FESTA DELLA REPUBBLICA — 2 GIUGNO–IL REFERENDUM ISTITUZIONALE FU LA PRIMA VOTAZIONE IN ITALIA A SUFFRAGIO UNIVERSALE ( VOTO ALLE DONNE ) + LA FESTA OGGI DALL’ANSA –vedi sotto

 

Scheda del referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946. Nel cerchio di sinistra è presente la raffigurazione dell’Italia turrita (in riferimento alla Repubblica), mentre in quello di destra quella dello stemma sabaudo (in riferimento alla Monarchia).

 

 

 

Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne un referendum istituzionale con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di stato – monarchia o repubblica – dare al paese[3]. Il referendum fu indetto al termine della seconda guerra mondiale, qualche anno dopo la caduta del fascismo, il regime dittatoriale che era stato sostenuto dalla famiglia reale italiana per più di 20 anni.

 

 

 

Il volto “simbolo” di Anna Iberti[1], sovrapposta a una copia del Corriere della Sera del 6 giugno 1946.[N 1][2] – Fondo Patellani presso il Museo di fotografia contemporanea (Cinisello BalsamoMI)–la foto è di Francesco Patellani de Il Tempo.

CHI E’ ANNA? 

Il re d’Italia Umberto II di Savoia, per evitare che gli scontri tra monarchici e repubblicani, manifestatisi già con fatti di sangue in varie città italiane, si potessero estendere in tutto il paese, il 13 giugno, decise di lasciare l’Italia e andare in esilio in Portogallo[7]. Dal 1º gennaio 1948, con l’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica, fu proibito ai discendenti maschi di Umberto II di Savoia l’ingresso in Italia; la disposizione fu abrogata nel 2002.

Questo referendum istituzionale fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia[3]. Il risultato della consultazione popolare, 12 717 923 voti per la repubblica e 10 719 284 per la monarchia, venne comunicato il 10 giugno 1946, quando la Corte di cassazione dichiarò, dopo 85 anni di regno, la nascita della Repubblica Italiana[3], venendo sanzionato definitivamente il 18 giugno.

 

 

Le Frecce Tricolori durante la parata militare del 2 giugno 2006.—Anthony Majanlahti from Rome, Italy

 

 

Il 2 giugno si celebra la nascita della nazione moderna in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (anniversario della dichiarazione d’indipendenza dalla Gran Bretagna). Il 17 marzo si festeggia invece l’unità d’Italia e la nascita dello stato italiano in onore al 17 marzo 1861, data della proclamazione del Regno d’Italia

 

ANSA.IT / 2 GIUGNO 2019

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2019/06/02/2-giugno-festa-della-repubblica_e7e971de-625f-444d-87a9-48df9be553d2.html

 

2 giugno: Mattarella all’Altare della Patria, poi parata ai Fori Imperiali

Presenti Conte, Trenta e presidenti di Camera e Senato

 

 

 

Con l’arrivo del capo del Stato, Sergio Mattarella, all’Altare della Patria sono ufficialmente iniziate le celebrazioni per la Festa della Repubblica. Accompagnato dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, Mattarella ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite ignoto. Sulla scalinata schierati i Corazzieri. Presenti anche il premier Giuseppe Conte, i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente della Corte costituzionale, Giorgio Lattanzi. Ai piedi del monumento reparti interforze che hanno reso gli onori al presidente.

 

 

 

 

 

 

Ai Fori Imperiali la parata per il 73/o anniversario della proclamazione della Repubblica italiana. Davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte, ai presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico, al ministro della Difesa Elisabetta Trenta, al ministro dell’Interno Matteo Salvini ed altri rappresentati di Governi e istituzioni, hanno sfilato 3.975 persone in rappresentanza di tutti i corpi dello Stato. L’inclusione è il tema scelto quest’anno per la parata. Le novità è la partecipazione del personale della Riserva selezionata, del personale civile della Difesa e dei veterani. In testa alla parata 300 sindaci con la fascia tricolore.

“Oggi è la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom, ai sinti, che sono qui ed hanno gli stessi diritti”, ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, parlando con i cronisti prima di assistere alla parata si Fori imperiali. “Non ci devono essere polemiche sterili e strumentali, oggi è la festa di tutti. Nel cielo sventola la bandiera della Repubblica, che significa libertà, democrazia e rispetto di tutte le persone che si trovano sul nostro territorio”, ha aggiunto Fico parlando delle polemiche nei confronti del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, prima di assistere alla parata ai Fori imperiali.

 

 

 

 

Io dedico la Festa della Repubblica all’Italia e agli Italiani – ha replicato in un tweet il ministro dell’interno Matteo Salvini -, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l’onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli”. “Le parole di Fico mi fanno girare le scatole e sono un torto a chi ha sfilato oggi – ha detto Salvini -. C’è gente che rischia la vita per gli italiani. Di legalità ce ne è poca nei campi rom”.

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