ANSA.IT — 5 MARZO 2019 — Pil giù nel quarto trimestre 2018, confermata la recessione tecnica L’Istat rivede al rialzo il dato congiunturale da -0,2 a -0,1%. Piatto su anno. Il 2018 lascia un’eredità negativa sull’economia del 2019– non è facile da capire, anche se il senso è chiaro…

 

 

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Pil giù nel quarto trimestre 2018, confermata la recessione tecnica

L’Istat rivede al rialzo il dato congiunturale da -0,2 a -0,1%. Piatto su anno. Il 2018 lascia un’eredità negativa sull’economia del 2019

 

Un operaio impegnato in una catena di montaggio

 

Il Pil del quarto trimestre 2018 è sceso dello 0,1% su base congiunturale. Lo rileva l’Istat, rivedendo al rialzo la stima di fine gennaio (-0,2%). In termini tendenziali, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la variazione del Prodotto interno lordo è invece nulla. In questo caso la correzione è stata al ribasso (+0,1%). L’Istat ha rivisto al rialzo il dato congiunturale del Pil relativo al quarto trimestre 2018 (da -0,2% a -0,1%) ma si tratta comunque del secondo trimestre consecutivo di calo, dopo il -0,1% del periodo luglio-settembre. E’ così confermata la recessione tecnica. Il 2018 lascia un’eredità negativa sull’economia del 2019. La variazione acquisita per il Pil dell’anno in corso, quella che si registrerebbe in caso di variazione nulle per tutti i trimestri, è pari a -0,1%. Lo rileva l’Istat rettificando al rialzo la stima di fine gennaio (-0,2%). Nel quarto trimestre del 2018 crescono su base congiunturale sia i consumi (+0,1%) che gli investimenti fissi lordi (+0,3%) e ancora meglio fanno le esportazioni (+1,3%). Lo rileva l’Istat, spiegando che quindi la domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente, per +0,1 punti alla variazione del Pil. Invece, sottolinea, “la variazione delle scorte ha contribuito negativamente sottraendo 0,4 punti percentuali alla variazione del Pil”. Sopra lo zero anche l’apporto della domanda estera netta (+0,2 punti)

 

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