Via Pier Antonio Micheli, 3, 50121 Firenze FI—Giardino dei Semplici, Indirizzo–APRE MARTEDI’ ALLE 10
Il Giardino dei Semplici di Firenze è una sezione del museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze.
«Un Luogo Pubblico, dove… si coltivassero le piante native di climi e paesi differentissimi, affinché i giovini Studenti, le potessero in breve spazio di luogo, con facilità e prestezza imparare a riconoscere.» |
(Luca Ghini, 1543 – frase citata sulla medaglia commemorativa per i 460 anni dalla fondazione del Giardino dei Semplici) |
Fin dal medioevo i “semplici” (varietà vegetali con virtù medicamentose) si coltivavano in vari orti cittadini[1]. Inizialmente aveva il nome di Horto dei semplici. Il primo orto botanico del mondo occidentale sorse a Salerno, ad opera di Matteo Silvatico, insigne medico della Scuola salernitana tra il tredicesimo ed il quattordicesimo secolo. Egli si distinse come profondo conoscitore di piante per la produzione di medicamenti. Di Matteo Silvatico è il Liber cibalis et medicinalis Pandectarum, preziosa raccolta di informazioni sui semplici, cioè sulle piante che venivano utilizzate per la produzione di medicamenti.
Nei Giardini della Minerva vennero, per la prima volta, coltivate e classificate una grande quantità di piante ed erbe, per studiarne a scopo scientifico le proprietà terapeutiche e medicamentose. Qui veniva svolta una vera e propria attività didattica per mostrare agli allievi della Scuola Medica le piante con il loro nome e le loro caratteristiche. Il sito è dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa incidenza dei venti di tramontana e dalla favorevole esposizione, che ancora oggi permette la coltivazione o addirittura la propagazione spontanea di specie vegetali esigenti in fatto di umidità e calore.
Documenti storici confermano che questo giardino fu il primo Orto botanico d’Europa per la coltivazione e raccolta dei semplici, vegetali a scopo terapeutico. La particolare tipologia di disegno e uso della vegetazione è stata poi ripresa anche nei successivi orti botanici di Padova, Pisa, Firenze, Pavia e Bologna.
Veduta panoramica del Giardino dei Semplici di Firenze—I, Sailko
Nel XVI secolo intensificandosi l’interesse per lo studio del mondo naturale, il duca Cosimo I de’ Medici volle un orto accademico per integrare le lezioni degli studenti della facoltà di medicina. La data ufficiale di fondazione può essere fissata il 1º dicembre 1545, data del contratto di affitto stipulato con delle suore domenicane che cedettero un loro pezzo di terreno situato in località “Cafaggio”, vicino alle stalle medicee di Michelozzo (oggi nell’Istituto Geografico Militare).
L’orto fiorentino può essere considerato il terzo più antico al mondo dopo l’Orto botanico di Pisa e l’Orto botanico di Padova.
Fu disegnato da Niccolò Tribolo e la scelta delle piante e la loro sistemazione fu curata da Luca Ghini.
Una delle serre in muratura—I, Sailko
Antica planimetria dell’orto— – Opera propria
L’HORTUS BOTANICUS
Non poteva mancare un riferimento al giardino o orto botanico (hortus botanicus), di cui abbiamo testimonianze fin dai tempi dell’antico Egitto di Tutmosi III.
Il potere curativo e le proprietà salutari di certe piante sono sempre state materia di cultura popolare.
Nel Medioevo e nel Rinascimento italiano si diffonde sia la coltivazione di piante medicinali in apposite aree del giardino (Horti sanitatis) sia lo studio e la trattastiche sulle loro proprietà e il loro utilizzo, e la nascita degli orti botanici in vari città italiane ed europee e presso le prime università – l’Orto Vaticano di Roma (1447), l’Orto Echtiano di Colonia (1490), l’Orto botanico di Pisa (1544), l’Orto botanico di Padova (1545), l’Orto botanico di Firenze (1545) e quello di Bologna (1567).
L’HORTUS CONCLUSUS
È il tipico giardino medievale, nato nei monasteri dove veniva utilizzato per la coltivazione di piante alimentari e medicinali. Chiuso da quattro alte mura, sempre più spesso con una fontana al centro (simbolo di Cristo e fonte della vita), divenne rapidamente simbolo del paradiso perduto.
Dal Cantico dei Cantici (4, 12) possiamo leggere: “Hortus conclusus soror mea, sponsa, hortus conclusus, fons signatus” («Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata»).
Nei grandi monasteri la struttura dell’hortus conclusus riprendeva le prescrizioni della Regola di San Benedetto da Norcia, dettata dal monaco nel 534 d.C.: una zona dedicata agli orti (horti), una dedicata ai frutteti (pomaria), i giardini con alberi (viridaria) e infine una parte dedicata alle erbe officinali (herbaria).
Nel tardo medievo, all’interno degli orti cominciano a comparire i primi segni del mutamento di sensibilità nella società del tempo, dei quali abbiamo testimonianza dai codici miniati: dame e cavalieri fanno la comparsa in questi primi giardini e godono dell’amor cortese.
Il simbolismo originario che vuole l’hortus conclusus simbolo della sposa, della Chiesa e della Vergine Maria, trova le sue piante simboliche nella coltivazione delle rose (simbolo della Vergine e del sangue divino), del giglio (la purezza), della palma (giustizia e gloria).
La montagnola, parte del Giardino dei Semplici di Firenze–
Laghetto del Giardino dei Semplici di Firenze; piante di loto a riposo (Nelumbo nucifera)—photo taken by Ilaria Camprincoli
Giardino dei semplici, quercus suber—I, Sailko
Fiore di Cycas, pianta conservata in serra nel Giardino dei Semplici di Firenze–
Cydonia oblonga— – Opera propria
photo RicciSpeziari~commonswiki presunto
un viale del Giardino
Taxodium mucronatum in Giardino dei Semplici di Firenze—
Autore- Liné1
Museo di Storia naturale, Orto Botanico
viale delle Palme
Palme
serra delle piante esotiche
Esemplare di Quercus suber L. (sughera), Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Firenze.
Esemplare di Dasylirion nell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Firenze.
Esemplare di Colchicum autumnale nell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Firenze.
Veduta della sezione delle piante esotiche nell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Firenze.
Esemplare di Quercus suber L. (sughera) nell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Firenze.
Esemplare di Taxus baccata L. (tasso) piantato nel 1720 da Pier Antonio Micheli, Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Firenze.
Esemplare di Zelkova serrata Thunb. (olmo giapponese) nell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, Firenze.
Museo di Storia Naturale, Orto Botanico “Giardino dei Semplici”: La Serra Fredda
orchidee