E’ una canzone anarchica scritta e incisa per la prima volta da quattro giovani anarchici del circolo “Gaetano Bresci” di Mantova con il successivo apporto di Pino Masi per l’arrangiamento e alcune modifiche testuali, e poi modificata e riproposta da numerosi interpreti tra cui Joe Fallisi, autore della versione “lunga” (nella prima pubblicazione Fallisi rimase anonimo come autore, firmandosi “parole e musica del proletariato”).
Daniele Coccia voce – Eric Caldironi Chitarra – Alessandro Marinelli Fisarmonica -Nicolo’ Pagani-contrabbasso
04 04 2013
Dal vivo al Dissesto Musicale (tivoli terme) in collaborazione con Radioperiferica . Riprese Georgiana Acostandei – Audio Fabio Martini con Ghiaccio
Montelupo è un progetto volto al recupero del canto anarchico italiano. Nasce nel 2012 da un’idea di daniele coccia, eric caldironi e alessandro marinelli, ai quali si aggiunge presto nicolo pagani al contrabbasso. Obiettivo principale del progetto è quello di incidere un canzoniere che possa in qualche modo rendere fruibile il repertorio anarchico attraverso un ammodernamento degli arrangiamenti, dato anche dall’utilizzo di una strumentazione che dalla chitarra battente arriva ai moderni campioni noise, senza depauperare la tradizione. Gli inni e i canti della tradizione anarchica italiana da Pietro Gori a Giuseppe Pinelli, nelle solide interpretazioni di questa formazione che esalta ancora una volta l’ impeto della musica popolare.
da:
http://www.goodfellas.it/index.php/portfolio-articoli/montelupo/
La Ballata di Pinelli
Quella sera a Milano era caldo
Ma che caldo che caldo faceva
Brigadiere apra un po’ la finestra
una spinta e Pinelli va giù
“Commissario gliel’ho già detto
Le ripeto che sono innocente
Anarchia non vuol dire bombe
Ma uguaglianza nella libertà.”
“Poche storie confessa Pinelli
Il tuo amico Valpreda ha parlato
è l’autore di questo attentato
Ed complice certo sei tu”
“Impossibile” — grida Pinelli — ”
Un compagno non può averlo fatto
e l’autore di questo attentato
fra i padroni bisogna cercare ”
stai attento indiziato Pinelli”
questa stanza è già piena di fumo
se insisti apriam la finestra
Quattro piani son duri da far.”
C’è una bara e tremila compagni
stringevamo le nostre bandiere
quella sera l’abbiamo giurato
non finisce di certo cosi
e tu Guida e tu Calabresi
se un compagno è stato ammazzato
per coprire una strage di stato
la vendetta più dura sarà
quella sera a Milano era caldo
Ma che caldo che caldo faceva
brigadiere apra un pò la finestra
Una spinta e Pinelli vaggiù.
Stornelli d’esilio (Pietro Gori 1904)
O profughi d’Italia a la ventura
si va senza rimpianti né paura.
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà
ed un pensiero ribelle in cor ci sta.
Dei miseri le turbe sollevando
fummo d’ogni nazione messi al bando.
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà
ed un pensiero
ribelle in cor ci sta.
Dovunque uno sfruttato si ribelli
noi troveremo schiere di fratelli.
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà
ed un pensiero ribelle in cor ci sta.
Raminghi per le terre e per i mari
per un’Idea lasciamo i nostri cari.
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà
ed un pensiero ribelle
in cor ci sta. torneranno
Italia i tuoi proscritti
ad agitar la face dei diritti.
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà
ed un pensiero ribelle in cor ci sta.