IL POST DEL 19 FEBBRAIO 2019
https://www.ilpost.it/2019/02/19/wallace-broecker-riscaldamento-globale-morti-2019/
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Nel 1975 pubblicò una ricerca – intitolata Cambiamenti climatici: siamo sull’orlo di un riscaldamento globale annunciato? – in cui prevedeva l’aumento della temperatura terrestre: l’espressione era già stata usata in passato ma il lavoro di Broecker contribuì a diffonderla anche negli ambienti non specialistici. Broecker era anche noto per aver scoperto il “conveyor belt”, un sistema di correnti oceaniche che fa circolare le masse d’acqua tra i continenti.
Il “nastro” delle correnti oceaniche— – US Global Change Research Program image, cropped and relabeled (WIKIPEDIA)
La mappa mostra il mutamento delle temperature medie registrate nel decennio 2000-2009 in rapporto a quelle del periodo 1951-1980
La mappa mostra il mutamento delle temperature medie registrate nel decennio 2000-2009 in rapporto a quelle del periodo 1951-1980
PER CHI SA L’INGLESE:
The map illustrates just how much warmer temperatures were in the decade (2000-2009) compared to average temperatures recorded between 1951 and 1980 (a common reference period for climate studies). The most extreme warming, shown in red, was in the Arctic. Very few areas saw cooler than average temperatures, shown in blue. Gray areas over parts of the Southern Ocean are places where temperatures were not recorded. The analysis, conducted by the Goddard Institute for Space Studies (GISS) in New York City, is based on temperatures recorded at meteorological (weather) stations around the world and satellite data over the oceans. For temperature palette, see GISS temperature palette.svg.
( DA WIKIPEDIA)
REPUBBLICA.IT DEL 19 FEBBRAIO 2019 DI — ELENA DUSI
Scomparso all’età di 87 anni, era soprannominato il “nonno” del riscaldamento globale. Nel 1975 descrisse su Science “l’aumento pronunciato delle temperature causato dall’anidride carbonica”
“CAMBIAMENTO climatico: siamo alla vigilia di un riscaldamento globale?”. Era il 1975. Usava il punto interrogativo, allora, l’oceanografo Wallace Broecker, morto stanotte a New York a 87 anni. Quell’articolo pubblicato su Science valse allo scienziato il soprannome di “nonno” del riscaldamento globale. Pochi anni ancora e le titubanze si sarebbero liquefatte. Il termine sarebbe diventato popolare già negli anni ’80. “Il clima è una bestia feroce e noi la stiamo stuzzicando con un bastone” disse in un’intervista al New York Times, e questa volta senza usare toni dubitativi.
Su Nature, nel 1987, ribadì: “Stiamo giocando alla roulette russa con il clima. Nessuno sa con precisione cosa c’è nella pistola, ma io sono meno ottimista di tanti altri”. Nello studio pioniere di 44 anni fa Broecker spiegava che “la tendenza attuale al raffreddamento lascerà il posto, più o meno in una decina di anni, a un riscaldamento pronunciato causato dall’anidride carbonica”. Negli anni ’70 gli scienziati stavano registrando un leggero (ed effimero) calo delle temperature medie. “L’aumento esponenziale dell’anidride carbonica nell’atmosfera – profetizzò – condurrà le temperature del pianeta, all’inizio del prossimo secolo, ben oltre i limiti degli ultimi mille anni”.