ansa.it/ 23 gennaio 2019 :: ” Cgil: verso Landini segretario, Colla vice. Ipotesi anche Gianna Fracassi altro ‘numero due’ ” + i tre profili dalla cgil e da wiki ++ IL FATTO QUOTIDIANO, 23-01-2019

 

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Gianna Fracassi – Segretaria confederale della Cgil. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, inizia a lavorare nella scuola: il suo percorso sindacale inizia proprio nella Cgil scuola di Arezzo, che guida a partire dagli anni 2000. Nel 2006 entra nella segreteria confederale della Cgil della stessa città. Poco dopo, nel 2007, passa alla guida della segreteria regionale della Flc Toscana,per poi trasferirsi nel 2009 a Roma ed entrare nella segreteria nazionale della Flc. Nel giugno 2014 viene eletta segretaria confederale della Cgil nazionale, per occuparsi di politiche economiche; politiche del clima e dell’ambiente; politiche del Mezzogiorno e fondi strutturali; politiche fiscali; Piano del lavoro e contrattazione territoriale per lo sviluppo; politiche per la ricostruzione (terremoto); politiche dello sviluppo urbano e della casa.

 

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Vincenzo Colla – Segretario confederale della Cgil. Ha iniziato la propria esperienza sindacale nel 1980 come delegato di un’azienda metalmeccanica ed è entrato nella segreteria provinciale della Fiom di Piacenza nel 1985. Due anni dopo è stato eletto segretario generale della stessa categoria provinciale e nel 1996 è diventato segretario generale della Cgil piacentina. Nel 2002 è passato nella segreteria della Cgil Emilia Romagna, in cui ha diretto il dipartimento organizzazione per otto anni. Nel 2010 è diventato segretario generale della Cgil regionale. Nel 2016 è stato eletto nella segreteria nazionale della Cgil.

 

 

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Maurizio Landini al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia.by Stefano Gizzi

«Ho cominciato a lavorare a 15 anni, a fare l’apprendista saldatore. Eravamo un gruppo di ragazzi giovani, lavoravamo in una cooperativa di Reggio Emilia. Dovevamo lavorare all’aperto, faceva freddo d’inverno e c’era un disagio. Non è che volessimo lavorare meno, volevamo vedere riconosciuto questo disagio e abbiamo chiesto alla cooperativa di affrontare questo problema. Era una cooperativa rossa, eravamo tutti iscritti al Partito Comunista e i dirigenti ci dissero che sì, avevamo ragione, però dovevamo tenere conto che la cooperativa aveva dei problemi e che dovevamo fare degli sforzi. Io ero giovane e d’istinto mi venne di interromperlo e di dirgli: “Guarda, tu sei un dirigente, e io in tasca ho la tessera del partito che hai anche tu. Però ho freddo lo stesso”. Lì ho capito una cosa: il sindacato deve rappresentare le condizioni di chi lavora e non deve guardare in faccia nessuno.»
(Maurizio Landini (Dal discorso tenuto il 16 giugno 2011 in occasione della manifestazione Tutti in piedi!, realizzata in collaborazione con la FIOM.)

Maurizio Landini (Castelnovo ne’ Monti, 7 agosto 1961) è un sindacalista italiano, ex segretario generale della FIOM-CGIL.

Dal 1º giugno 2010 al 15 luglio 2017 è stato segretario generale della Federazione Impiegati Operai MetallurgiciFIOM.[3] In precedenza è stato segretario della FIOM di Reggio Emilia, dell’Emilia-Romagna, e di Bologna, prima di entrare a far parte della Segreteria nazionale dove si è occupato in particolare dell’Ufficio sindacale.

Nel marzo 2015 ha fondato la “Coalizione Sociale”, progetto che non avrà seguito pratico

Maurizio Landini è il penultimo di cinque figli. Il padre, attivo durante la Resistenza, svolgeva l’attività di cantoniere, la madre era casalinga. Cresciuto a San Polo d’Enza, dopo le scuole medie si iscrisse a un istituto per geometri, ma fu costretto ad abbandonare la scuola dopo due anni per contribuire al sostentamento familiare, trovando occupazione in un’azienda metalmeccanica in qualità di apprendista saldatore. Divenuto delegato sindacale della FIOM, a metà degli anni ottantasi impegnò a tempo pieno all’interno della struttura sindacale di appartenenza, iniziando l’itinerario che lo avrebbe portato, venticinque anni dopo, a raggiungere il vertice dell’organizzazione.

 

Cgil:verso Landini segretario,Colla vice

Ipotesi anche Gianna Fracassi altro ‘numero due’

ansa.it 23 gennaio 2019

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/01/23/cgilverso-landini-segretariocolla-vice_d90be3f5-c3b3-49e2-9524-92737d8137e7.html

 

 

 

ANSA) – BARI, 23 GEN – Cgil ad un passo dall’accordo per il nuovo vertice, con Maurizio Landini segretario generale e Vincenzo Colla vice. Al centro dell’accordo anche la composizione dell’intera segreteria confederale.
Si riunisce infatti la commissione elettorale, nell’ambito del 18/o Congresso nazionale della Cgil a Bari, che giovedì prossimo porterà appunto all’elezione del suo nuovo segretario generale, che succederà a Susanna Camusso. Nella proposta su cui si sta chiudendo è previsto anche l’ingresso di un secondo vice segretario generale donna. L’ipotesi è sul nome di Gianna Fracassi.

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 23-01-2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/23/congresso-cgil-maurizio-landini-sara-il-nuovo-segretario-generale-vincenzo-colla-il-suo-vice-trovato-laccordo/4917155/

 

L’ex segretario della Fiom Maurizio Landini come segretario generale e Vincenzo Colla come suo vice: è questo l’accordo a cui si è giunti nella notte dopo lunghe trattative per definire i nuovi vertici della Cgil, che prenderanno il posto di Susanna Camusso, che ha lasciato la guida del sindacato dopo il limite dei due mandati e otto anni. A loro potrebbe affiancarsi, sempre come vicesegretario, Gianna Fracassi per una questione di equilibrio di genere ma su questo punto si sta ancora trattando. In segreteria inoltre, entrerebbero il segretario generale dei chimici Emilio Miceli, colliano, e un altro componente femminile di area landiniana.

L’ufficialità delle nomine arriverà giovedì pomeriggio, quando si riunirà la commissione elettorale, nell’ambito del Congresso nazionale della Cgil a Bari, che porterà appunto all’elezione del suo nuovo segretario generale.  Dal palco, Camusso ha lanciato un appello a Cisl e Uil per “un sindacato confederale davvero unitario“, che finisce per essere rivolto alle dinamiche interne alla stessa Cgil. La scelta del nuovo leader aveva creato una spaccatura all’interno della confederazione, divisa appunto tra Landini, indicato dalla maggioranza della segreteria e quella di Colla, sponsorizzata dallo Spi e i pensionati Cgil.

 

 

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