ansa.it — 22 ottobre 2019–16,17
Avv.Stato, non demolire norma lotta mafia.
Corte Costituzionale si pronuncia su ergastolo ostativo
(ANSA) – ROMA, 22 OTT – “Non si demolisca una norma che ha sempre funzionato” nella lotta alla mafia e al terrorismo e che “costituisce un incentivo alla collaborazione”. Gli avvocati dello Stato Marco Corsini e Maurizio Greco hanno rivolto un appello alla Consulta nell’udienza pubblica che ha preceduto la camera di consiglio, in cui i giudici dovranno decidere se è compatibile con la Costituzione l’articolo 4 bis dell’ ordinamento penitenziario che non consente l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati all’ergastolo ostativo, previsto per una serie di reati gravi a partire da mafia e terrorismo, se non collaborano. I difensori dei due ergastolani (Valerio Vianello Accorretti, Mirna Raschi e Michele Passione) che hanno portato il caso davanti alla Consulta, hanno chiesto invece che sia dichiarata l’incostituzionalità della norma perchè in contrasto con la funzione rieducativa della pena. E hanno spiegato che una pronuncia di questo tipo non indebolirebbe il fenomeno dei collaboratori di giustizia.
E’ vero, secondo me, che l’ergastolo ( fine pena mai) contraddice il principio della Costituzione per cui non ha senso la pena se non è un mezzo per riabilitare il colpevole. E’ però altrettanto vera la pericolosità delle diverse associazioni mafiose e il danno enorme che fanno allo Stato. Credo poi che sia difficilissimo, almeno che non ne dia dei segnali concreti con la collaborazione, stabilire se un mafioso sia davvero “pentito” o no. Un bel problema dove si scontrano tra loro un principio universale e la realtà odierna.