LORENZO GIARELLI, ” Il Grande Oriente d’Italia esulta: “Finalmente in scena il vero Mozart massone”–IL FATTO QUOTIDIANO, 1 ° FEBBRAIO 2019

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 1° FEBBRAIO 2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/02/01/il-grande-oriente-ditalia-esulta-finalmente-in-scena-il-vero-mozart-massone/4939588/

 

 

IL FLAUTO MAGICO AL REGIO DI TORINO

 

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Apparizione della Regina della notte, guazzo per una scenogragia del Flauto magico (1815)

 

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IL FLAUTO MAGICO A BRUXELLES

 

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A BRUXELLES

 

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PIER LUIGI PIZZI– (Milano,  1930) è un regista teatralescenografo e costumista italiano.

 

Il Grande Oriente d’Italia esulta: “Finalmente in scena il vero Mozart massone”

Il Grande Oriente d’Italia esulta: “Finalmente in scena il vero Mozart massone”

Aprite i teatri, arrivano i massoni. Dieci giorni fa Catania ha fatto da apripista e adesso il Grande Oriente – la più grande obbedienza italiana – è pronto a promuovere in tutto il Paese cartelloni all’insegna della Luce. In barba a chi scredita la “fratellanza”.

“il 20 gennaio – proclama entusiasta il Goi sul proprio sito – sotto gli occhi del pubblico inconsapevole e positivamente colpito, si è verificato un avvenimento storico”. Nella Sicilia che pochi mesi fa ha istituito una legge per obbligare gli eletti a dichiarare la propria eventuale appartenenza massonica, è andato infatti in scena Il Flauto Magico, opera “dichiaratamente massonica” in mezzo alla “moltitudine di opere massoniche” di Mozart, illuminato convinto e precoce la cui prima opera ispirata alle obbedienze “risale a quando aveva undici anni”.

 

Il Flauto Magico di Mozart al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania

 

E così, per una volta, Catania ha assistito al vero Flauto magico, come racconta la recensione del Grande Oriente: “Il regista Pier Luigi Pizzi ha presentato un’inedita trasposizione dell’opera, spogliandola di tutti i variopinti simboli fiabeschi e facendole indossare il suo originale abito”. Quello della massoneria, appunto, con ampia riflessione sul bene e il male, l’essere e l’apparire, la fratellanza e la numerologia.

 

GIANLUIGI GELMETTI

 

“Uno spettacolo per gli occhi – gioisce il Grande Oriente – il pubblico a fine serata è uscito soddisfatto e le critiche sono state tutte lusinghiere, a dispetto di tanto clamore antimassonico, sbandierato nel passato recente”.

È così che si accende la fantasia del Goi, che sul palcoscenico adesso vede il margine per un’operazione-simpatia: “È stata un’operazione vincente che andrebbe ripetuta in altri teatri, per testimoniare che i liberi muratori non cospirano nelle cripte, ma lavorano realmente per il bene e il progresso dell’umanità”.

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