è sopra San Vito dei Normanni, dove ci sono quei due omini neri…poi c’è Putignano all’interno e sulla costa Monopoli…
Ostuni (AFI: [o’stuni][2]; “Stùnë” in dialetto ostunese) è un comune italiano di 31 197 abitanti[1] della provincia di Brindisi in Puglia.
Detta anche Città Bianca, per via del suo caratteristico centro storico nei tempi passati era interamente dipinto con calce bianca.
Rinomato centro turistico, dal 1994 al 2018 ha ricevuto la bandiera Blu e le cinque vele di Legambiente per la pulizia delle acque della sua costa e per la qualità dei servizi offerti.
Ostuni sorge su tre colli ad un’altezza di 218 metri s.l.m.. È situato a 8 km dalla costa adriatica. La Murgia, sulle cui propaggini sud orientali si trova la città, è una zona carsica costituita essenzialmente da calcari cretacei. È perciò una zona piuttosto arida e priva di corsi d’acqua: al loro posto le cosiddette “lame”, letti torrentizi a carattere stagionale, dai solchi poco profondi e dalle pareti ripide. Altra caratteristica geologica del territorio sono le “gravine”, dei burroni carsici.
Le attività economiche più importanti sono il turismo e l’agricoltura (soprattutto ulivi e viti). Importanti e numerose le presenze di strutture dette “masserie“, ovvero antiche fattorie fortificate presenti sia nella selva ostunese che nella marina, dove si svolgeva l’attività agricola dei grossi proprietari terrieri.
Nel paleolitico superiore le tracce di presidi umani diventano più consistenti: gli scavi effettuati hanno permesso il rinvenimento di reperti ossei e ceramici. Tuttavia, la testimonianza più eclatante rimane il ritrovamento dello scheletro della “donna di Ostuni“, una donna di circa 20 anni prossima al parto e del suo feto, scoperta fatta dal Prof. Donato Coppola dell’Università Aldo Moro di Bari nel 1991. Il corpo, deposto in una grande buca, è in posizione contratta, col capo ricoperto da una sorta di cuffia composta da centinaia di piccole conchiglie. L’appartenenza della donna ad un gruppo di cacciatori è documentata dai resti del corredo, ossia selci e denti di cavallo e di bue primitivo. La sepoltura, denominata Ostuni 1º, è unica al mondo: risalente a circa 28.000 anni fa (datazione radiocarbonica calibrata), è collocata nella grotta di Santa Maria di Agnano, presso l’omonima masseria. Un calco di questa sepoltura può essere esaminato presso il “Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale“, nell’ex convento delle Monacelle, nel centro storico di Ostuni.
DA:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ostuni
Ostuni in territorio fitto di ulivi, tra le murge e il mare, si erge Ostuni “la città bianca”, chiamata così per il colore delle sue case che, a cascata, dalla cima di tre colli, splendono per il bianco della calce. Come la maggior parte di questi piccoli centri, è chiusa da mura e torrioni cilindrici di origine medioevale; viuzze strette, gradinate ed archi conducono alla sua Cattedrale della fine del XV secolo.
rosone della concattedrale ostuni
piazza
Wikiricky di Wikipedia in italiano
SONO DELLE BELLISSIME FOTOGRAFIE; TU CHE L’HAI SCATTATE SEMBRI UN FOTOGRAFO PROFESSIONISTA; QUEL BIANCO DELLA CITTà è FANTASTICO : COMPLIMENTI !
Ti ringrazio moltissimo, caro Mario, ma io non ho fatto niente per quelle foto così belle, le ho cercate su Internet e spero di aver messo, almeno ogni tanto, da dove le avevo prese, all’inizio mi sembra ci sia ” wikipedia ” sotto il nome di Ostuni. Cercherò di specificarlo meglio, grazie di essere venuto a visitarci, ciao chiara per il blog
— se cerchi : ostuni, wikipedia ( https://it.wikipedia.org/wiki/Ostuni# ), le trovi — e ancora di più bele su ” commons.wikipedia ( https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Ostuni?uselang=it )e anche su wikivoyage ( https://it.wikivoyage.org/wiki/Ostuni )– penso di averle prese tutte di li’- questi siti hanno dei fotografi famosi di cui mettono il nome- se non l’ho fatto, mi scuso-