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Achille Calzi junior (Faenza, 4 settembre 1873 – Faenza, 19 dicembre 1919) è stato un pittore e ceramista italiano.
ha una lunga storia interessante::
https://it.wikipedia.org/wiki/Achille_Calzi_junior
ACHILLE CALZI, BOCCALE CON FIGURA MASCHILE, 1918-19
ACHILLE CALZI, LA STREGA, 1904
ACHILLE CALZI, LES FLEURS DU MAL, DONNA CON SERPENTE, 1913
ACHILLE CALZI, PIATTO CON BARBAGIANNI, 1919
ACHILLE CALZI, VASO CON CIVETTE, 1918-19
ACHILLE CALZI, VASO CON VITTORIA, 1918-19
Achille Calzi, Le Fleurs du mal (Donna Pippistrello), 1913,
Credits: Ufficio Stampa Studio ESSECI
Personalità poliedrica e ricettiva, portavoce delle nuove istanze della modernità, Achille Calzi fu una figura importantissima non solo per la vita culturale di Faenza e della corrente Liberty italiana, ma fu anche un artista cardine della storia culturale e della produzione simbolista e liberty del nostro paese, attivo nella produzione e innovazione della ceramica applicata all’architettura e all’industria della ceramica in Italia: solo la sua prematura scomparsa ha interrotto la sua instancabile ricerca stilistica
Achille Calzi, Fiore della Morte (Les fleurs du mal), 1913, tecnica mista su carta, mm 420 x 430, collezione MIC Faenza
Discendente da generazioni di artisti e maiolicari, Achille Calzi (1873-1919) fu un fine ceramista, pittore, disegnatore, direttore della Pinacoteca, del Museo Civico e della Scuola di Disegno e Plastica di Faenza, storico dell’arte e docente. Collabolatore della manifattura faentina Fratelli Minardi, Calzi fu anche direttore per le fabbriche Riunite Ceramiche (1905-09), dove progettò, oltre a ceramiche d’uso, anche ceramiche per l’architettura
Aggiornato sulla vita culturale del suo tempo, grazie, anche, ai numerosi viaggi all’estero, ebbe molteplici rapporti con artisti, letterati e musicisti importanti come Pellizza da Volpedo, Adolfo de Carolis, Arturo Martini, Giosuè Carducci, Alfredo Oriani, Gabriele D’Annunzio e Riccardo Zandonai.
Intellettuale di spicco dell’ambiente culturale faentino, Calzi sostenne fermamente una visione polifonica del fare artistico, opponendosi – in una nota querelle – a Gaetano Ballardini (storico dell’arte e fondatore del MIC di Faenza), che con la nascita prima del Museo poi della Scuola sancisce il ‘primato’ della ceramica.
“Calzi incarna la moderna figura dell’artista progettista, facendosi interprete del principio modernista dell’arte in tutto, attraverso le numerose collaborazioni con le principali manifatture faentine attive nei settori della ceramica, dell’ebanisteria e dei ferri battuti e nell’impegno profuso nel campo della grafica – spiega la curatrice della mostra Ilaria Piazza – A questo si aggiunge la multiforme ricerca nelle arti figurative, dalla decorazione al “bianco e nero”, dalla pittura da cavalletto alla caricatura, dove recepisce alcune delle più avanzate tendenze artistiche nazionali e internazionali. Se da un lato le visioni macabre, intrise di suggestioni misteriosofiche ed esoteriche, segnano l’adesione al Simbolismo, dall’altro il suo linguaggio pittorico accoglie sperimentazioni d’impronta divisionista. Tra riferimenti locali e influenze internazionali si colloca l’attività di caricaturista e di autore di immagini satiriche, dove Calzi manifesta anche il proprio sentimento patriottico nella serie di cartoni realizzati sul finire della Prima guerra mondiale a sostegno del fronte interno”.
TESTO DA ::
https://www.panorama.it/cultura/arte-idee/achille-calzi-tra-simbolismo-e-liberty/
‘Tra Simbolismo e Liberty. Achille Calzi’
Achille Calzi, Caricatura dell’antiquario Gentili, 1913 ca
Achille Calzi, La strega, 1904, matita su carta, collezione MIC Faenza
Achille Calzi, In graticola, 18 settembre 1918
ACHILLE CALZI, GABRIELE D’ANNUNZIO, DISEGNO ACQUARELLATO, 1910
Achille Calzi, Il leone di San Marco artiglia il soldato (o l’imperatore) austriaco, 1918, tecnica mista su carta, collezione MIC Faenza
Queste ricerche ci arricchiscono di storia, che altrimenti ignoreremmo.