BISCEGLIE, PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA-TRANI
LA LIBRERIA ” VECCHIE SEGHERIE E ALTRE STORIE ” …
“La segheria di Giacomo Mastrototaro”
Alla metà del 1400 la Puglia divenne teatro di guerra. Bisceglie, terra di mezzo tra Bari e il Gargano, città aragonese, anch’essa pressata dai frequenti attacchi dei turchi, fu costretta a dotarsi di nuove strutture difensive capaci di sopportare la grande poenza di fuoco. La nuova cinta muraria venne rafforzata, quindi, da cinque bastioni. Uno dei cinque, quello di San Gennaro, nel 1956 venne acquistato da Giacomo Mastrototaro, che tra quelle antiche mura dette inizio alla sua attività: una segheria, dove il pregiato fusto del pioppo, veniva trasformato incassette di legno, che ben presto iniziarono a afre il giro del mondo, trasportando frutta ortaggidi quella terra. Quando l’attività negli anni 90 venne trasferita, le vecchie murano hanno subito un restauroe sono state dunque riportate all’antico splendore e valore storico. A quattro anni dalla scomparsa di Giacomo, è nata “Vecchie segherie e altre storie…”, il paese delle meraviglie, un contenitore culturale, dove libri, figure, suoni, colori e quell’odore di legno che sempre si respira tra quelle mura rendono un sogno una splendida realtà.
http://www.vecchiesegherie.it/chi-siamo/
IL VERO MATRIMONIO:::
repubblica del 12 febbraio 2019 pag. 14
S T O R I E — In Puglia::: A BISCEGLIE
Le nozze in libreria della coppia che ama i romanzi
SILVIA DIPINTO,
BARI
A celebrare il rito ci ha pensato una dama giapponese. Al suo fianco due originali chierichetti, vestiti da Blues Brothers.
Tutt’intorno i libri. Migliaia di romanzi, saggi, atlanti, testi illustrati per ragazzi, a riempire gli scaffali addobbati a festa per la speciale occasione. «Amiamo leggere, non potevamo che sposarci in libreria», raccontano Nicola Pappagallo e Dora De Giglio, che a Bisceglie hanno organizzato il curioso matrimonio. «Abbiamo in comune quasi tutto, tranne i gusti in fatto di lettura», scherzano i neosposini.
Informatico e comunicatore lui, operatrice di telefonia lei.
«Il mio primo libro è stato Civiltà sepolte di Ceram, un romanzo di archeologia letto a dodici anni — racconta l’uomo — mentre quello di Dora resta Va’ dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro». Lo sposo si definisce un lettore seriale.
«Non riesco a resistere neppure all’etichetta dello shampoo, non posso farne a meno», ammette Pappagallo, che per giurare fedeltà eterna alla sua donna ha preferito una libreria alla chiesa, ai prestigiosi palazzi comunali, e perfino alle meravigliose spiagge del litorale pugliese.
«Adoro i polizieschi americani, i thriller italiani, i libri storici, ultimamente ho letto la Divina Commedia, la Bibbia e il Corano — confessa lo sposo — Per questo abbiamo deciso di celebrare il rito civile in Comune, ma poi di organizzare il giorno dopo il vero matrimonio in libreria».
