OBEY GIANT, SHEPARD FAIRLEY ( CHARLESTON, 1970 ) E’ UNO DEI PIU’ FAMOSI E PIU’ INFLUENTI ILLUSTRATORI POLITICI, E’ L’AUTORE DEL MANIFESTO DELLA CAMPAGNA DI OBAMA NEL 2006 …–si legge nel suo lavoro la grande storia dei manifesti in occidente e, forse, in oriente…ch.

 

 

Chi è Obey? E perché fa tanto discutere? Ediz. illustrata Copertina flessibile – 12 mag 2014

  • Editore: Red Star Press (12 maggio 2014)

 

Shepard Fairey (meglio conosciuto come Obey) è uno degli street artist più noti e popolari. Come ha scritto il critico d’arte del Guardian, “Shepard Fairey ad appena 40 anni ha già realizzato due delle più note icone del contemporaneo, due in più della maggioranza degli altri artisti”. Il riferimento è al lavoro “André The Giant Has A Posse”, un’opera “work in progress” virale iniziata nel 1989 e a “Hope”, “Progress”, “Vote”, un trittico di ritratti del presidente Obama. A fianco di questo successo artistico Fairey però ha collezionato diciannove arresti per atti di vandalismo che testimoniano l’eterna discussione che anima la street art (è davvero arte?) nonché una causa (perduta) per violazione di copyright proprio per il trittico dedicato a Obama, intentatagli dall’Associated Press. Insomma la domanda a cui tenta di rispondere il libro è “Shepard Fairey è un vero artista oppure un abile figlio dell’era del marketing?”.

 

Frank Shepard Fairey  — foto di novembre 2016

 

Un’opera di Frank Shepard a Vienna

SITO UFFICIALE DELL’ARTISTA :: https://obeygiant.com/

 

Image of mural by Shepard Fairey

 

L'immagine può contenere: cielo, nuvola e spazio all'aperto

A VANCOUVER

 

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@barbarapicci–STREET ART- PARIS

August 10 2019 – 22:58

 

ARTISTAR — 06-12-2014

http://www.artistar.it/cms.php/id/0000000241/titolo/l-imperdibile-mostra-di-obey-al-pan

 

Dopo il grande successo della mostra di Andy Warhol, con oltre 45.000 visitatori, il PAN | Palazzo delle Arti di Napoli ospita dal 6 dicembre 2014 al 28 febbraio 2015, Shepard Fairey, uno dei più celebrati street artist americani.

 

L’imperdibile mostra di Obey al PAN

 

 

Autore tra i più influenti della scena contemporanea, Shepard Fairey, meglio conosciuto con lo pseudonimo di OBEY, ha accresciuto la sua fama grazie all’immagine stilizzata in quadricromia di Barack Obama sovrapposta ai termini Hope (speranza), Change (cambiamento), Progress (progresso), divenuta simbolo della campagna elettorale del futuro presidente degli Stati Uniti d’America nel 2008.

 

 

 

Con questo ritratto, definito dal critico d’arte del New Yorker, Peter Schjeldahl, “la più efficace illustrazione politica americana dai tempi dello Zio Sam”, Obey ha dato vita a un’icona pop contemporanea così come Andy Warhol aveva fatto con Marilyn Monroe, Mao, la Campbell’s soup e altro.

 

 

L’esposizione, curata da Massimo Sgroi, organizzata da Password Onlus, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, presenta per la prima volta in uno spazio museale italiano 80 opere, che raccontano l’evoluzione stilistica di Shepard Fairey, come la serie realizzata per la città di Venezia, Obama Manifest Hope, la monumentale tela, finora mai esposta, a cui si affiancano lavori provenienti da collezioni private. 

 

 

 

 

La rassegna conferma il ruolo di Napoli come protagonista della cultura e della contemporaneità e consentirà al visitatore di confrontarsi su tematiche sociali sempre attuali, come la guerra, la repressione, la propaganda, il razzismo, la difesa dell’ambiente e il rapporto con la musica e le icone del nostro secolo. Il fine per Obey è di stimolare il fruitore a giungere a una propria interpretazione e riflettere sul senso di ciò che vede: “È un dialogo costante con l’osservatore; ciò che faccio è inviare uno stimolo e rispondere con un nuovo stimolo in base alla reazione ricevuta”.

 

 

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D'ARS MAGAZINE

 

D’ARS MAGAZINE —  13 NOVEMBRE 2012

SHEPARD FAIREY, Passaggio in Italia

 

SHEPARD FAIREY, Passaggio in Italia

Un nucleo di opere di street art realizzate da Shepard Fairey è stato riunito nella mostra Passaggio in Italia, a cura di Sabina de Gregori per Spazio Giglio Arte, nuovissima location espositiva milanese nata all’interno di un palazzo storico nel cuore di Brera. L’autore dell’immagine simbolo della campagna elettorale di Barack Obama nel 2008 – il ritratto dell’attuale Presidente degli Stati Uniti affiancato dalla parola HOPE – racconta il proprio Passaggio in Italia attraverso i lavori realizzati durante alcune public performances a Venezia per il progetto SMS Venice, a favore del restauro e del recupero del patrimonio artistico e architettonico della città. Nel 2009, durante la 53esima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, andò infatti in scena il dialogo tra il tessuto urbano e la street art, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla valorizzazione del patrimonio culturale, in collaborazione con il Comune e con il sostegno degli sponsor.

Tra le opere esposte a Spazio Giglio Arte, emergono St. Marks Square e Santa Margherita SquareSanta Margherita Square II, i tre pannelli di grandi dimensioni (220 x 700 cm) realizzati il primo in Piazza San Marco sul lato delle Procuratie Nuove e gli altri a Campo Santa Margherita. Così Farey motiva la scelta dei contenuti: Ogni città esprime un bisogno e un modo diverso di fare arte e Venezia possiede questa allure storica e bellissima che richiede lavori appropriati. È per questo motivo che ho scelto di rappresentare soggetti più decorativi, senza interferire con gli altri elementi della città, ma cercando di dare una versione contemporanea della bellezza, sempre nel rispetto della storia. A Venezia Fairey è stato libero di lavorare secondo modalità e tempi che solitamente non gli sono permessi – data l’illegalità della street art – permettendo alla città e al pubblico di partecipare all’intero processo creativo.  Nella stessa opera – organizzata come se fosse un collage – accanto all’aspetto decorativo, ritratti femminili dai lineamenti asiatici sono accostati all’icona di André The Giant, soprannome del wrestler francese André Roussimoff noto per la sua enorme corporatura, protagonista della campagna sticker che rese famoso Shepard Fairey, artista, graphic designer e illustratore che attraverso il lavoro sui manifesti è diventato il principale esponente della Poster Art, arrestato per ben quindici volte dalle forze dell’ordine per i propri interventi sul tessuto urbano.

Kick your ass, 2009. Hand painted on paper, cm 100 x 70

Il manifesto – cioè il mezzo – è il passaggio determinante nei confronti del messaggio che deve essere veicolato: l’atto di violare la strada, spazio che permette una totale libertà di espressione, rappresenta la sfida nei confronti del sistema al quale Fairey non si vuole sottomettere, la scelta congeniale per coinvolgere il suo pubblico affrontando questioni sociali, contraddizioni e criticità del mondo contemporaneo, come la guerra, il potere, il consumismo e la disparità tra i sessi. Tra i manifesti, sono esposti a Spazio Giglio Arte Kick your assEngineering e PrintDestroy, nella cui impostazione stilistica è evidente l’influenza del Costruttivismo russo – presente fin dagli inizi della produzione artistica di Shepard Fairey – e i cui colori prevalenti sono il rosso, il nero e il bianco.

Obey Marittima, 2009. Installation on wood panel, cm 400 x 450

Completano la mostra un’altra installazione su pannello in legno, Obey Marittima, dove ritorna l’icona di André de Giant, la serigrafia St. Marks Horses, dal contenuto fortemente veneziano, e Jaws Wave, un collage in tecnica mista, stencil compreso.

Shepard Fairey. Passaggio in Italia

7  novembre – 7 dicembre 2012
Spazio Giglio Arte
Via Marsala 6, Milano
Orari di apertura: 10-19

Valentina Tovaglia

BIZZARRO. XYZ /le–11 agosto 2015

Le 12 nuove opere di Shepard Fairey che vale la pena avere

Shepard Fairey in arte Obey è uno dei più celebri street artist mondiali, ed anche un artista che da tempo è sotto l’occhio vigile dei collezionisti. Uno dei suoi cavalli di battaglia è l’accesso democratico alle opere, ovvero la possibilità per tutti di «avere un obey» (come preconizzava già Andy Warhol).

Più o meno ogni settimana l’artista rende disponibile una serigrafia numerata e firmata di un suo lavoro (inutile dire che vanno a ruba!). Tra i lavori di quest’anno (fino ad agosto) abbiamo selezionato per voi le opere che probabilmente saliranno più rapidamente di quotazione.

 

 

David-Lynch-Self-Portrait-poster-FNL-01

 

 

Peace and Justice PRINT 18X24 FNL

 

 

Obey-Power-Bidder-18x24-01

 

 

Uncle sam hand yerena cs4

 

 

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Woman with scarf BTMP COMP

 

 

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MOCA-ARTISTIC-FREEDOM-Canvas-poster-01

 

marley 18X24 final

 

Fruit of Our Labor

 

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