Paul Hindemith (Hanau, 1895 – Francoforte, 1963) è stato un compositore, violista, direttore d’orchestra, teorico musicale, didatta e librettista tedesco.
Hindemith imparò giovanissimo a suonare il violino, ma i suoi genitori non condividevano le sue ambizioni musicali. Ottennero così, come risultato, la sua partenza da casa all’età di undici anni. …
Nonostante le proteste del direttore Wilhelm Furtwängler, il nazismo dichiarò “degenerata” la musica hindemithiana, obbligando il Maestro (1940) a emigrare negli Stati Uniti dove insegnò musica alla Yale University e ad Harvard, influenzando compositori americani più giovani, come Harold Shapero e Robert Strassburg [1] [2]. Prese la cittadinanza americana nel 1946, ma ritornò in Europa nel 1953, stabilendosi a Zurigo ed insegnando nella locale Università. L’attività direttoriale si intensificò ulteriormente in questi ultimi anni. Nel 1962 vinse il Premio Balzan per la musica.
Hindemith morì a Francoforte sul Meno, a sessantotto anni, per una pancreatite acuta….
Negli anni che vanno dal 1933 al 1935, compose l’opera Mathis der Maler (Mattia il pittore), basata sulla vita del pittore Matthias Grünewald. Come molti lavori di Hindemith, essa fu assai apprezzata in seno ai circoli musicali ma non ebbe successo presso il pubblico ed è rappresentata raramente. Essa combina il neo-classicismo dei primi lavori con la musica popolare. La prima esecuzione avvenne a Zurigo, in Svizzera, ben 4 anni dopo la sua stesura, ma non ottenne recensioni sulla stampa tedesca. Lo stesso Hindemith aveva composto, con parte della musica di quest’opera, una sinfonia puramente strumentale (anch’essa intitolata Mattia il pittore), che è invece uno dei suoi lavori più eseguiti….
wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Hindemith
primo tempo ( di quattro) –1/4
nota::: gli altri tre tempi, dopo la scritta
https://ilflautodisocrate.wordpress.com/2017/03/04/paul-hindemith-mathis-der-maler/
di—– MARCO BRIGHENTI ( qualche notizia in fondo)
Mathis der Maler, sinfonia in tre movimenti.
La riflessione del musicista sui rapporti tra un artista e le condizioni storiche in cui egli è chiamato ad operare fu all’origine del progetto dell’opera in sette quadri Mathis der Maler. Il lavoro è incentrato sulla figura di Mathis Gothardt Nithardt, noto come Mathias Grünewald (1475-1528), il maestro dell’Altare di Isenheim, il quale, trovandosi ad operare in uno dei periodi più cruenti della storia tedesca, la guerra dei contadini, è scosso da profondi interrogativi circa il suo ruolo di artista all’interno della propria comunità e sulle capacità dell’Arte di incidere sensibilmente nella Storia. Mathis avverte l’impossibilità di continuare la sua esistenza di artista alle spese di un ricco patrono e decide di unirsi alla lotta dei diseredati. Dopo un periodo di lontananza dall’attività creativa avverte di non saper dare più uno scopo al proprio agire. Nel folto di un bosco egli vede se stesso come S. Antonio, tentato dalle cose del mondo, e, dopo un profondo travaglio interiore, gli appare S. Paolo che lo esorta a ritornare fedele alla sua missione artistica.
Mathis (Hindemith) comprende che l’artista è chiamato a incidere sulla realtà storica attraverso la devozione alla verità dell’arte, non attraverso azioni di opposizione attiva.
Intento a comporre l’opera Mathis del Maler, a Hindemith giunse la richiesta da parte del direttore Wilhelm Furtwängler di un nuovo lavoro per orchestra da inserire nella stagione della Filarmonica di Berlino. Il celebre direttore aveva deciso di prendere pubblicamente posizione a favore di Hindemith attraverso l’esecuzione di un suo nuovo lavoro. Hindemith, che non voleva lasciarsi distogliere dalla composizione dell’opera, decise di elaborare le parti più rilevanti del melodramma, componendolo in un sinfonia in tre tempi. La prima esecuzione, diretta da Furtwängler alla testa della filarmonica berlinese, si tenne il 12 Marzo 1934.
L’opera lirica verrà terminata solo nel 1935 ed eseguita in Svizzera, a Zurigo, solo nel 1938, per l’opposizione del partito nazista alla musica di Hindemith.
Lasciamo che siano le parole dello stesso compositore a illustrarci il senso complessivo dell’opera: “La sinfonia Mathis der Maler si basa su preludi e interludi della mia opera omonima. Questi pezzi sono stati scritti nuovamente sotto forma di tre movimenti sinfonici da eseguirsi in sala da concerto. I movimenti descrivono i tre dipinti del trittico di Isenheim di Mathias Grünewald, e sono un tentativo di esprimere in termini musicali gli stessi sentimenti risvegliati dai dipinti.”
Il primo movimento Engelkonzert (concerto angelico) corrisponde all’ouverture dell’opera. Si apre con la citazione di un antico canto (“Es sangen drei Engel ein’ süssen Gesang”, “tre angeli cantavano una dolce melodia”). Dopo la introduzione in tempo moderato (tranquillamente mosso), il veloce episodio principale, che descrive la gioia e il canto degli angeli per la nascita del Salvatore, è costruito su due temi che vengono esposti prima separatamente poi elaborati contrappuntisticamente, fino ad intersecarsi col canto citato nell’introduzione. Si tratta di una delle pagine più rappresentative del linguaggio di Hindemith: agli echi modali dei temi, arcaici e gregoriani, segue un rigoroso ed elaborato contrappunto, quasi bachiano o neobarocco, che contiene però tutte le asperità melodiche e armoniche dello stile moderno del compositore.
Il secondo movimento Grablegung (deposizione) corrisponde all’interludio che accompagna l’entrata in scena di Mathis. Vi è in questo movimento un felice connubio tra il primo tema dal sapore fortemente arcaizzante, aspro e raggelante, quasi a sottolineare la rigidità del corpo morto di Cristo, e la dolcezza melodica del secondo tema.
Il terzo movimento Versuchung des heiligen Antonius (La tentazione di S. Antonio) è la rielaborazione di una scena dell’opera. Nella breve introduzione lenta, quasi un recitativo, è ravvisabile un perfetto esempio del linguaggio compositivo di Hindemith, aperto all’utilizzo di tutti gli intervalli della scala cromatica, anche i più aspri, ma senza rinunciare a un preciso riferimento tonale.
Segue il brano principale, costruito attorno a tre gruppi di melodie continuamente variate ed elaborate. Il movimento prende la forma di un fugato che, alle note della sequenza Lauda Sion Salvatorem e dell’Alleluja, si apre in un inno.
secondo tempo ( di quattro) –2/4
terzo tempo ( di quattro) –3/4
quarto tempo ( di quattro) 4/4