII, che l’anno seguente commissionò a Michelangelo l’edificio della biblioteca Mediceo Laurenziana. Vi si trova fra l’altro il “Trattato di architettura civile e militare” di Francesco di Giorgio Martini (Ash. 361), databile 1484, con cinque postille autografe di Leonardo databili attorno al 1504.Il Codice Laurenziano, Ashburnham 1299, è la copia manoscritta incompleta risalente al XVI-XVII secolo del “Libro di Pittura”, proveniente dalla collezione del conte Giuseppe Carlo Aurelio de’ Bossi (1758-1833).Il fondo Ashburham comprende circa 2.000 manoscritti già appartenuti al matematico e bibliofilo Guglielmo Libri (1809-1869), tristemente celebre per aver trafugato molti codici in diverse biblioteche, oltre a numerose carte dai manoscritti A e B di Leonardo che si conservano a Parigi, comprese quelle che compongono il “Codice sul volo degli uccelli” (attualmente presso la Biblioteca Reale di Torino).Agli inizi del XVIII secolo, a Firenze, furono eseguite tre copie del Codice Leicester, a opera di Francesco Ducci, “prete di San Lorenzo”, bibliotecario della Laurenziana.
A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
Trattato di Architettura di Francesco di Giorgio Martini con note autografe di Leonardo da Vinci
I, Sailko
I locali della Biblioteca furono disegnati per il cardinale Giulio de’ Medici (poi papa Clemente VII), che affidò nel 1519 la commissione a Michelangelo. Egli diresse personalmente il cantiere tra il 1524 e il 1534, sia pure con l’interruzione dovuta alla parentesi repubblicana. Alla morte del proprio padre e di Clemente VII, Michelangelo lasciò Firenze, con l’intenzione di non tornarci mai più. La costruzione fu ultimata lentamente negli anni successivi da altri architetti, a partire dal 1548, grazie all’impegno di Cosimo I de’ Medici.
Biblioteca_medicea_laurenziana_dal_chiostro_di_san_lorenzo
. Sailko
Dettaglio del vestibolo
Sailko
Michelangelo continuò a soprintendere, malvolentieri, i lavori della Libreria da Roma, mediante l’invio di istruzioni, modelli e disegni ed il tramite di vari artisti fiorentini presenti sul cantiere a vario titolo tra cui il Tribolo, l’Ammannati e il Vasari. Solo nel 1558 Michelangelo fornì il modello in argilla per lo scalone, da lui progettato in legno, ma realizzato per volere di Cosimo I de’ Medici, in pietra serena.
I lavori terminarono soltanto nel 1571, anno dell’apertura al pubblico; altri lavori furono eseguiti di tempo in tempo fino all’inizio del XX secolo.
La Biblioteca è una delle maggiori realizzazioni dell’artista fiorentino in campo architettonico, importante anche per le decorazioni e l’arredo interno, giunto in buono stato fino a noi (Michelangelo fornì anche disegni degli stalli di legno per la lettura dei manoscritti). L’opera viene ritenuta una piena espressione dell’atteggiamento manierista che rivendica la libertà linguistica rispetto alla canonizzazione degli ordini classici e delle regole compositive.
TESTO E MOLTE FOTO DA:
https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_Medicea_Laurenziana
INCISIONE : Il vestibolo in una stampa del XIX secolo
F. Fontani, “Viaggio pittorico della Toscana”, Firenze, per V. Batelli, 1827 (3 ed.).
Vestibolo: La scalinata di Michelangelo
I, Sailko
La cupola neoclassica della tribuna d’Elci
I, Sailko
Una stampa d’epoca con i leggii per i codici miniati
John Willis Clark
Vetrata disegnata da Giorgio Vasari
I, Sailko
Il pavimento intarsiato
Miguel Hermoso Cuesta – Opera propria
Miniatura della Bibbia Amiatina
Dsmdgold
SOFFITTO A CASSETTONE
PARTICOLARE DEL PAVIMENTO
Il soffitto e il pavimento specchiati della Biblioteca Medicea Laurenziana
Il soffitto e il pavimento specchiati della Biblioteca Medicea Laurenziana
CORTILE DELLA CHIESA DI SAN LORENZO
OLTRE UNA DECINA DI FOTO SOPRA SONO PRESE DAL FACEBOOK ” Biblioteca Medicea Laurenziana Firenze “
bellissimo servizio