grazie Chiara, immagino tu lo sappia che questo intermezzo della Cavalleria Rusticana è uno dei miei preferiti.
Sono le 5 e mezza del 2 gennaio 2020. A teatro di Taormina ci sono stato tantissimi anni fa, mi piacevano le cose i luoghi, le situazioni, ma non le godevo come ora ….al tramonto, al mio tramonto.
Grazie!
” AL MIO TRAMONTO …!”, SEMPRE UNA NOTA DOLENTE SULLA TUA SITUAZIONE CHE E’ COMUNE A TUTTI QUELLI DELLA NOSTRA GENERAZIONE, MI DIRAI : MA IO VIVO LA MIA…D’ACCORDO, D’ACCORDO ! A NASCERE E A MORIRE SIAMO SEMPRE NOI DA SOLI. LA DIFFERENZA FORSE -. FORSE — TRA ME E TE E’ CHE NON HO PAURA DELLA MORTE…SARA’ COME LA STORIA DEL LEGNAIOLO E LA MORTE—” AH SEI ARRIVATA, VOLEVO CHE MI PORTASSI QUESTA FASCINA ” …CERTO CHE SO CHE TI PIACE MOLTO QUESTA MUSICA, UNA VOLTA MI HAI SCRITTO CHE LA SENTIVI TUTTI I GIORNI, O COMUNQUE MOLTO SPESSO, TE L’AVEVO ANCHE GIA’ MESSA, MI SEMBRA CHE QUESTA EDIZIONE DIRETTA DA QUEL MAESTRO CINESE O GIAPPONESE, FORSE, IN QUEL PANORAMA, SIA PARTICOLARMENTE AZZECCATA, BE’ CIAO, SIAMO GIA’ AL SECONDO GIORNO DEL NUOVO ANNO…CI ARRIVEREMO ALLA FINE.?.. ADESSO TOCCA A ME LA NOTA DOLENTE…UN ABBRACCIO GRANE GRANDE COME IL MARE DAVANTI A TAORMINA..
Cara Chiara, non mi sono spiegato o mi hai frainteso: non ho nessuna paura della morte, anche se la sento vicina, forse un po’ più vicina di come dovrei sentirla alla mia età.
Ho paura invece della malattia invalidante che mi obbligherebbe a dipendere dagli altri e comunque non mi piace sentirmi menomato nelle mie capacità fisiche anche se so bene che è normale. Amen.
Il discorso sul tramonto, oltre ( hai ragione ) la nota vittimistica ( il mio) è un fatto: mi godo di più le cose, le “sento”, mentre tempi fa mi sfuggivano, ero più sul momento.
Scopro con piacere che, almeno nei miei figli, c’è più attenzione … senza esagerare… 🙂 E questo è un bel merito anche nostro, direi, di Alessandra e mio.
Curati e stai bene!
grazie Chiara, immagino tu lo sappia che questo intermezzo della Cavalleria Rusticana è uno dei miei preferiti.
Sono le 5 e mezza del 2 gennaio 2020. A teatro di Taormina ci sono stato tantissimi anni fa, mi piacevano le cose i luoghi, le situazioni, ma non le godevo come ora ….al tramonto, al mio tramonto.
Grazie!
” AL MIO TRAMONTO …!”, SEMPRE UNA NOTA DOLENTE SULLA TUA SITUAZIONE CHE E’ COMUNE A TUTTI QUELLI DELLA NOSTRA GENERAZIONE, MI DIRAI : MA IO VIVO LA MIA…D’ACCORDO, D’ACCORDO ! A NASCERE E A MORIRE SIAMO SEMPRE NOI DA SOLI. LA DIFFERENZA FORSE -. FORSE — TRA ME E TE E’ CHE NON HO PAURA DELLA MORTE…SARA’ COME LA STORIA DEL LEGNAIOLO E LA MORTE—” AH SEI ARRIVATA, VOLEVO CHE MI PORTASSI QUESTA FASCINA ” …CERTO CHE SO CHE TI PIACE MOLTO QUESTA MUSICA, UNA VOLTA MI HAI SCRITTO CHE LA SENTIVI TUTTI I GIORNI, O COMUNQUE MOLTO SPESSO, TE L’AVEVO ANCHE GIA’ MESSA, MI SEMBRA CHE QUESTA EDIZIONE DIRETTA DA QUEL MAESTRO CINESE O GIAPPONESE, FORSE, IN QUEL PANORAMA, SIA PARTICOLARMENTE AZZECCATA, BE’ CIAO, SIAMO GIA’ AL SECONDO GIORNO DEL NUOVO ANNO…CI ARRIVEREMO ALLA FINE.?.. ADESSO TOCCA A ME LA NOTA DOLENTE…UN ABBRACCIO GRANE GRANDE COME IL MARE DAVANTI A TAORMINA..
Cara Chiara, non mi sono spiegato o mi hai frainteso: non ho nessuna paura della morte, anche se la sento vicina, forse un po’ più vicina di come dovrei sentirla alla mia età.
Ho paura invece della malattia invalidante che mi obbligherebbe a dipendere dagli altri e comunque non mi piace sentirmi menomato nelle mie capacità fisiche anche se so bene che è normale. Amen.
Il discorso sul tramonto, oltre ( hai ragione ) la nota vittimistica ( il mio) è un fatto: mi godo di più le cose, le “sento”, mentre tempi fa mi sfuggivano, ero più sul momento.
Scopro con piacere che, almeno nei miei figli, c’è più attenzione … senza esagerare… 🙂 E questo è un bel merito anche nostro, direi, di Alessandra e mio.
Curati e stai bene!