NOTA DEL BLOG SU:::
restyling —s.m. inv.--” rivisitazione “
1 Nel disegno industriale e nella moda, modifica della linea di un prodotto o di un manufatto per dargli un aspetto più moderno: r. di una carrozzeria
|| EDIL Ristrutturazione di un edificio o di un ambiente
2 Modifica del ruolo del personale di un’azienda ( DIZIONARIO HOEPLI, DA REPUBBLICA)
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IL SOLE 24 ORE DEL 28 DICEMBRE 2018
IL «TAGLIANDO»
Conte apre al restyling del contratto: gara M5S-Lega per le Europee
Giuseppe Conte rivendica la natura populista del suo governo ma non esclude che possa a breve essere rivisto il contratto sottoscritto da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il premier risponde alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di fine anno a poche centinaia di metri dalla Camera, dove si sta procedendo con fatica al varo della legge di Bilancio. Con tono quasi monocorde difende la manovra e ne rivendica i contenuti negando che sia stata riscritta a Bruxelles.
Dice che sì, sono cambiati i saldi ma che alla fine si è trattato solo di spostare da un capitolo all’altro del bilancio dello Stato un po’ di risorse. Minimizza Conte. Poco importa che le risposte offerte in circa tre ore siano per lo più generiche e finalizzate soprattutto a evitare contrasti nella maggioranza gialloverde. Come quando ufficializza l’ennesimo slittamento della scelta sulla Tav prevista ora entro le elezioni europee di maggio. Un rinvio per posticipare lo scontro tra Di Maio e Salvini, tra Lega e M5s che altrimenti si ritroverebbero l’un contro l’altro non solo nella campagna elettorale per il Parlamento di Strasburgo ma anche (e soprattutto) nelle contestuali elezioni regionali in Piemonte.
Nonostante gli sforzi del premier, tuttavia, l’approvazione della legge di Bilancio segna un nuovo inizio per il Governo. Ora che l’esercizio provvisorio è stato sventato, Lega e M5s ritengono di avere mani libere per contendersi il primato degli elettori e certo non si faranno sconti.
Anche perché durante questi sei mesi di governo i pentastellati hanno perso parecchi consensi. Voti fuggiti nella stragrande maggioranza proprio verso il partito di Salvini. Un’emorragia che Di Maio, pressato anche dal rientro di Alessandro Di Battista, è obbligato ad arrestare. E la rivisitazione del contratto di governo, ufficializzata dal premier, sarà la cartina di tornasole.