UNITA’ E CAMBIAMENTO E’ LA SINTESI DEL DISCORSO DI ZINGARETTI, DEMOCRATICA (INFORMAZIONE PD)– 03 Marzo 2019

 

 

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“Unità e cambiamento”. Sono queste le parole che Nicola Zingaretti, nel discorso della vittoria, evoca per il futuro del “suo” Partito Democratico. La sala della Domus Circo Massimo è in fermento, i dati sono inequivocabili e dicono che l’affluenza alle primarie è pressoché uguale a quella del 2017, e che a vincere, con un margine netto sui rivali e ben al di sopra del 50% richiesto per l’elezione diretta, è stato proprio lui, il presidente della Regione Lazio.

Quando Zingaretti fa il suo ingresso nella sala posta ai piedi del Palatino, l’accoglienza è quella delle grandi occasioni. Scontata, quanto sentita, l’ovazione della “sua” gente. “Ancora non ho capito perché sia toccato a me – afferma il neosegretario – ma so che è toccato a me. Sono contento, abbiamo vinto ancora un’altra volta. Grazie all’Italia che non si piega e non si vuole arrendere a un governo pericoloso”.

Aprendo il suo discorso, Zingaretti snocciola una lunga serie di ringraziamenti, dai volontari ai partigiani, dai giovani alle donne, dalla gente del Sud che lotta contro le mafie alla straordinaria piazza di Milano: “Viva la democrazia italiana, che dà lezioni ogni volta che può”. E anche una serie di dediche, dalla quindicenne svedese Greta Thumberg, volto simbolo della lotta contro il climate change, ai troppi giovani disoccupati “che hanno diritto al lavoro, a quegli studenti e studentesse che il potere ignora perché forse troppo occupati a occuparsi dei migranti sui barconi”.

“Oggi, non illudiamoci, è solo l’inizio. La destra è rocciosa, ha conquistato il potere e non lo cederà tanto facilmente. Questo ci carica di una responsabilità“. La destra, sottolinea, che è “molta propaganda e molti selfie, che fa tutto all’oscuro per nascondere una drammatica novità, che questo Paese sta tornando indietro, stanno mettendo l’Italia in ginocchio”.

“Da oggi, però, noi non vogliamo solo contestare l’avversario, non vogliamo solo fare opposizione, vogliamo ripartire perché siamo convinti di poter mettere in campo idee migliori per risolvere i problemi delle persone e offrire un’altra strada. Basta con il gioco delle figurine, l’agenda del nuovo Pd sarà nuova, fatta di parole semplici. Scuola, scienza, ambiente, giustizia, infrastrutture, lavoro, conoscenza, che è sinonimo di libertà“.

Da questa sera, dunque, “ci rimettiamo in cammino. Invito tutti a venire, a entrare nel nostro partito. Voltiamo pagina, ognuno con nel cuore le proprie radici. Io farò di tutto per essere all’altezza. Vorrà dire saper ascoltare e saper decidere. Apriremo una nuova fase costituente per un nuovo Pd, che dovrà avere dei segnali chiari per far contare di più le persone“.

“Dovremo lottare per un’Europa da rifondare, libera, forte, democratica. Costruiremo un campo che abbia come riferimento la Costituzione, rappresentata perfettamente dal nostro presidente Mattarella. Oggi – ha concluso – è solo il primo passo per rigenerazione democratica dell’Italia. Vogliamo dare all’Italia una nuova bellissima identità per guardare al futuro”.

 

 

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