ANSA.IT — 11 MARZO 2019 :: ” PER LE TRE GIUDICI / DONNE : ” BRUTTA, LO STUPRO NON E’ CREDIBILE “, CASSAZIONE ANNULLA LA SENTENZA ++ ANSA.IT FLAH MOB DAVANTI AL TRIBUNALE D’APPELLO DI ANCONA — E’ UNA RAGAZZA PERUVIANA DI 22 ANNI –UNA LISTA INCREDIBILE DI ASSOCIAZIONI ” INDIGNATE ” + CGIL CISL E UIL

 

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ansa.it  — 11 marzo 2019

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2019/03/10/stupro-sentenza-choc-associazioni-indignate-e-barbarie-_5340e8c1-479f-46d3-882a-dfad8ecb1a0f.html

 

Per giudici ‘è brutta, stupro non credibile’, Cassazione annulla

Sentenza choc: pg Ancona, si criminalizza la vittima. Associazioni indignate, ‘è barbarie’. Annunciato flash mob davanti Corte Appello

 

 

“Indignazione” per la sentenza, annullata dalla Cassazione, con cui la Corte di appello di Ancona ha assolto due giovani condannati in primo grado per violenza sessuale, adducendo come motivazione che la vittima somigliasse ad un maschio, è stata espressa, in un comunicato congiunto, dalla rete femminista Rebel Network e il Comitato Marche Pride assieme alle associazioni promotrici Agedo Marche, Arcigay Agorà Esna Consulenze di Genere Onlus, Uaar Ancona, Rete Chegender, Comunitas APS, GAP Urbino, Rebel Network, Amigay, Assist Associazione Nazionale Atlete, Arci Libero Spazio Stay Human, I sentinelli di Ascoli Piceno, Fabriano Arcobaleno, Uisp Pesaro e Urbino, Fabriano Arcobaleno, insieme a Cgil, Cisl e Uil delle Marche e la consigliera di parità per la provincia di Ancona. “Da quanto leggiamo – scrivono – il Collegio Giudicante della Corte di Appello, ha scritto, parlando dell’imputato principale, che ‘la ragazza neppure piaceva, tanto da averne registrato il numero di cellulare sul proprio telefonino con il nominativo ‘Vikingo’ con allusione a una personalità tutt’altro che femminile quanto piuttosto mascolina‘. Poi la chiosa: ‘Come la fotografia presente nel fascicolo processuale appare confermare'”. “Una simile vergogna in Italia merita, oltre all’annullamento della Cassazione – sottolineano – una risposta collettiva da parte di cittadini, cittadine e associazioni e istituzioni a cui chiediamo di essere con noi nel flash mob cui domani (11 Marzo) daremo vita sotto la sede della Corte di Appello di Ancona in via Via Giosuè Carducci 3, alle ore 13.30. In un Paese dove qualcuno vuole sdoganare violenza sulle donne, omotransfobia e bullismo, scenderemo tutte e tutti insieme in strada – concludono – per fermare questa barbarie, espressa in una sentenza. Il Paese che che si riconosce e nella Costituzione e nel rispetto tra individui liberi non starà a guardare”.

Bisogna “evitare che nei processi l’uso delle parole possa costituire una forma ulteriore di violenza nei confronti della vittime”. Così il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Ancona, Sergio Sottani, al Giornale Radio Rai sulla sentenza della Corte d’Appello di Ancona che ha assolto due giovani dall’accusa di violenza sessuale su una 22enne peruviana. Del caso scrive oggi La Repubblica. Nelle motivazioni della sentenza di secondo grado i giudici, tre donne, scrivono tra l’altro che la vittima era troppo mascolina e poco avvenente per essere oggetto di attrazione sessuale.
“Ritenere che la mancata attrazione sessuale del presunto stupratore nei confronti della vittima possa rappresentare un elemento a sostegno della mancanza di responsabilità, credo debba essere evitato perché si rischia di appesantire lo stress cui la vittima è già sottoposta”, continua il procuratore generale che aveva impugnato la sentenza d’appello, annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione.

 

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ANSA.IT –11 MARZO 2019

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/03/11/sentenza-choc-ministero-avvia-verifiche_553d1d77-1db1-47ed-9cbc-92f19ae35e6e.html

 

Sentenza choc, ministero avvia verifiche

Flash mob ad Ancona. In appello, ragazza mascolina non credibile

 

 

(ANSA) – ANCONA, 11 MAR – Il ministero della Giustizia si muove sul caso della sentenza della Corte d’appello di Ancona, relativa a un’accusa di violenza sessuale su una giovane, nelle cui motivazioni i giudici – tre donne – avevano fatto riferimento all’aspetto fisico della donna. E’ stato chiesto agli uffici dell’ispettorato del ministero di svolgere i necessari accertamenti preliminari in merito alla sentenza che assolveva i due imputati – di origine peruviana come la vittima 22enne -, ribaltando la sentenza di condanna di primo grado. Ora la Cassazione ha annullato il verdetto e il processo d’appello si rifarà a Perugia. Davanti alla Corte d’appello di Ancona si è svolto un flash mob di protesta contro i concetti espressi dalla sentenza. All’iniziativa promossa dalla rete femminista Rebels Network e dal comitato Marche Pride, hanno aderito Cgil Cisl e Uil, associazioni femministe e tutela diritti: intonato coro “tremate tremate, le streghe son tornate” e su cartelli #vergogna e “magistratura deve fare formazione”.
   

 

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