ansa.it — 6 marzo 2019
Legittima difesa: ok dalla Camera, ora passa al Senato. Salvini: “Diritto per le persone perbene”
Di Maio: “Leale al contratto e si porta avanti e si vota. Non è che ci sia tutto questo entusiasmo nel Movimento”
Striscioni di Forza Italia con la scritto ‘finalmente una cosa di centrodestra” durante la votazione della proposta di legge
Applausi dei deputati della Lega alla Camera al termine del voto
Il tabellone elettronico della Camera con il risultato della votazione
Matteo Salvini in Aula Roma, 5 marzo
La Camera ha approvato il disegno di legge sulla legittima difesa. Il provvedimento è passato con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti. Al voto sono scoppiati gli applausi dei deputati di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Dal 26 marzo il provvedimento passerà al vaglio del Senato per la terza lettura.
Venticinque deputati di M5s non hanno votato la proposta di legge. E’ quanto risulta dai tabulati del voto. I cronisti hanno potuto osservare che un gruppo di deputati pentastellati è rimasto in Transatlantico entrando in aula solo dopo la proclamazione del voto.
“Che nessuno si metta in testa che con questa legge ci sarà il Far West. Ci sarà sempre un’indagine e spetterà sempre al giudice valutare la legittimità della difesa. Una cosa è certa – ha affermato all’ANSA il capogruppo M5S alla Camera Francesco D’Uva -: è compito delle forze dell’ordine tutelare i cittadini e la loro sicurezza. Con questa legge di sicuro i processi sulla legittima difesa saranno più veloci”.
Ho già prenotato due kalasnikov e 3 beretta; peccato che anche gli eventuali ladri se le compreranno, magari con lo sconto.
ciao Donatella travestita da chiara…
A forza di essere “leale al contratto”Di Maio ha rivelato tutta la sua mancanza di coerenza politica,ideale e culturale:un Masaniello del ventunesimo secolo.La libido del potere lo ha portato a snaturare il Movimento 5 Stelle che doveva rappresentare la discontinuità verso il passato,invece,in neppure un anno,ha fallito su tutti i fronti-il reddito di cittadinanza,suo fiore all’occhiello,lo vedremo alla prova dei fatti. Resiste non si sa fino a quando sulla TAV.Il top della subalternità a Salvini,assertore del Far West all’italiana,Giggino lo ha raggiunto con la votazione alla Camera che sarà confermata quanto prima al Senato.Manca solo il consenso al regionalismo differenziato che darà il colpo finale al Sud di cui irresponsabilmente si è dimenticato…