ANSA.IT– 15 NOVEMBRE 2019
Venezia, peggiora previsione, oggi attesi 160 cm
Risuonano sirene d’allarme in città
Peggiora la previsione di marea per stamane a Venezia. La stima di acqua alta è stata rivista al rialzo dai 150 centimetri precedenti a 160 cm sul medio mare, alle 11.20. Lo apprende l’ANSA dal centro maree del Comune, che poco fa ha attivato le sirene di allarme in città. Attualmente il livello di marea è di 115 centimetri, con piazza San Marco già abbondantemente allagata.
Venezia si appresta a vivere un’altra giornata di paura per la nuova super acqua alta (160 cm) prevista in mattinata: Piazza San Marco è già allagata per quasi 20 centimetri d’acqua. Il cielo è plumbeo, con vento teso, anche se non da scirocco, e non piove. La marea sta crescendo velocemente, come segnalato dalle centraline in mare aperto. Le sirene d’allarme sono risuonate alle 6.50, e poi alle 8.30. A causa della marea anche i vaporetti sono costretti a variazioni di percorso.
Da Governo 20 mln a Venezia, ma città teme altro picco
VENEZIA, 14 NOV – Giuseppe Conte lascia Venezia garantendo che il Governo aiuterà la città colpita dalla mareggiata. E subito, nel pomeriggio, il Cdm delibera lo stato di emergenza e stanzia 20 mln di euro, i primi fondi per gli interventi più urgenti a sostegno del capoluogo lagunare e della popolazione. Il premier parla di due fasi per il ristoro dei danni. “La prima – dice – ci consentirà di indennizzare i privati e gli esercenti commerciali sino ad un limite per i primi di 5mila euro e per i secondi di 20mila euro”. Questi soldi “potranno arrivare subito”. “Poi – aggiunge Conte – per chi ha danni più consistenti ovviamente li quantificheremo con più calma e dietro istruttoria tecnica potranno essere liquidati”, Ma la Serenissima non ha neppure il tempo di tirare il fiato. Perchè, dopo il sole che ha riportato all’asciutto i masegni di San Marco, domani è attesa un’altra acqua alta eccezionale. Il peggioramento, dopo una pausa, era previsto. Nel suo bollettino la Protezione Civile ha dichiarato l’allerta rossa per domani in alcuni settori del Veneto e arancione sulla provincia di Bolzano, su parte del Friuli Venezia Giulia e su gran parte dei territori di Veneto, Liguria e Toscana. Venezia trema all’idea di un’altra maxi-ondata di maree che, secondo il Centro previsioni del Comune, dovrebbe raggiungere i 145 centimetri alle 11.20 del mattino, con seria possibilità che la misura possa essere rivista già stasera al rialzo. Altre previsioni, come quelle dell’Ispra, sono peggiorative, con una stima di acqua alta sempre in tarda mattinata di un metro e 58. Insomma, l’emergenza per Venezia non è ancora passata. E il maltempo e lo scirocco non molleranno durante il week end: sabato e domenica saranno per certo altre giornata di alta marea a San Marco. Intanto il Governo lavora anche per rimettere in ordine le tessere delle governance che si occupano di Venezia e del suo futuro. Sempre il premier Conte ha annunciato che sarà convocato il 26 novembre il Comitatone interministeriale per la salvaguardia di Venezia. “Discuteremo anche – ha precisato – la governance per i problemi strutturali di Venezia, grandi navi, Mose, e un maggiore coordinamento tra le autorità competenti”. E proprio sul Mose arriva un passo avanti dal ministero dei trasporti e delle infrastrutture. La ministra Paola De Micheli ha annunciato la nomina del super commissario che dovrà seguire il completamento delle dighe mobili. E’ Elisabetta Spitz, ex direttore dell’Agenzia del Demanio, architetta e urbanista di lungo corso, che conosce bene Venezia avendo presieduto dal 1992 al 1999 il consorzio di progettazione della salvaguardia delle aree abitate della città veneta. La polemica sul Mose che non c’è resta però alta. Fonti del Consorzio Venezia Nuova hanno chiarito che “non è tecnicamente possibile” alle condizioni attuali il sollevamento, anche parziale in fasi di emergenza, del sistema Mose. Un’ipotesi avanzata tempo fa dall’ex provveditore alle Opere pubbliche, e che non rientra nei compiti istituzionali del Cvn commissariato. In ogni caso il sollevamento di una parte delle dighe non salverebbe la laguna da un’acqua alta eccezionale. In città prosegue la conta dei danni della mareggiata; un calcolo preciso – oltre la stima di centinaia di milioni fatta dal sindaco Brugnaro – non è ancora possibile. “Ieri abbiamo fatto una prima ricognizione esclusivamente per il patrimonio demaniale e in buona parte hanno avuto tutti danni ai piani terra” ha detto Emanuela Carpani, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per Venezia e la laguna. “Per fortuna – ha aggiunto – non ci sono stati danni al patrimonio delle collezioni museali, archivistiche e librarie. Stiamo raccogliendo una prima stima”.
ansa.it –ore 13,01
Venezia, la marea si ferma a 154 cm. Allagato 70% centro storico
Dal governo 20 milioni, Cdm delibera stato di emergenza
Altra giornata di preoccupazione per l’acqua alta a Venezia.
La marea ha raggiunto alle 11.26 una punta massima di 154 alla Punta della Salute e ora, rileva l’Ufficio Meteo del Comune di Venezia, sta scendendo lentamente. Alto il valore anche a Burano dove la marea ha raggiunto i 149 centimetri e a Chioggia con 146.
L’area centrale della città è semideserta, allagata per il 70%.
Il Palazzo Ducale di Venezia è chiuso a causa dell’acqua alta eccezionale che sta nuovamente interessando la città. Lo rende noto la Fondazione Civici musei. Per lo stesso motivo il Patriarcato ha chiuso anche la Basilica di San Marco.
Con l’alta marea è stata sospesa la circolazione dei vaporetti in tutta Venezia. Il sindaco Brugnaro e il governatore Luca Zaia stanno effettuando un sopralluogo nelle zone più allagate, quelle attorno a piazza S. Marco. Ma tutta la città è di fatto allagata, con i turisti chiusi negli alberghi e i negozianti che tentano di limitare i danni.
“Il sindaco Luigi Brugnaro è stato nominato commissario per l’emergenza e con lui ho fatto un sopralluogo a Venezia. La situazione è complessa ma lo Stato c’è e il Governo è pronto a fare tutto ciò che è necessario per proteggere questa preziosa”. Così in un tweet il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
L’Amministrazione comunale di Venezia mette in guardia da messaggi diventati virali sui social network su presunte previsioni allarmistiche di picchi di marea per le prossime ore. “Si tratta di contenuti completamente privi di fondamento – avverte una nota del Comune – e si invita la cittadinanza a informarsi solo attraverso canali ufficiali”. “L’Amministrazione monitorerà l’esistenza di eventuali messaggi fake – conclude la nota – valutando anche la possibilità di procedere con denunce all’Autorità giudiziaria per procurato allarme”.