PRAGA, 17 GENNAIO 2019, PRAGA, COMMEMORAZIONE DI JAN PALACH ::: ANSA+ JACUB HORNACEK, IL MANIFESTO DEL 16-01-2019 :: ” Praga ricorda Jan Palach tra strumentalità e divisioni “.

 

 

 

Risultati immagini per PRAGA UNIVERSITa' carlo v facolta' di filosofia

UNIVERSITA’ DI PRAGA

 

Risultati immagini per PHILOSOPHY FACULTY PRAGUE UNIVERSITY?

Kaprova street – Faculty of Philosophy Charles University – Jana Palacha square Prague Czech Republic

 

Risultati immagini per VSETATY JAN PALACH HOUSE

Jan Palach’s home in Všetaty, photo: Radek Duchoň / Czech Radio “ …LA CASA DI JAN PALACH A VSETATY

 

Risultati immagini per VSETATY JAN PALACH HOUSE

JAN PALACH  –PHOTO WIKIPEDIA COMMONS

 

Risultati immagini per VSETATY JAN PALACH HOUSE

JAN PALACH –19 GENNAIO 1969

 

 

17 gennaio, 13:24   PRIMOPIANO

Praga, commemorazione di Jan Palach, patriota cecoslovacco

 

 © ANSA

 

 

IL MANIFESTO –16-01-2019

https://ilmanifesto.it/praga-ricorda-jan-palach-tra-strumentalita-e-divisioni/

 

INTERNAZIONALE

Praga ricorda Jan Palach tra strumentalità e divisioni

50 anni fa la «torcia umana». Il governo ceco, legato al Gruppo di Visegrad, plaude al «santino» e scorda la Primavera ’68

Il civico 61 in via Legerova sembra uno dei tanti palazzi sfitti nel centro di Praga. Vuoto da anni e con una facciata in decadenza, l’immobile presenta solo un piccolo rilievo, istallato «abusivamente» qualche anno fa, a ricordare la sua vita passata. L’immobile fu fino agli anni Ottanta il reparto ustioni di uno degli ospedali cittadini di Praga e qui spirò, il 19 gennaio 1969, dopo tre giorni di sofferenza lo studente cecoslovacco Jan Palach. Si era dato fuoco su Piazza Venceslao per protestare contro la normalizzazione che, dopo l’invasione del Patto di Varsavia del 21 agosto 1968, schiacciava quel poco che rimaneva della Primavera di Praga.

IL PALAZZO FU POI a lungo proprietà dell’Accademia delle Scienze, negli anni Duemila passò di mano ai Vigili di Fuoco, che lo alienarono per 40 milioni di corone, un affare molto conveniente, vista la posizione e la grandezza del palazzo, a una sconosciuta società gestita da amministratori vicini al principale partito del centrodestra, l’Ods. I nuovi padroni giurano di non voler far crollare il palazzo, ma di farne una clinica di lusso appena verrà tranquillizzata la trafficatissima via Legerova.

NON SORPRENDE quindi che le commemorazioni del 50simo anniversario – sono annunciate delegazioni dall’Europa e dal Canada – convergano sulla piazza Venceslao, al monumento davanti al Museo Nazionale istallato nei luoghi, dove Jan Palach decise di darsi fuoco. A organizzare le principali celebrazioni è la Facoltà di Filosofia di Università Carlo, a cui Jan Palach era iscritto prima di passare al suo gesto di protesta. Sono gli studenti di questa Facoltà che in questi giorni hanno protestato contro la celebrazione di Jan Palach da parte dei gruppi nazirock italiani a Verona. Mostre e dibattiti convergeranno su Palach e su altre «torce umane», che in Cecoslovacchia e in altri Paesi dell’ex Patto di Varsavia decisero di immolarsi per scuotere le coscienze e protestare contro la violenta repressione sovietica del socialismo dal volto umano.

Un altro evento molto ricordato è la «settimana di Jan Palach», i giorni di protesta di gennaio 1989 che fecero da prodromo alla Rivoluzione di Velluto. Sul versante politico invece ognuno prosegue secondo la sua sensibilità. Il presidente della Repubblica Zeman manderà un corona di fiori. Farà altrettanto anche il premier Andrej Babiš, che è addirittura volato in Asia per scansare le eventuali polemiche. Niente da celebrare invece per i comunisti di Kscm, secondo cui Palach era poco più di un pazzo. Fa eccezione l’ex segretario Miroslav Grebenícek. «L’affermazione che Palach combatteva contro il totalitarismo comunista è assolutamente fuorviante» aveva detto Grebenícek suscitando l’uscita dall’aula dei partiti del centro e della destra. Per questi l’anniversario è in primo luogo un’ennesima occasione per sventolare «un anticomunismo fuori dal tempo massimo e l’adesione convinta all’Occidente atlantico».

«PALACH È ENTRATO definitivamente nella politica della memoria ufficiale» scrive in riferimento agli ultimi dieci anni lo storico Jakub Jareš. Oltre alla legge sul giorno di ricordo di Jan Palach approvata nel 2013, l’acquisto da parte dello stato della casa natale a Všetaty, lo studente cecoslovacco è stato oggetto di un numero crescente di studi ed eventi, compresi due film con produzioni di peso. Una mole incomparabile rispetto agli altri protagonisti della Primavera di Praga. Non sempre è stato così: a lungo la società ceca ha avuto difficoltà di relazionarsi con l’atto di Palach, giudicato spesso estremo e allo stesso tempo vano. Jan Palach, da simbolo degli studenti, sta progressivamente diventando memoria ufficiale, un piccolo santino della nuova Repubblica ceca che fa parte del Gruppo di Visegrad, sovranista e anti-Ue. E la santificazione porta spesso a uno svuotamento del personaggio storico, del suo profondo legame con la Primavera ’68, con il dimenticato socialismo dal volto umano di Alexander Dubcek, a favore di una versione leggendaria.

NE SONO ESEMPIO diversi episodi recenti. La stampa e una parte degli storici hanno rilanciato l’immagine di combattente ma rispolverando ricordi dei compagni di scuola di Palach. Secondo loro il futuro martire sarebbe stato un tipo rissoso, determinato e amante dei relitti bellici, a quanto pare facilmente reperibili nella zona di Všetaty. Un racconto, come viene rivendicato, che dovrebbe fungere da contraltare al gesto di autoimmolazione, considerato troppo arrendevole e passivo. Dall’altra parte, la figura di Palach è spuntata fuori nel processo al primo «terrorista boemo», un pensionato vicino al partito xenofobo Svpd, che aveva posizionato dei tronchi d’albero su una linea ferroviaria locale cercando goffamente di incolpare della manomissione il terrorismo islamico.

L’accusato, un certo Jaromír Balda, ha rivendicato la similitudine del suo confuso gesto con Palach. «Come lui volevo scuotere le coscienze assopite dalla maggioranza della popolazione» ha detto ai giudici. Ormai Palach rischia di diventare buono per chiunque e per qualsiasi atto.

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *