Vi ricordate quel diciotto aprile
d’aver votato democristiani
Senza pensare all’indomani
a rovinare la gioventù
O care madri dell’Italia
e che ben presto vi pentirete
I vostri figli ancor vedrete abbandonare lor casolar
Che cosa fa quel Mario Scelba con la sua celere questura?
Ma i comunisti non han paura difenderanno la libertà
E operai e compagni tutti, che sempre uniti noi saremo
e tutti in coro noi canteremo: Bandiera rossa trionferà.
1948, di L. Bellotti. Contadino, militante del P.C.I., scritto l’indomani della sconfitta del Fronte Popolare alle elezioni.
La versione contenente una strofa in più, nel finale, che dice: E operai e compagni tutti/che sempre uniti noi saremo/e tutti in coro noi canteremo: “Bandiera rossa trionferà”, è stata raccolta da Bermani e Leydi dal repertorio della mondina R. Varotto (Novara)
ilDeposito– https://www.ildeposito.org/canti/vi-ricordate-quel-diciotto-aprile
ISTITUTO LUCE –DURATA : 6,08 MINUTI
Disciplinatha – Vi ricordate quel 18 aprile live
https://www.youtube.com/watch?v=5j6OCbWyCSs
FOCUS.IT — 18 APRILE 1948–18 APRILE 2018 | GIULIANA ROTONDI
https://www.focus.it/cultura/storia/18-aprile-1948-le-prime-elezioni-in-italia
18 aprile 1948. Le prime elezioni in Italia
Settant’anni fa gli italiani, dopo l’entrata in vigore della Costituzione, furono chiamati a eleggere per la prima volta i loro rappresentanti.
Il 18 aprile del 1948, esattamente 70 anni fa, gli italiani furono chiamati a votare per la prima volta dopo l’entrata in vigore della Costituzione. E tutti, uomini e donne, poterono esprimere il loro voto politico: per le donne era la prima volta dopo il Referendum del 2 giugno. Ai seggi si recarono il 92% degli italiani, quasi 27 milioni di persone e il responso delle urne parlò chiaro: il 48,5% degli Italiani votò per la Democrazia Cristiana. Ma quali erano le forze in campo e quali i protagonisti?
LA POSTA IN GIOCO. Le aree politiche erano due. Ed erano quelle che qualche anno prima avevano combattuto fianco a fianco la Resistenza contro il nazifascismo: da un lato c’era la Democrazia Cristiana, dall’altra il Fronte democratico popolare, una federazione di partiti di sinistra rappresentata dal Partito comunista e da quello socialista (che alle elezioni raccolse il 31% dei voti).
I volti erano quelli di Alcide De Gasperi (Dc), Palmiro Togliatti (Pci) e Pietro Nenni (Psi). La posta in gioco per il Paese era molto alta. In ballo non c’era infatti solo il governo del Paese, ma anche la sua appartenenza a uno dei due schieramenti politici internazionali, l’Unione Sovietica o l’America.
E le pressioni erano altissime: il 3 aprile dello stesso anno, 15 giorni prima del voto, il Presidente americano Harry Truman aveva lanciato il cosiddetto Piano Marshall, un piano di aiuti di 14 miliardi di dollari per la ricostruzione economica dell’Europa Occidentale. Piano contestato da Palmiro Togliatti che lo liquidò come un ricatto politico.
Anche l’attore Eduardo de Filippo è coinvolto come testimonial in un cinegiornale per esortare al voto agli italiani. “Votare per chi si vuole… ma votate!” dice. | WIKIMEDIA
SLOGAN E OCCHIATACCE.Gli italiani si recarono così al voto tra slogan urlati, appelli alla democrazia, manifesti elettorali caricaturali e intimidazioni bizzarre come quella ben sintetizzata dallo scrittore Guareschi, autore di Don Camillo che arrivò a dire “Nel segreto dell’urna Dio ti vede, Stalin no”.
Il timore del prevalere del fronte comunista spinse inoltre la Chiesa a mobilitarsi in prima persona creando comitati civici per il voto alla Democrazia Cristiana. Alle urne si recò così, come in un pellegrinaggio, chiunque era in buone condizioni, ma, come racconta questo video dell’Archivio Luce, anche chi in buone condizioni non lo era affatto: portato a braccio, in barella o in carrozzella.
INIZIA L’ERA DC. Il risultato fu clamoroso: la Democrazia Cristiana si aggiudicò la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta dei seggi. Il che significava che l’Italia rinunciava ufficialmente a entrare nell’orbita dell’Unione Sovietica comunista.
Alcide De Gasperi dal 1948 in poi divenne così un punto di riferimento imprescindibile per l’elettorato anticomunista che fu così destinato a rimanere all’opposizione. La Democrazia cristiana finì quindi per essere il principale partito italiano per quasi 50 anni, fino al suo scioglimento nel 1994.
Questa mattina mi veniva da canticchiare ” Vi ricordate quel diciotto aprile”. E’ indelebile nella memoria la voce della Daffini.