LA MADONNINA DI MILANO…SOTTO UN CIELO TERSO…
UNA PAROLA AL GIORNO — 20 FEBBRAIO 2019
TERSO, FRASCATI DOC
Terso
Porto Vecchio Cielo Terso
tèr-so
SIGNIFICATO :: Limpido, privo di impurità
propriamente, participio passato di tergere, voce dotta recuperata dal latino tèrgere o tergère, di etimologia incerta.
Cielo terso. È in questo splendore celeste che il termine ‘terso’ è andato a marcire. Il caso ormai lo conosciamo: parole brillanti, ampie, ricche, che per pigrizia si infilano in locuzioni stereotipate fino a morirci – scordato ogni uso diverso. Ma vediamo bene quale è la ricchezza del terso.In qualunque dizionario si può leggere che ‘terso’ è sinonimo di pulito, lo sappiamo, ma il taglio di sfumatura lo porta verso il lucido, il trasparente, il limpido. Insomma, è difficile parlare di calzini tersi, di un selciato o di un asfalto terso; piuttosto sono tersi i calici accuratamente lavati e asciugati, tersa la lama del coltello, terso l’impeccabile pavimento di mattonelle splendenti. Il terso è libero dall’impurità che opacizza: in effetti si contrappone più volentieri non all’incrostato, al terribilmente sporco, ma piuttosto all’offuscato, allo smorto, al polveroso, perfino al semplice bagnato: il tergicristalli libera il parabrezza dall’acqua che confonde la vista, il primo sole fa svaporare la nebbia lasciando il panorama terso, l’aria è tersa quando si è alzato un vento che spazza lo smog.
La Corsica all’Orizzonte in uno straordinario e terso tramonto. Voi l’avete vista?
Con questo patrimonio di significati concreti, la via per quelli figurati è ricca di promesse. Leggendo un grande romanzo si apprezza lo stile terso, cristallino, privo di sbavature; il film ci fa godere di una fotografia tersa, equilibrata, limpida; la forza di una narrazione può essere la sua struttura tersa, forte ed essenziale. Ma si può anche parlare di come l’esperienza dolorosa ci lasci la mente sorprendentemente tersa, di come da un certo caos tempestoso emerga un pensiero terso, di come sia tersa l’osservazione perspicace.
È un crinale, il terso, dove la pulizia incontra l’eleganza, la chiarezza. Dopotutto, è lo stesso in cui allarghiamo i concetti di ‘lucido’, di ‘brillante’, di ‘nitido’. E insomma, non manca occasione di evitare il cielo terso.
Un linguaggio ” terso”, cioè pulito, che si fa capire da tutti, non per questo semplicistico, rivela anche, secondo me, una mente e un cuore “tersi”.