YURII COLOMBO, MOSCA :: DUE ARTICOLI SUL GRUPPO WAGNER CHE DALLA SIRIA, DAL DONBASS, DALLA REP. CENTRO AFRICANA, DAL SUDAN, ORA–DA QUALCHE MESE — E’ APPRODATO IN LIBIA A SOSTEGNO DEL GENERALE HAFTAR– al fondo tre articoli sul gruppo Wagner già pubblicati…-

 

 

nota :: al fondo tre articoli sul gruppo Wagner pubblicati nei giorni scorsi 

 

 

IL MANIFESTO DEL 3 AGOSTO 2018

https://ilmanifesto.it/il-mito-dei-wagneriani-tra-origini-misteriosi-e-fondi-valutari/

 

INTERNAZIONALE

Il mito dei «wagneriani», tra origini misteriosi e fondi valutari

 

Chi sono i “wagneriani”. Gruppo privato di mercenari, specialisti nella difesa degli interessi di Mosca

Un gruppo di Un gruppo di “wagneriani” in Siria

 

Yurii Colombo  MOSCA

EDIZIONE DEL

PUBBLICATO  3.8.2018, 23:59

 

Il «gruppo Wagner» è una compagnia militare russa privata non ufficiale. Si occupa della selezione, dell’addestramento e dell’organizzazione di squadre di foreign fighers, contractors e agenti d’intelligence operanti in situazioni di crisi.

 

I «WAGNERIANI» vennero alla ribalta per la prima volta nel 2013 quando il sito russo Fontanka.ru sostenne che la società Moran Security Group con sede a Hong Kong di proprietà dei sanpietroburghesi Vadim Gusev e Evgeny Sidirov e già specializzata nella protezione delle navi mercantili dagli attacchi dei pirati, ottenne dei contratti a tempo determinato per 267 dipendenti per «la protezione dei depositi e oleodotti» in Siria. Il contingente si denominò «Corpo Slavo». Tuttavia questi contractors vennero coinvolti direttamente nei combattimenti, schierandosi a fianco delle truppe di Assad.

Uno di questi mercenari Dmitry Utkin già ufficiale dell’esercito russo di stanza a Peskov – secondo l’inchiesta di Fontana.ru – una volta rientrato in Russia diede vita propriamente al «Gruppo Wagner» operante oltre che in Siria anche al fianco delle truppe delle repubbliche ribelli del Donbass.

 

Secondo The Times il riferimento a Wagner sarebbe stato scelto proprio da Utkin, da sempre cultore del Terzo Reich e dei suoi riferimenti «culturali». Nel 2016 al Cremlino Utkin è stato premiato da Vladimir Putin con l’«Ordine al Coraggio» durante la «Giornata degli Eroi della Patria» e dell’iniziativa esiste anche documentazione fotografica. Tuttavia secondo il giornale conservatore turco Yeni Safak Utkin sarebbe solo un prestanome. Una tesi sostenuta anche dalla Tv russa in streaming Rbk secondo la quale «“la supervisione privata del gruppo Wagner è svolta dalla direzione generale dello Stato maggiore delle forze armate della Federazione russa». Bbc Russia sostiene che il «Gruppo Wagner» avrebbe un fondo valutario per le proprie attività che «oscillerebbe tra gli 100 e i 150 milioni di dollari». I costi annuali comprendono salari, armi e attrezzature varie, alloggio, pasti e indennizzi per le famiglie dei caduti.

THE BELL RITIENE che dietro Utkin si muoverebbe lo «chef di Putin», Evgeny Prigogin, un ristoratore di San Pietroburgo il quale dalle aragoste sarebbe passato all’immobiliare e ora a business ancora più remunerativi come la protezione militare degli investimenti russi in tutto il mondo. L’esistenza dei «wagneriani» è comunque stata accertata nel febbraio 2018 quando è stata diffusa la notizia della morte di 15 cittadini russi attivi nel «gruppo Wagner» a seguito dell’esplosione di un deposito di munizioni in Siria a Tabia Jazira.

 

LA MORTE DEI 15 RUSSI, smentita in un primo momento del ministero degli esteri russo è stata poi confermata dallo scrittore nazionalbolscevico Eduard Limonov il quale ha affermato che «uno dei caduti è un nostro militante attivo in Siria a fianco del governo di Assad». La presenza dei «wagneriani» sembra ora dimostrata anche in Sudan e nella Repubblica Centroafricana.

 

 

IL MANIFESTO DEL 27 / 09 / 2019

https://ilmanifesto.it/i-wagneriani-russi-combattono-in-libia-al-fianco-di-haftar/

 

INTERNAZIONALE

I «Wagneriani» russi combattono in Libia al fianco di Haftar

Le rivelazioni del quotidiano moscovita Vedomosti . Un centinaio di uomini ben armati sarebbero «arrivati in una base avanzata nella prima settimana di settembre per sostenere l’assalto a Tripoli e alcuni di loro sarebbero già morti nelle prime azioni condotte nella zona»

 

Miliziani del Commando Wagner in SiriaMiliziani del Commando Wagner in Siria

 

Yurii Colombo   MOSCA

EDIZIONE DEL  27.09.2019

PUBBLICATO26.9.2019, 23:59

 

Erano presenti in forze nella guerra in Siria, sono presenti da tempo nella Repubblica Centroafricana, e ora sono stati avvistati anche in Libia. Stiamo parlando dei «Wagneriani», un gruppo di foreign fighters russi organizzati dall’oligarca pietroburghese Evgeny Prigozhin noto anche come «lo chef di Putin» per i suoi contratti di catering con il Cremlino, ormai presenti regolarmente in tutti i teatri di guerra in Africa e nel Medio Oriente.

 

LO HA RIVELATO IERI  il quotidiano Vedomosti.  Secondo il giornale moscovita il gruppo composto da un centinaio di uomini ben armati sarebbero «arrivati in una base avanzata in Libia nella prima settimana di settembre per sostenere l’assalto di Khalifa Haftar alla capitale Tripoli e alcuni di loro sarebbero già morti nelle prime azioni condotte nella zona».

Gli uomini del «Commando Wagner» avrebbero fornito a Haftar anche supporto di artiglieria, hanno confermato due diplomatici occidentaliVedomosti sostiene che «il loro arrivo questo mese ha coinciso con un’escalation degli attacchi aerei a sostegno di Haftar che intende ottenere decisivi risultati sul campo di battaglia per rafforzare le sue posizioni prima di una conferenza di pace internazionale prevista per il mese prossimo». Le sue forze, dall’inizio di aprile si sarebbero impantanate alla periferia di Tripoli, ma la Russia avrebbe scommesso comunque su di lui, abbandonando la sua posizione precedente (formalmente sostenuta ancora adesso) di neutralità tra le fazioni in lotta in Libia.

 

Funzionari russi, informa il giornale, «credono che ci sarà un ruolo per il figlio fuggitivo dell’ex dittatore Gheddafi in qualsiasi futura ristrutturazione del potere in Libia». Il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha dichiarato di non avere informazioni su attività di gruppi di mercenari russi nel paese nordafricano.

NEL 2017 IL CREMLINO aveva allora negato la presenza di mercenari russi in Siria. In Libia, se il sostegno della Federazione a Haftar fosse confermato, si troverebbero ad agire in un vero e proprio ginepraio dove le alleanze sono poco definite e in costante mutamento.

Il ministro degli Interni libico Fathi Bashagha ha detto alla tv libica Al-Ahrar che le forze di Haftar avevano prima impiegato soldati sudanesi che dopo essere stati sbaragliati sarebbero stati sostituiti proprio da foreign fighers russi

 

 

 

LETTERA 43- 02 Febbraio 2019 ::: Chi sono e dove operano i mercenari russi del gruppo Wagner

 

 

GABRIELLA COLARUSSO, Mercenari e contractor. Le guerre private valgono 400 miliardi –REPUBBLICA DEL 29 DICEMBRE 2019 –pag. 12

 

 

Redazione–LETTERA 43 –05 Novembre 2019::: La Russia a gamba tesa:: in Libia manda 200 mercenari ad Haftar.

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