Héctor Germán Oesterheld, Francisco Solano Lopez:: L’ eternauta, 001 Edizioni 2018– VITTORIO GIACOPINI ( notizie in fondo ) CI INTRODUCE ALLA LETTURA :: ” L’Eternauta ci aveva già sognati ” — REPUBBLICA.IT / VENERDI’ /21 APRILE 2020

 

L’ eternauta

Héctor Germán Oesterheld,

Francisco Solano Lopez

Articolo acquistabile con 18App e Carta del Docente
Traduttore: Gigliola Viglietti
Curatore: Antonio Scuzzarella
Editore: 001 Edizioni
Collana: H! Historietas
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 8 novembre 2018
Pagine: 364 p., ill. , Rilegato
26 EURO, PREZZO PIENO

 

 

REPUBBLICA.IT / VENERDI’ / 21 APRILE 2020

https://rep.repubblica.it/pwa/venerdi/2020/04/21/news/eternauta_venerdi_libro_in_una_stanza-253997260/

 

 

 

 

(Illustrazione di Ale-Ale)

 

 

il venerdì

Libri

abril | 2014 | habíaunaveztruz | Página 2

L’Eternauta ci aveva già sognati

21 APRILE 2020

Sobre El Eternauta, educación y política, por Sebastián Artola ...

Un contagio mortale che cade dal cielo. Le città trasformate in paesaggi spettrali. La nostalgia per la normalità perduta. Così un fumetto degli anni 50-60 diventa l’incubo perfetto per i nostri tempi

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DI VITTORIO GIACOPINI

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Dall’arte non si attende la profezia ma un presentimento. Più che le (pre)visioni sono significativi i brividi d’allarme, il trasalimento muto, l’intuizione di un “qualcosa”, l’insofferenza. I giorni che stiamo vivendo – se questo è vivere – sono già stati disegnati e scritti, e tutto è tremendamente nuovo e tutto tremendamente scontato, ripetitivo. La normalità della vita quotidiana interrotta e confutata all’improvviso da un evento che filosoficamente poi neanche è un evento. E una nuova routine, un nuovo stile di vita (senza vita) che si fa norma. A partire, si capisce, da un allarme grande e imprevedibile, e da uno spavento.Rileggo una delle più straordinarie storie a fumetti che siano mai state disegnate e scritte come il “racconto morale” perfetto di questo tempo congelato di oggi, quasi un non tempo. L’eternauta di Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano Lopez (l’ha ripubblicato di recente 001 edizioni) evocava a fine anni 50 un’invasione aliena, ma la storia sfuggiva ai canoni previsti della fantascienza per raccontare una situazione latente più estrema, sempre possibile.Le prime pagine di questa folgorante historieta mettono i brividi.

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Quattro amici giocano a truco la sera in una villetta nei sobborghi di Buenos Aires (la stessa doveva viveva Oesterheld, peraltro, casa e bottega). Prima di diventare il viaggiatore dell’eternità, Juan Salvo è un borghese qualsiasi, ha l’hobby dell’aeromodellismo, una moglie, una figlia. “Era dolce la vita in quella notte gelata nella mia villetta di Vicente López, calda come un nido”.Poi, nella notte diaccia, cala dal cielo la neve, ma non è neve. Salta la corrente ovunque, si spengono le luci su Buenos Aires. “Quel silenzio assoluto che improvvisamente aveva cancellato tutti i rumori era angosciante; i mille e più rumori che sempre si sentono in una città, anche in piena notte, erano cessati completamente. La radio era muta”. Quando Juan Salvo e i suoi amici si affacciano alla finestra la pace dei suburbia si è tramutata in un paesaggio di morte. Chi è stato esposto alla neve è stecchito a terra. Il virus è invisibile, la neve la vedi pure, ma non è neve.”Cullati nel cielo immobile cadevano dall’alto tenui fiocchi semitrasparenti. Emanavano una flebile luce d’oltretomba. Fin a dove giungeva lo sguardo, tutto era ricoperto da quella nevicata, una nevicata irreale, una nevicata da cartoni animati, e mortale, terribilmente mortale”. Scopriranno più tardi dalle radio a transitor che come una pandemia la peste che scende dal cielo non colpisce soltanto i sobborghi di Buenos Aires, ma tutto il mondo, e allora inizia la battaglia di Juan Salvo e dei suoi amici per la sopravvivenza. Mentre tutti, ovviamente, sono bloccati in casa, costretti al chiuso (e senza nessuna claustrofilia, e nessun sollievo).

 

L'ETERNAUTA È UN ERRORE - GIORNALE POP -

 

 

Nel resto dell’historieta la cosa più straordinaria è il racconto della città che si trasforma in un campo di battaglia dove la normalità di sempre è costantemente evocata nel rimpianto ma anche affrontata nell’atrocità del presente, ormai sfigurata. Josè Muñoz, grandissimo disegnatore che è stato allievo e collaboratore di Solano López, sottolinea spesso come Solano nell’Eternauta sia stato eccezionale nel ricostruire i luoghi e gli spazi di Buenos Aires. Il tratto di Solano è rivelatore proprio perché racconta la città, il nostro spazio di vita comune, durante la catastrofe e simultaneamente prima della catastrofe. Solano raffigura la paura e la nostalgia nello stesso momento.

 

L'Eternauta - Mediacritica

 

L’Eternauta è un sogno (o un incubo) anni Cinquanta ma senza il ricatto meschino della guerra fredda. Nel plot ordito da un genio della letteratura come Oesterheld, nel bianco e nero ordinato e “affettuoso” di Solano, c’è già una visione più audace, un altro sguardo, anche se si coglie perfettamente la parentela con certa letteratura, con certo cinema. La Buenos Aires di Oesterheld e Solano non è lontana dalla Londra spettrale di E la Terra prese fuoco di Val Guest o dalla California mutante e assediata dell’Invasione degli ultracorpi di Jack Finney.

 

Francisco Solano Lopez: è morto il disegnatore de L'Eternauta

 

Ma Oesterheld era troppo intelligente e irrequieto per fermarsi e dieci anni dopo, nel ’69, la nuova versione dell’Eternauta disegnata da Alberto Breccia cambia registro. La storia si fa più politica, e più esplicita. Espressionista ai limiti del grottesco (era un artista geniale, inarrivabile), Breccia condensa in un bianco e nero cupissimo l’accelerazione politica di Oesterheld. Il nemico torna a essere quello che  avevano sognato assieme (ma anche quello era un incubo) in Mort Cinder. Solo che gli uomini dagli occhi di ghiaccio che scendono dallo spazio siderale non sono il nemico maggiore, la vera minaccia. Qualcuno manovra nell’ombra, qualcuno cospira.

 

CODENAME: ALEXDINOX: "L'Eternauta": una guida alla lettura (III)

ETERNAUTA DI BRECCIA

 

 

Nel 1969 l’Eternauta accusa il capitalismo, il colonialismo degli Stati Uniti. Un abbraccio mortale si prepara a stritolare l’America Latina, e con lei l’Argentina (Oesterheld – nell’arte contano i presentimenti, appunto, le pre-visioni – sarà fatto sparire pochi anni più tardi dai sicari della Tripla A).

CODENAME: ALEXDINOX: "L'Eternauta": una guida alla lettura (III)

 

DI BRECCIA

 

 

Buenos Aires – ancora molto presente, ma questa volta quasi irriconoscibile perché semplicemente spogliata di ogni ricordo, amara e inedita – diventa un paesaggio terminale, un’ultima spiaggia. La regola mai codificata ma ovvia è ormai la distanza. Tra uomo e uomo, persino tra uomo e alieno vige una distanza perfetta, quasi incolmabile. Alla pandemia, alla “neve che non è neve”, fa seguito un esito di adattamento politico che fa persino più spavento, e non dà speranza. Viene nostalgia del confuso calore di ieri e dell’imprevedibilità quotidiana, del rischio, della commistione e del caos, persino del… “contagio”.  Immagino che sia per un motivo del genere che in questi giorni di confino e pestilenza leggo e rileggo L’Eternauta (uno e due) e mi ci ritrovo. Viviamo tra spavento e nostalgia, se questo è vivere.

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DI BRECCIA

 

QUALCOSA SULL’AUTORE DELL’ARTICOLO::

Visto che il mondo non sta fermo, le mappe saltano e diventano ...

Vittorio Giacopini (Roma, 1961) è uno scrittore, disegnatore, conduttore radiofonico e giornalista italiano.

 

LE OPERE DI GIACOPINI LE TROVI NEL LINK::

https://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Giacopini

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