UN BELLISSIMO TIZIANO: RITRATTO DI GIOVANE DONNA ALLO SPECCHIO, 1515 circa, AL LOUVRE —

 

 

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descrizione da wiki:

 

 Una donna dalla bellezza ideale si affaccia da un parapetto toccando un oggetto su di esso appoggiato (una boccetta, magari contenente profumi o unguenti), mentre con la destra si accarezza i capelli. Un uomo, dietro di lei, regge uno specchio in modo da mostrare il lato posteriore della donna e la finestra che illumina la stanza: si tratta di un motivo legato al dibattito sul paragone delle arti, secondo cui anche la pittura, al pari della scultura, poteva offrire vedute molteplici di un soggetto. L’uomo tiene inoltre un secondo specchio, visibile di profilo, in cui la donna si guarda mentre si acconcia.

Lo stile della Donna allo specchio mostra quell’armonia di colori e di composizione tipica della produzione giovanile di Tiziano, esaltante la bellezza del soggetto, anche con una forte valenza sensuale: le donne dell’epoca portavano i capelli sciolti soltanto nell’intimità domestica, e ciò conferisce al dipinto un carattere erotico che prevale sugli altri riferimenti al tema della vanità (la boccetta di unguento, il gioco degli specchi).

 

chiara: anche questo servitore nero che, pur in tutto rispetto, la contempla, anzi sembra fissarla…oltre ai capelli sciolti, conferisce erotismo al dipinto.

 

 

 

 

TIZIANO

 

Tiziano, Autoritratto1562 circa, olio su tela, 96×75 cm. Berlino, Staatliche Museen, Gemäldegalerie.

 

 

Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore1488/1490 – Venezia1576) è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.

 

Artista innovatore e poliedrico, maestro con Giorgione del colore tonale Tiziano Vecellio fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione, direttamente a contatto con i potenti dell’epoca, suoi maggiori committenti. Il rinnovamento della pittura di cui fu autore si basò, in alternativa al michelangiolesco «primato del disegno», sull’uso personalissimo del colore. L’accordo fra le diverse zone cromatiche (tonalità di colori caldi e freddi) e l’uso sapiente della luce conferiscono unità alle scene rappresentate.

Tiziano usò la forza espressiva del colore materico e poi, entrando nella piena maturità, abbandonò la spazialità bilanciata, il carattere solare e fastoso del colore del Rinascimento, assumendo il dinamismo proprio del manierismo e giocando con libertà nelle variazioni cromatiche in cui il colore era reso “più duttile, più sensibile agli effetti della luce”.

 

 

La casa di Tiziano a Pieve di Cadore

NOTA DEL BLOG SU GIORGIONE

Giorgione o Giorgio da Castelfranco, pseudonimo di Giorgio Gasparini(Castelfranco Veneto1478 circa – Venezia1510), è stato un pittoreitaliano cittadino della Repubblica di Venezia, importante esponente della scuola veneta.

Secondo le parole di Vasari, la precoce scomparsa di Giorgione fu in parte resa meno amara dall’aver lasciato due eccezionali “creati”, quali Tiziano e Sebastiano del Piombo.

Il primo iniziò la sua collaborazione con Giorgione all’epoca degli affreschi del Fondaco dei Tedeschi, verso il 1508, ed il suo primo stile si avvicinava talmente a quello del maestro che dopo la sua morte venne affidato a Tiziano il completamento delle opere incompiute e un esatto confine attributivo tra l’uno e l’altro è oggi una delle questioni più dibattute dell’arte veneta del XVI secolo.

 

 

DI GIORGIONE PUBBLICHIAMO SOLO QUESTO RITRATTO CHE ABBIAMO RECENTEMENTE AMMIRATO A MILANO A PALAZZO REALE AD UNA MOSTRA DI ALBERT DURER..per riammirarlo insieme ancora un po’…

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