Il Mosaico della Cattedrale di Santa Maria Annunziata di Otranto, eseguito dal monaco Pantaleone tra il 1163 e il 1165

Il Mosaico della Cattedrale di Santa Maria Annunziata di Otranto ricopre il pavimento delle tre navate ed è opera del monaco Pantaleone, eseguito su commissione del Vescovo di Otranto, fra il 1163 e il 1165. Esso rappresenta uno dei più importanti cicli musivi del medioevo italiano.

Questa opera, originale e conservata nella quasi totalità delle sue parti, offre uno spaccato della cultura del Medioevo e ci presenta un percorso in un labirinto teologico di cui, a volte, sfugge la vera interpretazione iconologica.

L’opera ha come figura centrale l’Albero della vita, lungo il quale si dipanano le principali rappresentazioni.

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Il mosaico di Pantaleone è un’opera grandiosa, animata da un senso di horror vacui per l’estro compositivo che la attraversa, ed è stata paragonata ad un’enciclopedia di immagini del tempo e della cultura del Medioevo. Essa non sembra trovare corrispettivi, per complessità e livello di elaborazione, con altri mosaici coevi, perlomeno giunti fino a noi. Altre composizioni musive, di epoca vicina a quella della Cattedrale di Otranto, si trovano in altre chiese romaniche in Puglia.

TUTTO IL TESTO NEL LINK::

https://it.wikipedia.org/wiki/Mosaico_di_Otranto

Mosaico di Otranto, Zodiaco

Framo – Opera propria

Alessandro in volo tra due grifoni

sconosciuto –

SCHEMA

Veduta d’insieme del Mosaico di Otranto

Lupiae – Opera propria

Berthold Werner

Mosaico pavimentale e soffitto della Cattedrale di Otranto. Sul pavimento, con l’iscrizione “Alexander Rex” (“Alessandro Re”}, è rappresentato il Volo di Alessandro: un’ascensione al cielo con l’aiuto di due grifoni, un’iconografia medievale tratta da un aneddoto leggendario dal Romanzo di Alessandro