FOTO DA:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Boulevard_du_Temple_by_Daguerre.jpg
Quibik
Boulevard du Temple di Daguerre, 1838/ 1839 (stampa da un dagherrotipo)
Louis Jacques Mande Daguerre
L’Atelier de l’artiste, un dagherrotipo del 1837
Louis-Jacques-Mandé Daguerre (Cormeilles-en-Parisis, 1787 – Bry-sur-Marne, 1851) è stato un artista, chimico e fisico francese, riconosciuto universalmente come l’inventore del processo fotografico chiamato dagherrotipo
dagherròtipo
Immagine fotografica ottenuta con il processo della dagherrotipia, inventato nel 1837 da L.-J.-M. Daguerre. Esso forniva un’unica copia positiva, non riproducibile, su supporto in argento o rame argentato sensibilizzato, in camera oscura, mediante esposizione a vapori di sodio. La ripresa richiedeva lunghi tempi di esposizione, da ca. 20 minuti fino a tre quarti d’ora.
1850 circa
STORIA DELLA FOTOGRAFIA
L’invenzione della f. fu preceduta da un ventennio di intense ricerche e sperimentazioni. Le conoscenze chimiche dell’epoca applicate alla camera oscura, strumento largamente in uso tra gli artisti, portarono J.-N. Niépce, che cercava di perfezionare il metodo della litografia, a ottenere nel 1826 la prima immagine stabile, con la veduta dalla finestra della sua tenuta di Le Gras a Saint-Loup-de-Varennes: per ottenerla egli aveva spalmato una lastra di peltro con bitume di Giudea sciolto in olio di lavanda, che s’induriva nelle parti colpite dalla luce mentre restava solubile nelle zone d’ombra. Attraverso un lavaggio con una soluzione di acqua ragia e olio di lavanda che asportava la parte ancora solubile, si otteneva un’immagine positiva diretta in cui le ombre erano date dal peltro nudo e le luci dal bitume stesso. Questo metodo fu chiamato da Niépce stesso eliografia. Nel 1829 Niépce si associò con L.-J.-M. Daguerre, pittore di un certo rilievo, che aveva ottenuto un notevole successo con il diorama, sistema perfezionato del panorama, che consisteva in enormi dipinti circolari per ottenere i quali Daguerre si serviva con grande perizia della camera oscura. Morto Niépce, Daguerre ne approfondì le ricerche e nel 1837 ottenne un’immagine stabile su una lastrina d’argento sensibilizzata (cioè trattata con vapori di iodio in modo da formare uno strato superficiale di ioduro d’argento). Dopo l’esposizione, la lastrina era trattata con vapori di mercurio che si depositavano solo sulle zone colpite dalla luce, annerendole. L’invenzione fu resa nota da D.-F. Arago il 7 gennaio 1839 e prese il nome dall’inventore: fotografia dagherrotipia.
ENCICLOPEDIA TRECCANI
http://www.treccani.it/enciclopedia/dagherrotipo/
IL DIORAMA, INVENTATO DA DAGUERRE, PER IL TEATRO…CAMBIA SECONDO LE LUCI…vedi articolo di ” Le monde ” del 16 settembre 2013
http://expo-photo.blog.lemonde.fr/2013/09/16/le-diorama-la-cathedrale-imaginaire-de-louis-daguerre-de-retour-dans-leglise-bry-sur-marne/
Diorama de Daguerre Eglise de Bry sur Marne après restauration. DR.
Ce trompe-l’œil magique appelé diorama date du XIXe siècle…