MARCO PALOMBI:: Scusate il ritardo non basterà…IL FATTO QUOTIDIANO DEL 3 MAGGIO 2020–pag. 9 —+++UN APPELLO DI ASviS + Forum DD

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 3 MAGGIO 2020–pag. 9

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/05/03/scusate-il-ritardo-non-bastera/5789589/

 

 

Scusate il ritardo non basterà…

 

Biografia di Fabrizio Barca

FABRIZIO BARCA — citato nell’articolo

 

 

 

di Marco Palombi | 3 MAGGIO 2020

 

 

 

Il 1° maggioGiuseppe Conte ha chiesto “scusa a nome del governo” – su Facebook (sic) – per i “ritardi” con cui (non) vengono erogati gli aiuti dello Stato a famiglie e imprese in difficoltà: “Pure complicata – ha aggiunto – si sta rivelando la partita dei finanziamenti”. Ammettere un fallimento e scusarsi è sempre una buona cosa, l’accenno alle difficoltà sui finanziamenti è invece terrificante (tanto più che mancano le relative teste che rotolano al Tesoro).

Riassumendo: in milioni non hanno ancora visto un euro su norme approvate anche un mese e mezzo fa, oltre 6 milioni sono comunque esclusi da quegli “aiuti” e più della metà di questi lo resteranno anche col prossimo decreto.

Nel frattempo – mentre il welfare per l’emergenza e “l’atto d’amore” bancario latitano – chi li ha, sta erodendo i risparmi per sopravvivere, realizzando di fatto quella patrimoniale di massa invocata da alcuni. Forse non è chiaro cosa sta per succedere. Lo facciamo dire a

un tipo moderato come Fabrizio Barca, già ministro con Monti:

“Il giudizio del Forum disuguaglianze su di voi, che in queste ore state decidendo se dare o non dare tutela sociale a chi ancora non la ha, è irrilevante. Il giudizio di milioni di italiani su di voi non lo è. Si chiama democrazia”. Scuse o non scuse, tra qualche settimana il teatrino delle crudeltà di Renzi sarà l’ultimo dei vostri problemi.

 

 

dal twitter di FABRIZIO BARCA  IL LINK SOTTO::

 

VITA.IT  — 30 APRILE 2020–REDAZIONE

http://www.vita.it/it/article/2020/04/30/reddito-di-emergenza-e-sostegno-per-gli-autonomi-il-governo-non-aspett/155296/

 

Reddito di Emergenza e sostegno per gli autonomi: «il Governo non aspetti un giorno di più»

di Redazione

 

’ASviS =L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile 

 

Forum DD = Forum Disuguaglianze Diversità:

 

30 aprile 2020

Dalle parole ai fatti, senza perdere altro tempo: un modo concreto per celebrare il Primo Maggio. L’ASviS e il ForumDD chiedono l’inserimento nel Decreto in preparazione di strumenti in grado di proteggere tutti, con risposte mirate in funzione dei bisogni effettivi

Come prevedibile e previsto, l’emergenza sanitaria si è trasformata in emergenza sociale ed economica per troppi cittadini e cittadine. Persone che già prima dell’emergenza vivevano in situazioni drammatiche a causa di disuguaglianze profonde oggi sono del tutto prive di un sostegno minimo. «“Nessuno resti indietro”: questo l’obiettivo urgente delle proposte avanzate, condiviso da esponenti del Governo e leader di partito. Adesso però la credibilità della volontà di “non lasciare indietro nessuno” si misura alla prova dei fatti»: così scrivono insieme l’ASviS e il ForumDD, alla vigilia del Primo maggio. Da oltre tre settimane il Governo e le forze di maggioranza che lo compongono hanno ricevuto le proposte, finalizzate a garantire un reddito per i 6-7 milioni di lavoratori esclusi dal decreto “Cura Italia”: interventi temporanei e finalizzati ai più vulnerabili e deboli. Il Reddito di Cittadinanza per l’Emergenza (REM) riguarda lavoratori a tempo determinato con il contratto scaduto o lavoratori irregolari, cioè chi non beneficia di altri ammortizzatori sociali, mentre il Sostegno di Emergenza per il lavoro Autonomo (SEA) punta a migliorare il bonus di 600 euro per il lavoro autonomo, commisurando il suo valore in funzione delle condizioni economiche del nucleo familiare del lavoratore autonomo.

«Un Governo che non agisse subito, oltre a commettere una grave ingiustizia, si assumerebbe gravi responsabilità. Quella di impedire a molte persone di programmare il futuro perché costrette a occuparsi di cosa mettere sulla tavola per sé e per i propri figli. Quella di esporli alle proposte della criminalità organizzata, che sta espandendo lo strumento dell’usura. Quella di far perdere proprio nei più deboli ogni fiducia nello stato democratico, incapace di attuare la Costituzione. Con il rischio di alimentare rabbia sociale attraverso una guerra tra poveri che potrebbe disgregare società e relazioni. Ormai non c’è più da aspettare: bisogna intervenire subito».

foto Pexels

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