AQUISGRANA, AACHEN, AIX-LA CHAPELLE …OCHE (…in ripuario) —se avete piacere di visitarla è bellissima, come tutte le città tedesche…

 

nota del blog: ” ripuario ” si dice di popoli che vivevano sulla riva del fiume o di un lago

(” vivevano sulle rive “)

 

Aquisgrana (AFI: /akwizˈɡrana/[2]; in tedesco Aachen, in ripuario Oche, in francese Aix-la-Chapelle, in olandese Aken, in latino Aquisgranum) è una città della Germania di 245 885 abitanti della Renania Settentrionale-Vestfalia.

La città di Aquisgrana, sita in prossimità della trifrontiera con il Belgio e con i Paesi Bassi, sorge in una valle circondata da alture boscose, la valle del Wurm, un affluente del Roer, fiume tributario della Mosa. Per questa sua posizione è la città più occidentale della Germania.

Centro termale e rilevante polo industriale, fu sede della corte di Carlo Magno, che vi fece costruire la celebreCattedrale, che, dal 1978, è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità.

Nel corso del XIX secolo (dal 1815), sotto il dominio prussiano, Aquisgrana tornò alla prosperità, soprattutto grazie allo sviluppo delle miniere di carbone e lignite site nelle sue adiacenze, che permisero il sorgere delle prime grandi industrie (siderurgiche e tessili per lana e seta), ma anche in conseguenza del gran numero di visitatori che affollavano le sue terme.

Nel 1830 si ebbe una rivolta operaia, sanguinosamente repressa. La città, comunque, si espanse oltre la cinta delle mura giungendo ad integrare, alla fine del secolo, la cittadina di Burtscheid e a superare i 100.000 abitanti. Con l’inaugurazione del Teatro (1825) e della prima Biblioteca municipale (1831) vi fu anche lo sviluppo della vita culturale. Nel 1865, infine, si assistette alla fondazione del cosiddetto Politecnico, ossia della RWTH (Rheinisch-Westfälische Technische Hochschule, “Scuola tecnica superiore della Renania-Westfalia”), conosciuta anche con il nome internazionale di “RWTH Aachen University”.

Dopo la prima guerra mondiale, la parte occidentale del territorio cittadino passò al Belgio. Nel 1930 divenne sede episcopale. Subì pesanti danni durante laseconda guerra mondiale, sia per le conseguenze di cinque bombardamenti, subiti a partire dal 1941, sia per i combattimenti, durati sei settimane, che portarono alla sua presa da parte degli Alleati il 21 ottobre del 1944: il 65% degli edifici cittadini andò distrutto e gli abitanti si ridussero a circa 11.000. Fu la prima città tedesca ad essere conquistata dagli alleati.

 

 Facciata dell’ospedale universitario inaugurato nel 1985.  Mali

La successiva ricostruzione, iniziata nel 1945, sotto l’occupazione prima statunitense, quindi britannica e infine belga, e il ritorno degli abitanti fece rinascere la città in forme moderne. Nel 1972 la popolazione raggiunse i 237.108 abitanti in seguito all’integrazione dei comuni di Brand, Eilendorf, Richterich e Walheim. Nel 1950 si ebbe la prima edizione del “Premio internazionale “Carlo Magno” della città di Aquisgrana”, destinato a premiare l’impegno di persone o associazioni a favore dell’integrazione europea.

Nel 1985 è stato inaugurato il nuovo ospedale universitario, (“Universitätsklinikum Aachen“, o “Ospedale universitario di Aquisgrana”, abbreviato in “UKA”), il maggiore edificio ospedaliero d’Europa, i cui lavori, iniziati nel 1972, sono stati considerati “il più grande cantiere d’Europa”. L’ospedale è un centro di ricerca ed ospita le facoltà di medicina della “RWTH”

 

 

 

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è al confine con il Belgio

 

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il Comune e il Duomo illuminati

 

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la Cappella Palatina

 

 

Visita di Carlo Magno al cantiere del palazzo e della cappella di Aquisgrana, miniatura di Jean Fouquet nelle “Grandes Chroniques de Frances“, XV secolo

 

Veduta di Aquisgrana in una stampa di Matthäus Merian (1647)

 

La Cattedrale di Aquisgrana e la torre gotica di Sankt Foillan.—ArnoldiusOpera propria

Il Municipio di Aquisgrana.—Sascha GebhardtOpera propria

Grashaus–Norbert SchnitzlerOpera propria

 

Casa Löwenstein–א (Aleph)Opera propria

E’ uno dei più antichi edifici della città costruito intorno al 1345

Elisenbrunnen—Karl Friedrich Schinkel Opera propria

Questo splendido edificio in stile neoclassico è uno dei principali simboli di Aquisgrana: era stato realizzato nel XIX secolo (dal 1822 al 1827) per contornare numerose fonti di acqua termale, ma al giorno d’oggi ospita anche diverse attività culturali, tra cui mostre e corsi di danza. Le fontane di acqua sulfurea sono comunque ancora presenti e molto interessanti da visitare. L’acqua ha ovviamente il tipico odore dello zolfo, ma è un piccolo prezzo da pagare se si considerano le proprietà curative e il fatto che è sempre molto calda, anche durante le giornate più fredde. L’Elisenbrunnen fa un po’da porta d’ingresso alla parte più antica della città. Questa viene introdotta da uno splendido parco, al centro del quale si trova un’installazione da cui è possibile ammirare i vari strati delle rovine sulle quali Aquisgrana è stata costruita nel corso dei secoli.

Ponttor—Dennis OttenFotografia autoprodotta

  • Ponttor, si trova alla fine di Pontstraße ed è una delle poche porte medievali di questo genere, della Renania, ancora ben conservate. Fu costruita nella seconda metà del XIII secolo come parte integrante delle mura esterne.

Marschiertor—א (Aleph)Opera propria

  • Marschiertor, dello stesso periodo è situata alla fine di Franzstraße: l’altra porta che ci resta delle 11 esistenti attorno alla città. Marschiertor è, tra l’altro, una delle più grandi porte dell’Europa occidentale in buono stato di conservazione. In passato ha funto da deposito armi e da altre svariate funzioni: rifugio per senzatetto, ostello della gioventù ecc.

Attorno alla città si possono inoltre vedere parti restanti delle mura medievali come alcune torri, alcune parti sono state integrate però in edifici più recenti.

 Karlsbrunnen—-Carolus Ludovicus (talk)
  • Karlsbrunnen (La fontana di Carlo Magno). La fontana rappresenta Carlo Magno con in mano il globo e lo scettro imperiale; si trova nella piazza del mercato e volge le spalle al municipio. È la più antica fontana della città ancora in funzione. Risale al 1620, con alcuni elementi aggiunti del secolo successivo. Durante l’invasione francese nel 1792 la statua di Carlo Magno fu portata via come bottino di guerra, venne poi restituita grazie alle trattative del sindaco Johann Wilhelm Gottfried von Lommessem nel 1804. La statua di Carlo Magno è stata attualmente sostituita con una copia: l’originale si può osservare nella sala di incoronazione del municipio.
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1 risposta a AQUISGRANA, AACHEN, AIX-LA CHAPELLE …OCHE (…in ripuario) —se avete piacere di visitarla è bellissima, come tutte le città tedesche…

  1. ueue scrive:

    Molto ballerino il destino delle statue di re ed imperatori.

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