ANSA.IT — 8 FEBBRAIO 2019
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2019/02/08/parolin-speriamo-conferma-su-dalloglio_5c9a70ec-cfa0-44ef-9e86-5823e86e3a37.html
Parolin, speriamo conferma su Dall’Oglio
Al momento non abbiamo avuto contatti con il Nunzio apostolico
ANSA) – ROMA, 8 FEB – “Noi speriamo che queste notizie possano essere confermate. Al momento non abbiamo avuto contatti con il Nunzio apostolico”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la notizia del Times secondo cui padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita rapito in Siria nel 2013, sarebbe ancora vivo. “Credo che bisogna avere riscontri su queste notizie – ha aggiunto il card. Parolin – perché in questi anni abbiamo ricevuto moltissime informazioni in un senso e nell’altro”. “Fino adesso le informazioni che parlavano del fatto che padre Dall’Oglio fosse ancora in vita non si sono rivelate attendibili. Vediamo”, ha detto ancora Parolin
Paolo Dall’Oglio (Roma, 1954) è un gesuita italiano.
Dall’Oglio è noto per aver rifondato, in Siria, negli anni Ottanta, la comunità monastica cattolico-siriaca Mar Musa (Monastero di san Mosè l’Abissino), erede di una tradizione cenobitica ed eremitica risalente al VI secolo. Il monastero, ubicato nel deserto a nord di Damasco, accoglie anche aderenti di religione ortodossa. Paolo Dall’Oglio è fortemente impegnato nel dialogo interreligioso con il mondo islamico.
Monastero Deir Mar Musa.
affreschi della chiesa
Mentre si trovava nel capoluogo siriano di Raqqa per cercare di riappacificare i rapporti tra i gruppi curdi e i jihādisti arabi e intendeva pure trattare la liberazione di un gruppo di ostaggi nella zona orientale del paese, si sono perse le sue tracce. Il 29 luglio 2013 sarebbe stato rapito da un gruppo di estremisti islamici vicino ad al-Qāʿida. Il 12 agosto 2013, un sito arabo ha diffuso la notizia della sua uccisione, che il Ministro degli esteri Emma Bonino non è stato in grado di confermare o smentire[6]. Il luogo dove sarebbe stato gettato il suo corpo sarebbe la foiba al Houta nella zona di Raqqa.
Il 7 Febbraio 2019 l’isis in fuga dalla Siria offre alcuni ostaggi, tra cui Paolo Dall’Oglio, alle forze curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti in cambio di un passaggio libero per uscire dal paese.