+++ CAM. TA. RECENSISCE MOLTO BENE IL LIBRO DI ADELPHI SUL POLPO E I CEFALOPODI:::: ALTRE MENTI DI PETER GEOFFREY-SMITH, 2018— se amate meravigliarvi, leggete…IL FATTO QUOTIDIANO DEL 29-10-2018 — un repeat ma molto rivisto…ch.

 

Peter Godfrey-Smith (Sydney, 1965 ) è un filosofo della scienza e scrittore australiano.

Professore di storia e filosofia della scienza all’Università di Sydney, si occupa principalmente di filosofia della biologia e di filosofia della mente e ha anche interessi nella filosofia generale della scienza, nel pragmatismo (in particolare il lavoro di John Dewey) e in alcune parti della metafisica e dell’epistemologia.

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Nel suo libro del 2016 ( ALTRE MENTI )  si esplora l’origine della sensibilità, coscienza e l’intelligenza nel regno animale, in particolare come si è evoluto nei cefalopodi ( Invertebrati ) rispetto ai mammiferi e uccelli

 

 

” Protendo una mano e allungo un dito, ed ecco che lentamente un suo braccio si srotola e viene a toccarmi. Le ventose mi si attaccano alla pelle, la sua presa è di una forza sconcertante. Una volta attaccate le ventose, mi abbraccia il dito attirandomi delicatamente verso l’interno. Il braccio è zeppo di sensori, centinaia su ognuna delle ventose, che sono decine. Mentre attira a sé il mio dito, lo assaggia. Pieno com’è di neuroni, il braccio è un crogiolo di attività nervosa. Dietro di esso, per tutto il tempo, i grandi occhi rotondi continuano a fissarmi “

 

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Dall’8 al 12 ottobre si celebrano le Giornate dei cefalopodi…

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Epia Officinalis Photograph by Wernher Krutein

 

 

i Cefalopidi sono invertebrati

 

calamari disorientati dall’inquinamento acustico del nostri mari

 

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il calamaro vampiro

 

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Sono circa 800 le specie di cefalopodi note alla scienza, con molte altre ancora da scoprire

 

 

COME IN NEMO…

 

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Stupiti e incapaci di darsi una spiegazione a caldo, i responsabili della National aquarium della Nuova Zelanda pochi giorni fa si sono accorti che il polpo Inky, uno dei più noti dell’edificio, era scomparso dall’acquario in cui viveva. Nella notte, come nel film “Alla ricerca di Nemo”, il polpo se l’era svignata approffittando del coperchio mal posizionato nella parte alta della sua vasca.  Rob Yarrell, responsabile nazionale dell’impianto di Napier, ha raccontato che “i polpi sono famosi artisti della fuga. E Inky si è sempre dimostrato come un animale curioso e intelligente”. Yarell ha elaborato una sua teoria su come Inky possa essere scappato: il polpo si sarebbe arrampicato su per la vasca uscendo dal coperchio rimasto socchiuso, poi sarebbe scivolato lungo la parete di vetro fino a raggiungere il pavimento. Da lì, la fuga attraverso un tubo di scarico di 50 metri che finisce direttamente in mare ad Hawke Bay. “Non credo che fosse infelice con noi”, chiosa Yarrell, ”ma forse era solo curioso di sapere come era la vita là fuori”.

di GIACOMO TALIGNANI 13 aprile 2016

https://www.repubblica.it/ambiente/2016/04/13

 

 

 

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Risultati immagini per cefalopodiPolpo dagli anelli blu (Hapalochlaena lunulata), piccole cefalopode altamente velenoso © Aluki from Flickr

 

SEPPIE E CALAMARI SONO CARATTERIZZATI DA DUE TENTACOLI IN AGGIUNTA ALLE OTTO BRACCIA

 

 

Metasepia pfeferi, mollusco cefalopode appartenente alla famiglia Sepiidae © Massimo Boyer

 

SONO 800 LE SPECIE DI CEFALOPODI MA MOLTE ANCORA SONO DA SCOPRIRE

 

 

 

 

I cefalopodi sono maestri dell’arte del mimetismo grazie al controllo di cellule chiamate cromatofori

 

Polpo imitatore (Thaumoctopus mimicus), può imitare l’aspetto e i movimenti di oltre quindici differenti creature © Arthur de Bock

 

 

Polpo gigante del Nordpacifico (Enteroctopus dofleini) © Alexander Semenov

 

Fossile di ammonite, antica classe di cefalopodi che ha dominati i mari del Devoniano

 

 

nautilus

Esemplare di Nautilus, vero fossile vivente

 

 

MOLTE FOTO CON LE SCRITTE SONO PRESE DA QUESTO LINK, DOVE TROVATE UN BEL VIDEO DI POCO PIU’ DI UN MINUTO CHE VI PRESENTA I CEFALOPODI…+ buono anche lo scritto !

https://www.lifegate.it/persone/news/dall8-al-12-ottobre-si-celebrano-le-giornate-dei-cefalopodi

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 29 OTTOBRE 2018

https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/che-amico-geniale-il-polpo-500-milioni-di-neuroni-sulla-pelle/

 

 

 

IN COPERTINA

Leopold e Rudolf Blaschka, Octopus vulgaris. Natural History Museum, Londra. Fotografia di Guido Mocafico.

Peter Godfrey-Smith

Altre menti

Traduzione di Isabella C. Blum
Animalia2018, pp. 303 ,
17 tavole a colori fuori testo, 16 ill. b/n
22 euro, online a meno

RISVOLTO DI COPERTINA ADELPHI

Benché mammiferi e uccelli siano unanimemente considerati le creature più intelligenti, si va imponendo una diversa, sorprendente, evidenza: da un ramo dell’albero della vita assai distante dal nostro è nata una forma di intelligenza superiore, i cefalopodi – ossia calamari, seppie e soprattutto polpi.

In cattività, i polpi sono in grado di distinguere l’uno dall’altro i loro guardiani, di compiere scorrerie notturne nelle vasche vicine per procurarsi del cibo, di spegnere le luci lanciando getti d’acqua sulle lampadine, di mettere in atto ardite evasioni.

Com’è possibile che una creatura tanto dotata abbia seguito una linea evolutiva così radicalmente lontana dalla nostra?

 

 

Il fatto è – ci rivela Peter Godfrey-Smith, indiscussa autorità in materia e appassionato osservatore sul campo – che i cefalopodi sono un’isola di complessità mentale nel mare degli invertebrati, un esperimento indipendente nell’evoluzione di grandi cervelli e comportamenti complessi.

È probabile, insomma, che il contatto con i polpi sia quanto di più vicino all’incontro con un alieno intelligente ci possa mai capitare.

Ma Godfrey-Smith tocca in questo libro un altro punto capitale: nel momento in cui siamo costretti ad attribuire un’attività mentale e una qualche forma di coscienza ad animali ben distanti da noi nell’albero della vita, dobbiamo anche ammettere di non avere certezze su che cosa sia la nostra coscienza di umani. E forse questa via è una delle migliori per arrivare a capirlo.

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO

 

» SOCIETÀ

lunedì 29/10/2018

Che amico geniale il polpo: 500 milioni di neuroni sulla pelle

I cefalopodi rappresentano un unicum nella storia dell’evoluzione: il loro sistema nervoso è ricco quanto esteso, più nei tentacoli che nel cervello

Che amico geniale il polpo: 500 milioni di neuroni sulla pelle

di Cam. Ta. | 29 ottobre 2018

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Ha tre cuori e 500 milioni di neuroni, localizzati su tutto il corpo; l’esofago gli passa attraverso il cervello; gli occhi possono guidare le braccia, le quali hanno anche capacità olfattive e gustative; la pelle può vedere. È l’“alieno intelligente” a noi più vicino, pur rintanato nei comodi abissi: è il polpo, protagonista di Altre menti di Peter Godfrey-Smith.

L’autore, storico e filosofo della scienza, è interessato a capire l’evoluzione della mente e “le remote origini della coscienza”, scandagliando quel mare da cui tutto ebbe inizio e studiando quelle creature di straordinaria e inspiegabile intelligenza quali sono i cefalopodi – polpi, seppie e calamari –, il cui antenato comune con gli esseri umani visse 600 milioni di anni fa.

Polpo e compagni rappresentano un unicum nella storia dell’evoluzione, un “esperimento indipendente nello sviluppo di grandi cervelli e comportamenti complessi”: i loro 500 milioni di neuroni (gli esseri umani ne hanno 100 miliardi) sono pari a quelli dei piccoli mammiferi e vicino a quelli dei cani.

Il sistema nervoso – “un crogiolo di attività” – è ricco quanto esteso, soprattutto nei tentacoli, non nel cervello: è la clamorosa, evidente e vivente prova che i seguaci del dualismo tra mente e corpo – da Cartesio in giù – hanno torto. Ma bando alla filosofia.

 

cefalopodi in acquario marino

 

Nell’amico geniale il cervello resta il “direttore d’orchestra”, ma gli esecutori sono “musicisti jazz inclini all’improvvisazione”: un caos organizzato con “stile opportunistico e creativo”.

Lo confermano anche i (pochi) test di laboratorio: i polpi sanno orientarsi nello spazio, svitare tappi per recuperare cibo, trovare vie di fuga originali, piegare gli oggetti ai propri fini, distinguere i diversi guardiani umani in cattività, mentre nel loro habitat possono “allungare un braccio o due, prima per esplorarti e poi per trascinarti nel loro nascondiglio”.

 

Benché siano solitari e poco sociali, i cefalopodi sono estremamente curiosi, dimostrando grande interesse per l’altro – cose o persone – anche quando non commestibile: proteiformi, cangianti e abili nel camuffamento, si sono attirati sin dall’antichità la fama di animali “maliziosi e sleali” (Claudio Eliano, III secolo a. C.).

 

 

octopus

 

Altra loro – umana troppo umana – peculiariatà è la passione per il gioco, la novità, il trastullo, lo svago, l’esplorazione di oggetti e spazi.

Persino in amore sanno essere creativi, prodigandosi in balletti e posizioni di yoga per conquistare la femmina. Le seppie, ad esempio, “fanno sesso pacifico: si accoppiano faccia a faccia”.

seppia

SEPPIA NANA BANDENSIS

 

L’Italia, nella fattispecie Napoli, è stata tra i primi a testare e studiare i cefalopodi a metà del 900: allora gli esperimenti erano brutali, col ricorso massiccio alle scariche elettriche e altre torture in grado di stimolare e mappare il sofisticato sistema nervoso. “Fino a poco tempo fa potevano anche essere operati senza far uso di anestetici. In quanto invertebrati, non erano protetti dalle norme contro la crudeltà sugli animali”.

 

Ora, però, sappiamo quanto il polpo sia sensibile di nervi: 

ricordiamocelo, almeno fino alla prossima insalata di mare.

****

 

La voce della critica

 

 

Filosofia e polpi potrebbero sembrare due universi estremamente distanti. La prima si occupa di visioni del mondo, pensieri profondi e approcci alla realtà (…) della nostra specie. I secondi al massimo fanno bella figura sulle tavole galiziane, con le patate. Essere riuscito a unire due mondi così diversi è già un primo merito di Peter Godfrey-Smith (…).Godfrey-Smith è un serissimo filosofo della scienza che ha pubblicato notevoli opere sulla filosofia della biologia, (…). Al di là della sua attività all’università, Godfrey-Smith è anche un ottimo subacqueo. Come praticamente tutti i subacquei prima di lui, è affascinato dal comportamento dei polpi. Un po’ perché, rispetto al resto della fauna subacquea e terrestre, i polpi sono decisamente alieni. La parentela tra molluschi (…) e cordati (che comprendono i vertebrati) risale a non meno di 6-500 milioni di anni fa, sul fondo degli oceani primordiali. Non solo: i polpi sono anche parenti molto stretti di animali non particolarmente noti per la brillantezza del loro comportamento, come chiocciole, mitili o patelle.

 

calamari

I CALAMARI SON O DIFFICILI DA ALLEVARE SPECIE IN CATTIVITA’ …

 

 

Ciononostante, sono curiosi, imprevedibili, e ogni individuo è dotato di una personalità propria. Per questa ragione hanno attirato l’attenzione di studiosi e curiosi da tempo immemore; almeno da Aristotele, infatti, gli zoologi si sono accorti della peculiari proprietà di queste specie. Anche la scienza moderna si è occupata di polpi (…).Dalle osservazioni in natura, spesso anedottiche (…) si è passati a esperimenti controllati in acquari. In cui i polpi hanno dimostrato capacità e complessità degne di vertebrati molto più noti, da mammiferi a uccelli.

 

nautilus

IL NAUTILUS, UN CALAMARO SPECIALE…ha l’occhio come una serratura…

 

Aprono i barattoli, fuggono da trappole e contenitori ermetici, fanno scherzi e dimostrano simpatie e antipatie per i ricercatori. Sottoposti a farmaci e droghe simili a quelle del mondo umano, hanno dimostrato (…) che alcune strutture ( neuromediatori e comportamenti ) sono comparabili a quanto accade nei vertebrati.

In tutta questa pletora di osservazioni curiose e contorti esperimenti, Godfrey-Smith fa sentire la sua voce di filosofo, e cerca di andare al fondo di uno dei più intrattabili problemi della filosofia e biologia moderna, quello della coscienza e della mente;

proprietà che facciamo già fatica ad attribuire a specie a noi vicine, come scimpanzé o delfini. Figuriamoci ai polpi (…).

 

Risultato immagini per cefalopodi sono invertebrati

Misterioasele Cefalopode

 

Godfrey-Smith è tutt’altro che timido sull’argomento. E fa notare, sulle orme di uno dei fondatori della psicologia, William James, che per spiegare la nascita della mente e della coscienza dovremmo usare la stessa logica evoluzionistica che utilizziamo per la biologia più spicciola. Bene o male, dice, occhi, mani, apparati, cervelli umani nascono da strutture già presenti nella storia dell’evoluzione. Non si capisce perché la mente e la coscienza umana debbano uscire già formate, come Atena dal cranio di Giove.

 

Il risultato, secondo Godfrey-Smith, è che l’evoluzione stessa ha raggiunto il traguardo dell’intelligenza e della mente attraverso vie differenti: i cordati e i vertebrati terrestri hanno dato origine alle menti dei mammiferi (…), da un gruppo di invertebrati nacque la mente dei polpi, veri pinnacoli delle capacità cognitive tra gli animali subacquei. Perché no? (…).

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2 risposte a +++ CAM. TA. RECENSISCE MOLTO BENE IL LIBRO DI ADELPHI SUL POLPO E I CEFALOPODI:::: ALTRE MENTI DI PETER GEOFFREY-SMITH, 2018— se amate meravigliarvi, leggete…IL FATTO QUOTIDIANO DEL 29-10-2018 — un repeat ma molto rivisto…ch.

  1. Donatella scrive:

    Affascinanti questi articoli sui nostri fratelli e sorelle polpi e polpe ( polpesse?).
    Una frase da leggere a Didì :” Se mai i cani un giorno prendessero il potere e scegliessero il loro re, spero che non lo scelgano basandosi sulla taglia, perché scommetto che alcuni Chihuahua hanno delle buone idee”. Jack Handey ( da ” Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano”, Gino e Michele, Baldini e Cstoldi,1995, pag.374.

    • Chiara Salvini scrive:

      carina davvero ! Sara’ religiosamente ripetuta con la voce di Gassman o meglio di Walter Chiari quando fa Fronte del Porto…

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