https://www.agencevu.com/stories/index.php?id=1620&p=167
Pieter Ten Hoopen, 1974, Tubbergen, Paesi Bassi
World Press Photo Award per la vita quotidiana,
World Press Photo Award per i ritratti
Mayo Photo Studio | Portraits of Sudanese refugees
2015
In a clinic settled in a refugee camp of the suburb of Khartoum, Pieter Ten Hoopen made the portraits of Sudanese, patients or staffs, far from the non-stop war. Since the 1960’s, Sudan has never met peace. After South Sudan declared its independence in 2011, the situation has got worse, especially into the new State and in the Darfur. Around 35 millions people fled the violences. Among them 2.5 millions found shelter in camps in the fringes of Khartoum. Mayo camp is one of these camps. 250,000 refugees are now living there, most of them coming from South Sudan or Darfur. The worrying conditions of living and the promiscuity are threats for the health and for the most fragile refugees. This is precisely that kind of human diversity that Pieter Ten Hoopen intended to catch. The photographer has opened an ephemeral studio. Patient, child waiting for some treatments, supervisor or staff,… The studio offers them a rest, and promotes an alternative way of looking the reality inside those refugee camps. White background, perfect light, serious and dignified faces. A moment of dignity for the victims, a moment of honour for those who protect them. |
RITRATTI DI RIFUGIATI SUDANESI::
In una clinica allestita in un campo di rifugiati alla periferia di Khartoum, Pieter Ten Hoopen fa i suoi ritratti di Sudanesi, pazienti o staff, in una situazione lontana dalla fine della guerra.
Dal 1960 il Sudan non è mai stato in pace. Dopo il Sud Sudan dichiara la sua indipendenza nel 2011, la situazione è andata peggiorando specialmente nel nuovo Stato e nel Darfour. Quasi 35 milioni di persone fuggirono dalle violenze. Tra loro, 2 milioni e mezzo trovarono riparo in campio alle porte di Karthoum.
Il campo Mayo è uno di questi. 250.000 rifugiati vivono lì, la maggioranza dei quali proviene dal Sud Sudan o dal Darfour. Le preoccupanti situazioni di vita e la promiscuità sono una minaccia per la salute e ancora di più per i più fragili rifugiati.
Nel campo, è stata impiantata una clinica nel 2005 da un’italiana NGO Emergency che si prende cura dei bambini del campo Mayo. I medici curano ed esaminano circa 50 bambini al giorno. Molti sudanesi lavorano lì negli uffici o medici o coloro che fanno le pulizie.
Questo è proprio il tipo di differente umanità che Petern Ten Hoopen intende fotografare….Un momento di dignità per le vittime, un momento di onore per quelli che li proteggono.
(tradotto da ch. / solo per dare una vaga idea a chi non mastica per niente l’inglese…come lei !)
a chi può interessare :: nel link 10 foto della raccolta ” The migrant caravan ”
https://www.worldpressphoto.org/collection/photo/2019/37678/1/Pieter-Ten-Hoopen