Gianluca Costantini (Ravenna, 19 dicembre 1971) è un fumettista italiano noto per alcune opere di graphic journalism, storie a fumetti con una impostazione giornalistica, come Fedele alla linea.
se avete tempo, io lo leggerei…
https://it.wikipedia.org/wiki/Gianluca_Costantini
DA INTERNET
REPUBBLICA DEL 3 NOVEMBRE 2019
IntervistaTurchia
Il disegnatore Costantini: “Censurato da Erdogan. Ora disegno per i curdi”
Dopo il fallito golpe del 2016, il vignettista di Ravenna, 47 anni, aveva ritratto il presidente turco fra una mezzaluna e una stella come cicatrici sul viso. Ankara lo ha condannato per sostegno al terrorismo e minaccia alla sicurezza nazionale
ISTANBUL – La censura del Sultano ha colpito un italiano in Turchia. Un disegnatore che, dopo il fallito golpe del 2016, ha ritratto il volto di Erdogan come una bandiera che gronda stille rosse, fra una mezzaluna e una stella che paiono cicatrici sul viso. Titolo: “Il sangue di Recep Tayyip Erdogan”. La condanna da parte del tribunale di Ankara è arrivata per “sostegno al terrorismo, incoraggiamento alla violenza e al crimine, minaccia all’ordine pubblico e alla sicurezza nazionale”. Blog del disegno oscurato. E Gianluca Costantini, 47 anni, di Ravenna, illustratore professionista, sconsigliato “vivamente” da Amnesty International a viaggiare in Turchia.
Vite pericolose, quelle dei fumettisti. Duri e corrosivi per mestiere, e privi di sfumature. Tanti gli esempi nel mondo, ma sicuramente abbondano in Turchia, dove ad esempio il vignettista del quotidiano liberal Cumhuriyet Musa Kart si è già fatto svariati anni di carcere. Costantini è avvezzo a rapporti conflittuali con il potere. Lo scorso anno la cosiddetta “Bestia”, l’apparato social del politologo conservatore americano Steve Bannon, gli ha fatto terminare una collaborazione con la Cnn, accusandolo di antisemitismo per una vignetta raffigurante un terrorista dell’Isis che si toglieva la maschera del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Costantini ha poi lavorato sui disordini di Piazza Tahrir al Cairo e sulla rivolta di Hong Kong. Ora è appena tornato da Lucca Comics, dove ha portato la sua graphic novel Libia scritta assieme aFrancesca Mannocchi.
Che cosa è successo dopo la pubblicazione della vignetta contro il leader turco?
“Sono stato avvertito da amici che ero stato incriminato ed era stato fatto un processo in cui ero stato messo, come primo della lista, come si vede dai documenti della corte, davanti a esponenti del movimento curdo e a gulenisti (i seguaci di Fethullah Gulen, considerato da Ankara il mandante del golpe fallito, ndr)”.
Il disegno contro il capo dello Stato era piuttosto critico. Difficile che passasse inosservato…
“Devono averlo interpretato come un’accusa di vilipendio. Ma penso che abbiano voluto riunire tutto il mio lavoro precedente fatto sulla Turchia e oscurare il blog dove pubblicavo. Ho dovuto spostare su altre piattaforme”.
Ma perché proprio sulla Turchia?
“Lavoro come disegnatore dal 2004, e mi sono specializzato su questioni riguardanti i diritti umani e sociali nel mondo. Parlare di Turchia è inevitabile: me ne occupo dal 2013”.
Cioè dalla rivolta di Gezi Park?
“Esattamente. E in Piazza Taksim a Istanbul i manifestanti portavano i miei disegni, usandoli in diretta mentre la rivolta si stava svolgendo”.
Poi è andato a descrivere la questione curda?
“L’ho fatto parlando dei massacri dell’esercito, come quello di Cizre nel 2015, con almeno 150 persone uccise. Alla fine il governo è intervenuto chiedendo di chiudere il profilo Twitter. Eppure, in Turchia, ho pure pubblicato: su Leman”.
Che è una storica e coraggiosa rivista di artisti. Divertente, arguta, implacabile. Non l’hanno invitata? Non è andato in Turchia?
“Avrei voluto. Amnesty, però, mi ha detto che per ora è meglio di no”.
Gianluca Costantini ha composto così, negli ultimi mesi, una galleria di personaggi turchi di opposizione, oggi tutti sotto attacco. Chi in carcere, chi in esilio. I volti, con le loro frasi, sono quelli dell’ex direttore di Cumhuriyet,Can Dundar, in fuga in Germania dopo quasi 100 giorni in cella; del filantropo Osman Kavala, grande amico di Orhan Pamuk e da anni in prigione per essere considerato uno degli organizzatori della rivolta di Gezi Park; del leader del partito democratico filo-curdo Selahattin Demirtas, anch’egli in carcere da tre anni; dello scrittore Ahmet Altan, autore per la casa editrice italiana e/o di un saggio toccante sul suo processo-farsa Non rivedrò più il mondo (è tuttora in prigione); e della scrittrice Asli Erdogan, in esilio in Germania, e oggi difesa con un appello lanciato da Roberto Saviano dopo la sua recente intervista a Repubblica in cui criticava il sistema di indottrinamento nelle scuole turche.
Adesso Costantini ha fatto un nuovo disegno per il nostro giornale, che compare in questa pagina: è Hevrin Khalaf, la leader curda del Partito del Futuro, barbaramente trucidata nei primi giorni dell’offensiva turca il mese scorso nel nord della Siria.
RAVENNA E DINTORNI — 27 APRILE 2019
Amnesty premia Costantini: «Dedica la sua arte a difendere i diritti umani»
Il disegnatore e graphic journalist ravennate, autore anche della rubrica “Tutto d’un tratto” sulle pagine di Ravenna&Dintorni, ha ricevuto il premio dalla ong a Bologna
Il disegnatore ravennate Gianluca Costantini, attivista e autore di graphic journalism e di illustrazioni quotidiane su vittime di violazioni dei diritti umani anche nella rubrica/blog settimanale su Ravenna&Dintorni, ha ricevuto il premio “Arte e diritti umani” da Amnesty International Italia. La consegna del riconoscimento è avvenuta ieri, venerdì 26 aprile, all’interno della trentaquattresima assemblea generale della ong a Villanova di Castenaso (Bologna). «Costantini ogni giorno dedica la sua arte a sensibilizzare e difendere i diritti umani», si legge dalla pagina Facebook di Amnesty.
Il premio “Arte e diritti umani”, istituito da Amnesty International nel 2008, viene assegnato ogni anno a chi, attraverso la sua produzione artistica, ha contribuito a sensibilizzare e a mobilitare l’opinione pubblica in favore della difesa dei diritti umani. Negli anni scorsi è stato assegnato ad Alessandro Gassmann, Modena City Ramblers, Giobbe Covatta, Paolo Fresu, Ivano Fossati, Antonio Pappano, Canzoniere Grecanico Salentino, Veronica Pivetti, Luca Bussoletti, Andrea Segre e Costanza Quatriglio.