Léon Bakst, pseudonimo di Lev Schmule Rozenberg; oppure in versione russa Lev Samojlovič Rosenberg (Grodno, 10 maggio 1866 – Rueil-Malmaison, 27 dicembre 1924), è stato un pittore, scenografo, illustratore e costumista russo.
Fondale per L’Après-midi d’un faune, 1912 – di Claude Debussy
PRELUDIO —durata : 10,50 minuti
Titolo: Veduta della città di Grodno (Hrodna), incisione. Bielorussia, XVII secolo.
Ubicazione: Bibliotheque Nationale
Città: Parigi
BELARUS = BIELORUSSIA
GRODNO = HRODNA
Hrodna (in bielorusso: Гро́дна?; in russo: Гро́дно?, traslitterato: Grodno; in polacco: Grodno, in tedesco: Garten) è una città della Bielorussia, al confine con la Polonia. La città, che è posta sul fiume Nëman e conta 317.000 abitanti, è abitata da una consistente minoranza polacca (25%).
La città venne citata per la prima volta nel 1128 e si dice fosse stata fondata dai Lituani che la chiamarono Gardinas (“il posto delle capre”). Dopo l’occupazione da parte del Principe di Halicz nel XIII secolo, venne occupata dal principe lituano Trojden.
La città, difesa da mura di legno, venne più volte assediata durante le guerre interne lituane e dai Cavalieri Teutonici.
Per volontà del re Jan III Sobieski, Grodno venne elevata al rango di terza capitale della Repubblica dei due Popoli(nome ufficiale del regno di Polonia e Granducato di Lituania) a partire dal 1678
Dopo la sconfitta dell’insurrezione di Tadeusz Kościuszko, la città entrò a far parte dell’Impero russo, come capoluogo della Gubernija di Grodno a partire dal 1802. Nel 1812 la città fu liberata per un breve periodo da Napoleone. I cittadini di Grodno parteciparono numerosi alle insurrezioni polacche del 1800.
GRODNO NEL XVI SECOLO
Durante la prima guerra mondiale Grodno fu più volte al centro di operazioni militari e venne depredata dalle truppe tedesche. Dal 1918 al 1919 fece parte della Repubblica di Lituania ma, nel 1920, in virtù del trattato di Riga, che concludeva la guerra russo-polacca, fu occupata dalla Polonia. La città contava circa 60.000 abitanti dei quali polacchi (60%), ebrei (37%), lituani e bielorussi (3%).
Nel 1939 la città veniva attaccata da divisioni corazzate sovietiche, alleate della Germania Nazista. L’assedio di Grodno, passato alla storia come la “Battaglia di Grodno” iniziò il 20 settembre 1939. La città era difesa da circa 2000 persone, per la gran maggioranza poliziotti, postini, ragazzi e ragazze dei licei e boy scout. La città si arrese dopo 3 giorni di lotta casa per casa il 22 settembre, data nella quale veniva incorporata nell’Unione Sovietica secondo quanto stabilito nel patto Molotov-Ribbentrop.
Durante l’occupazione sovietica vennero chiuse tutte le scuole polacche e le autorità sovietiche si abbandonarono a massacri e deportazioni in massa.[senza fonte] Dal 1941 al 1944 la città fu occupata dai Nazisti, i quali massacrarono l’intera popolazione ebraica della città che prima della guerra contava oltre 20.000 persone.[1] Nel 1945 ritornò ad essere occupata dai Sovietici, sotto il cui dominio rimase fino alla caduta dell’Unione Sovietica nel 1991. Da allora è parte della Repubblica di Bielorussia.
LA SINAGOGA DI GRODNO
BANDIERA DELLA BIERLORUSSIA
Quante storie che non conosciamo! Grazie a queste notizie, illustrate da magnifiche fotografie, da parte di Chiara Salvini.