Siamo andati a vedere il borgo di Salaparuta come è rimasto dal terremoto del ’68 …rovine, il paese è stata ricostruito più in là…non l’abbiamo trovato ++ documentazioni varie tra cui:: UN REPORTAGE DAL BELICE 51 ANNI DOPO –al fondo

 

 

Salaparuta è un comune italiano di 1 650 abitanti del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia.

Situato nella valle del fiume Belice, è posizionato su una collina a 385 metri sopra il livello del mare.

 

Il paese fu colpito, nel 1968 da un violento terremoto che colpì l’intera valle del Belice, distruggendo la città. Restano i ruderi che testimoniano la vita prima del 1968; il nuovo centro abitato fu ricostruito a pochi chilometri di distanza dal centro originario a partire dagli anni settanta.

 

 

 

Ruderi del vecchio borgo di Salaparuta

Fabior1984 – Opera propria

 

L’attività principale è rappresentata dall’agricoltura. Infatti il territorio di Salaparuta è cosparso di vigneti che rappresentano una delle principali fonti di reddito del comune; il vino prodotto nel comune ha ricevuto il riconoscimento Salaparuta DOC l’8 febbraio del 2006. Diverse sono le cantine sociali e private presenti nel suo territorio, dove si produce un vino di alta qualità. Oltre alla filiera vitivinicola, l’olivicultura e i campi di seminato sono ben rappresentati.

 

WIKIPEDIA

 

 

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Belice 1968: istituzioni, territorio, memorie

Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 nella Sicilia occidentale la terra tremò ripetutamente; l’epicentro dei sismi fu nella valle del Belice, tra le province di Palermo, Agrigento e Trapani. Le conseguenze furono devastanti: la maggior parte degli edifici fu quasi completamente rasa al suolo, lasciando senza tetto più di 100.000 persone. Come spesso è accaduto nel nostro Paese, la ricostruzione, i cui risultati sono stati molto criticati, è stata lunga e tormentata, e negli anni Ottanta una Commissione parlamentare d’inchiesta ha denunciato i molti nodi oscuri e i limiti dell’intervento pubblico. La ricostruzione, a ogni modo, ha portato con sé profonde trasformazioni urbanistiche, ambientali, sociali ed economiche. Quattordici paesi sono stati riedificati in tutto o in parte in nuove aree e secondo piani urbanistici e architetture di ispirazione modernista, mentre il paesaggio agricolo è stato riplasmato da una massiccia riconversione dalla cerealicoltura estensiva alla viticoltura e olivicoltura. Nel corso di queste trasformazioni, anche le comunità locali sono cambiate profondamente abbracciando nuovi stili di vita, modelli di consumo e attività. Questo saggio ripercorre la storia del terremoto nella valle del Belice, descrivendo alcune delle tracce lasciate da tale evento e ricostruendo i racconti che hanno provato a dare senso al nuovo paesaggio e al suo legame con il passato.

 

 

IL TESTO DELLA TRECCANI CONTINUA NEL LINK::è un vero e proprio saggio…

 

http://www.treccani.it/enciclopedia/belice-1968-istituzioni-territorio-memorie_%28L%27Italia-e-le-sue-Regioni%29/

 

 

 

 

Ruderi di Salaparuta

 

Quello che rimane del vecchio centro abitato di Salaparuta, distrutto dal sisma del 1968, è un ammasso di rovine tra cui emergono ruderi di case, la base della torre quadrata del castello dei Paruta, la parte bassa dei muri perimetrali della Chiesa Madre, con le basi dei pilastri delle navate e le strutture degli altari laterali. A pianta basilicale con tre navate, transetto e alta cupola, aveva una facciata  molto slanciata nella parte mediana, tipica dei migliori esempi del barocco siciliano. Sul muro esterno di casa Sancetta, una piccola edicola ricorda il luogo dove è avvenuta la miracolosa lacrimazione di un capezzale in gesso, raffigurante il Sacro Cuore di Gesù, nel  gennaio 1957. Recenti restauri hanno rimesso in sesto il convento dei Cappuccini del XVIII secolo. 

 

TESTO E FOTO DA QUESTO LINK::

http://www.distrettoturisticoselinuntino.it/a.cfm?id=518

 

 

 

Salaparuta in Sicilia, la città ricostruita

sembra uno scenario da film di Far West…

 

 

 

 

 

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robine del castello arabo

 

 

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scalinata della chiesa madre

 

 

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foto da ::

Poggioreale Antica

 

 

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www.tripadvisor.it

Ruderi Madrice sita nel vecchio centro di Salaparuta risalente al 1760 –

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idem

 

 

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rovine del monastero di Salaparuta

 

 

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Convento dei Capuccini

 

 

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SALAPARUTA, IL CASTELLO E LA CHIESA MADRE

 

 

Centro di origine araba denominato Menzil Salh (Casale della Signora), diventa nel secolo XV feudo dei Paruta, cui deve la rifondazione dell’abitato ai piedi del Castello medioevale. Distrutta, dal terremoto del Belìce del 1968, restano i Ruderi ed alcune parti del Castello e della Chiesa Madre.

 

 

 

LE FOTO E IL BREVE TESTO DA ::

http://www.casaledellasignora.it/a32_salaparuta.html

 

 

 

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Abbiamo trovato questo articolo del gennaio 2019:: per chi fosse interessato… credo, comunque, che nel lungo saggio Treccani, si trovino tutti i dati sulla ricostruzione e sulla non -ricostruzione:::

 

IL REPORTAGE NEL BELICE. A 51 anni dal terremoto il viaggio nei paesi dove i giovani sono andati via

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1 risposta a Siamo andati a vedere il borgo di Salaparuta come è rimasto dal terremoto del ’68 …rovine, il paese è stata ricostruito più in là…non l’abbiamo trovato ++ documentazioni varie tra cui:: UN REPORTAGE DAL BELICE 51 ANNI DOPO –al fondo

  1. Donatella scrive:

    Non so quali siano state le ragioni della ricostruzione così come è stata fatta, forse solo una questione di costi. Ma perché non ricostruire quello che è stato abbattuto dal terremoto, senza sconvolgere il tessuto urbano che rispecchia secoli e millenni di storia, magari con tecniche innovative antisismiche?

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