Montelupo – La Ballata di Pinelli–testo ++Stornelli d’esilio di Pietro Gori ( 1904)

 

E’ una canzone anarchica scritta e incisa per la prima volta da quattro giovani anarchici del circolo “Gaetano Bresci” di Mantova con il successivo apporto di Pino Masi per l’arrangiamento e alcune modifiche testuali, e poi modificata e riproposta da numerosi interpreti tra cui Joe Fallisi, autore della versione “lunga” (nella prima pubblicazione Fallisi rimase anonimo come autore, firmandosi “parole e musica del proletariato”).

 

 

 

Daniele Coccia voce – Eric Caldironi Chitarra – Alessandro Marinelli Fisarmonica -Nicolo’ Pagani-contrabbasso

04 04 2013

Dal vivo al Dissesto Musicale (tivoli terme) in collaborazione con Radioperiferica . Riprese Georgiana Acostandei – Audio Fabio Martini con Ghiaccio

 

 

Montelupo è un progetto volto al recupero del canto anarchico italiano. Nasce nel 2012 da un’idea di daniele coccia, eric caldironi e alessandro marinelli, ai quali si aggiunge presto nicolo pagani al contrabbasso. Obiettivo principale del progetto è quello di incidere un canzoniere che possa in qualche modo rendere fruibile il repertorio anarchico attraverso un ammodernamento degli arrangiamenti, dato anche dall’utilizzo di una strumentazione che dalla chitarra battente arriva ai moderni campioni noise, senza depauperare la tradizione. Gli inni e i canti della tradizione anarchica italiana da Pietro Gori a Giuseppe Pinelli, nelle solide interpretazioni di questa formazione che esalta ancora una volta l’ impeto della musica popolare.

da:

http://www.goodfellas.it/index.php/portfolio-articoli/montelupo/

 

 

La Ballata di Pinelli

Quella sera a Milano era caldo

Ma che caldo che caldo faceva

Brigadiere apra un po’ la finestra

una spinta e Pinelli va giù

“Commissario gliel’ho già detto

Le ripeto che sono innocente

Anarchia non vuol dire bombe

Ma uguaglianza nella libertà.”

“Poche storie confessa Pinelli

Il tuo amico Valpreda ha parlato

è l’autore di questo attentato

Ed complice certo sei tu”

“Impossibile” — grida Pinelli — ”

Un compagno non può averlo fatto

e l’autore di questo attentato

fra i padroni bisogna cercare ”

stai attento indiziato Pinelli”

questa stanza è già piena di fumo

se insisti apriam la finestra

Quattro piani son duri da far.”

C’è una bara e tremila compagni

stringevamo le nostre bandiere

quella sera l’abbiamo giurato

non finisce di certo cosi

e tu Guida e tu Calabresi

se un compagno è stato ammazzato

per coprire una strage di stato

la vendetta più dura sarà

quella sera a Milano era caldo

Ma che caldo che caldo faceva

brigadiere apra un pò la finestra

Una spinta e Pinelli vaggiù.

 

 

Stornelli d’esilio (Pietro Gori 1904)

 

O profughi d’Italia a la ventura

si va senza rimpianti né paura.

Nostra patria è il mondo intero

nostra legge è la libertà

ed un pensiero ribelle in cor ci sta.

Dei miseri le turbe sollevando

fummo d’ogni nazione messi al bando.

Nostra patria è il mondo intero

nostra legge è la libertà

ed un pensiero

ribelle in cor ci sta.

Dovunque uno sfruttato si ribelli

noi troveremo schiere di fratelli.

Nostra patria è il mondo intero

nostra legge è la libertà

ed un pensiero ribelle in cor ci sta.

Raminghi per le terre e per i mari

per un’Idea lasciamo i nostri cari.

Nostra patria è il mondo intero

nostra legge è la libertà

ed un pensiero ribelle

in cor ci sta. torneranno

Italia i tuoi proscritti

ad agitar la face dei diritti.

Nostra patria è il mondo intero

nostra legge è la libertà

ed un pensiero ribelle in cor ci sta.

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