ANSA.IT ++ IL SOLE 24 ORE — 16 APRILE 2020 — 11.53 ::: Coronavirus: è morto Luis Sepulveda. A Oviedo, in Spagna, aveva 70 anni. Lo scrittore che ci ha insegnato a volare

 

 

ANSA.IT — 16 APRILE 2020 — 11.53

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2020/04/16/coronavirus-e-morto-luis-sepulveda_b52ff1ff-f0ec-4658-8fc7-5a08b0952d02.html

 

 

Coronavirus: è morto Luis Sepulveda

A Oviedo, aveva 70 anni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo scrittore Luis Sepulveda è morto per coronavirus a Oviedo. Aveva 70 anni. Lo riferisce l’Efe che cita fonti vicine all’autore cileno.Lo scrittore che ci ha messo di fronte alle grandezze e miserie della storia del Novecento, che ha scelto la letteratura per ”dar voce a chi non ha voce”. L’uomo dalle formidabili passioni, l’autore bestseller che si sentiva “cittadino prima che scrittore”. Luis Sepulveda, che a marzo era atteso in Italia per parlare di ‘Coraggio’ al festival dei piccoli e medi editori ‘Più libri più liberi’, cancellato per la pandemia, è morto oggi a Oviedo.

Ed è stato proprio il Coronavirus, a portarsi via l’autore de ‘Il vecchio che leggeva romanzi d’amore’, pubblicato in Italia nel 1993, con cui aveva conquistato la scena internazionale, e di ‘Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare’, diventata un film d’animazione per la regia Enzo D’Alo’, che lo ha consacrato come scrittore non solo per un pubblico adulto ma per tutte le età. Combattente, arrestato due volte e condannato all’esilio durante la dittatura di Pinochet, nemico del neoliberismo, ecologista convinto, Sepulveda, che aveva riottenuto la cittadinanza cilena nel 2017, ha lottato contro l’invisibile nemico fino all’ultimo all’Ospedale Universitario di Oviedo, nelle Asturie dove viveva dal 1996, a Gijon, con la moglie Carmen Yáñez, poetessa cilena e grande amore di una vita. Lo scorso ottobre aveva compiuto 70 anni.Cresciuto in un quartiere proletario di Santiago del Cile a 13 anni sognava di diventare un calciatore ma l’incontro con Gloria, ”la ragazza piu’ bella del mondo” lo fece andare in un’altra direzione, verso la poesia che era la cosa che lei amava di piu’. Così divento’ un fervido lettore di Garcia Lorca, Antonio Machado e Gabriela Mistral, prima donna latinoamericana a vincere il Nobel per la letteratura nel 1945. Durante la presidenza di Salvador Allende si era iscritto al Partito Socialista ed era entrato a far parte della guardia personale del Presidente cileno. Arrestato nel 1973 dopo il colpo di stato con cui si era instaurata la dittatura di Pinochet, era stato liberato sette mesi dopo per le pressioni di Amnesty International ma, un nuovo arresto lo aveva condannato all’esilio. Nel 1979 in Nicaragua si era unito alle Brigate Internazionali Simon Bolivar. In Europa si era stabilito dopo la fine della rivoluzione, prima ad Amburgo e poi in Francia.

 

Il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia è ‘La fine della storia’ e l’ultima favola ‘Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa’. La produzione favolistica era iniziata nel 1997 con ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare’, pubblicata da Salani e poi da Guanda cui sono seguite fra l’altro ‘Storia di un topo e del gatto che diventò suo amico’ e ‘Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà’. “Delle mie favole sono sempre protagonisti animali e questo, come accadeva in quelle antiche, ti permette di vedere da lontano il comportamento umano per comprenderlo meglio” aveva detto lo scrittore all’ANSA.

 

 

 

 

https://www.ilsole24ore.com/art/luis-sepulveda-vittima-coronavirus-ADiyRnC

 

 

LETTERATURA

 

Luis Sepulveda, addio allo scrittore che ci ha insegnato a volare

Lo scrittore cileno è scomparso oggi per complicanze dovute al coronavirus che lo aveva colpito un mese fa.

 

di S.Bio.

 

(Agf) (Agf)

 

 

Luis Sepulveda nacque il 4 ottobre del 1949 nella città cilena di Ovalle. Figura fondamentale per lui è quella del nonno paterno, l’anarchico andaluso in esilio e condannato a morte, Gerardo Sepulveda Tapia, con il quale crebbe presso la città di Valparaìso; altra figura determinante per il giovane Sepulveda è lo zio Pepe, anche lui anarchico. Saranno loro a trasmettergli l’amore per la letteratura.

Giovanissimo si iscrive alla Gioventù comunista e scrive per il quotidiano “Clarìn”. A vent’anni il suo primo libro di racconti, “Crònicas de Pedro Nadie” riceve il Premio Casa de las Americas e una borsa di studio per corsi di drammaturgia presso l’Università Lomonosov di Mosca. Resterà nella capitale russa solo pochi mesi a seguito di uno scandalo per la sua relazione con l’insegnante di letteratura slava, che lo fa espellere per atteggiamenti contro la morale. Comincia la sua vita di errabondo. Torna in Cile, ma ha forti scontri con il padre e viene espulso dalla Gioventù comunista. Entra nelle file dell’Ejercito de Liberacion Nacional in Bolivia.Tornato in patria scrive racconti, si diploma regista teatrale, fa il giornalista radiofonico, allestisce spettacoli, dirige una cooperativa agricola. Entra come membro del partito socialista nella guardia personale di Salvador Allende. Ribelle e anticonformista studia i maggiori pensatori di sinistra, finché nel 1973, con il colpo di stato di Augusto Pinochet, viene arrestato e torturato. Per 7 mesi è prigioniero in uno stanzino che non gli consente neppure di alzarsi in piedi. Amnesty International interviene più volte con appelli in suo aiuto e infine ne ottiene la liberazione a prezzo dell’esilio per 8 anni. Scappa in Brasile e poi in Paraguay, quindi è nella capitale dell’Equador dove riprende la sua attività di drammaturgo. Collabora con l’Unesco per cui studia l’impatto dell’occidente sulla popolazione di indios Shuar; vive in Amazzonia e da qui trarrà spunto per “Il vecchio che leggeva Romanzi d’amore”. Ottiene la cittadinanza del Nicaragua, si sposta quindi ad Amburgo e lavora assiduamente per Greenpeace fino al 1986. Sposata Carmen Yanez (da cui anni dopo divorzierà per poi risposarla), si trasferisce in Spagna.

E’ scrittore apprezzato con “Il Potere dei sogni”, “Cronache dal cono Sud”, “Patagonia Express” e soprattutto il dolcissimo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, che è un successo mondiale. Sulla scia di questo suo titolo acclamato arriveranno poi negli anni “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”, “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”, “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”, e da ultimo nel 2018 “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa”. Con la moglie, anche lei contagiata, l’annuncio del contagio da coronavirus che lo ha condotto alla morte.

 

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1 risposta a ANSA.IT ++ IL SOLE 24 ORE — 16 APRILE 2020 — 11.53 ::: Coronavirus: è morto Luis Sepulveda. A Oviedo, in Spagna, aveva 70 anni. Lo scrittore che ci ha insegnato a volare

  1. Donatella scrive:

    Ricordo con particolare affetto ” Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.

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