Panorama della laguna nord vista da est: dal basso, gli affioramenti della Palude di Burano, Burano, Mazzorbo; alla destra di quest’ultima, Mazzorbetto, l’isola dei Laghi e le prime propaggini di Torcello; in alto a sinistra si intravede Madonna del Monte. Photo: Frode Inge Helland (2003)
Burano (Buràn [buˈraŋ] in veneto) è un centro abitato di 2 373 abitanti, che sorge su quattro isole della laguna di Venezia settentrionale. Fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità di Venezia-Murano-Burano. È collegato da un ponte all’isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice.
La cittadina è nota per le sue tipiche case vivacemente colorate e per la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto di Burano. Notevoli sono le tradizioni gastronomiche; tipici dolci sono i bussolai (RICETTA IN FONDO PER I GOLOSI…).
MERLETTI DI BURANO
Burano sorge nella Laguna Veneta settentrionale, a nord-est di Murano, ed è a questa collegata tramite il percorso navigabile canale Bisatto-canale Carbonera-scomenzera San Giacomo. Attorno si estendono alcune formazioni palustri, in particolare la palude di Santa Caterina, a sud-ovest, e la palude di Burano, a sud est. A nord è lambita dal canale dei Borgognoni-canale di Burano, mediante il quale si raggiungono Treporti (a sud) e Torcello (a nord). Subito ad ovest si trova, invece, Mazzorbo, alla quale è unita tramite un ponte.
È costituita da quattro isole, separate da tre canali interni, che sono il rio Pontinello, il rio Giudecca e il rio Terranova. Analogamente a Venezia, è divisa in cinque sestieri, distinti appunto dai suddetti canali[2], sui quali si basa la codifica degli indirizzi.
SERA A BURANO– 2005
- Fotograf/Zeichner: André P. Holzer, Bern
SERA A BURANO—
- Fotograf/Zeichner: André P. Holzer, Bern
Colori di Burano
Burano dal campanile di Torcello.
Chiesa di San Martino.
Il rio del Pontinello.
Monumento a Baldassare Galuppi, musicista nato a Burano, vissuto nel Settecento
Burano è nota per la lavorazione artigianale dei merletti, nonché per le sue tipiche case vivacemente colorate, sebbene il motivo e l’origine di questa usanza non siano ancora chiari. Un’ipotesi suggerisce che ogni colore sarebbe semplicemente il simbolo di una determinata famiglia, visto che anche in epoca moderna a Burano vi sono pochi ma molto diffusi cognomi. Per questo motivo a Burano, come in altri luoghi del Veneto, si utilizzano i detti, dei soprannomi aggiunti al cognome per distinguere un ramo familiare dall’altro.
Un’altra supposizione, forse più fondata, afferma che i colori vivaci servirebbero ai barcaioli per ritrovare la propria casa in presenza della nebbia, che a Burano si presenta particolarmente fitta. Da ricordare che per tutto il periodo del regno d’Italia per cambiare il colore di una casa serviva chiedere il permesso ad un sovrintendente.
Nell’isola, oltre che lavorare il merletto, alcune botteghe artigianali producono oggetti in Vetro di Murano, lavorato al lume o soffiato e altri laboratori realizzano maschere in cartapesta. Queste forme di artigianato, pur originarie delle vicine isole della laguna veneta, oggi si sono espanse anche a Burano.
Il Bussolà Buranello
Il bussolà di Burano è un dolce tipico dell’isola a forma di ciambella, conosciuto anche con il nome di buranelli. Esiste anche una sua variante, a forma di “esse”, detta appunto esse di Burano o essi di Burano.
Il dolce ha una composizione ricca di sostanze nutrienti, quali uova, farina, zucchero e burro che, una volta cotte, durano a lungo nel tempo.
Si tratta quindi di un alimento sano, fatto con ingredienti naturali e privo di oli o grassi vegetali dannosi per la salute, come l’olio di palma, quasi sempre presenti nei biscotti e dolci industriali.
In passato il dolce veniva preparato dalle mogli dei pescatori, i quali si allontanavano da casa per lunghi periodi di tempo per andare a pesca.
Nel caso in cui non potevano avere una buona alimentazione, il bussolà provvedeva a dare ai marinai tutte le energie sufficienti per affrontare la vita di mare.
Si dice inoltre che il bussolà buranello, aromatizzato alla vaniglia, al rum o al limone, venisse usato per profumare la biancheria nei cassetti.
Oltre ai sopra citati usi, il bussolà veniva e viene tutt’ora preparato in caso di festività quali la Pasqua: anzi si può affermare che il bussolà è il dolce di Pasqua a Burano.
È usanza di Burano che le signore, qualche giorno prima di Pasqua, vadano nei forni dei panifici-pasticcerie dell’isola e si facciano cuocere l’impasto dei loro bussolà pasquali.
Innumerevoli sono i dolci di Burano che vengono fatti con il classico impasto del bussolà buranello: strudel, tortine, bastoncini aromatizzati al limoncello o al fragolino, cestine ripiene di crema, bussolà ripieni al cocco, bussolà con gocce di cioccolato e molti altri dolcetti tutti da assaggiare.
Ricetta del Bussolà di Burano
Noi di isoladiburano.it vi proponiamo la ricetta classica del bussolà buranello:
Ingredienti del Bussolà Buranello
- 1 Kg di farina
- 12 tuorli d’uovo
- 600 gr di zucchero
- 300 gr di burro
- vanillina
- rum
Preparazione del Bussolà Buranello
Montare i tuorli d’uovo con lo zucchero, aggiungervi il burro, la farina e gli aromi. Impastare il tutto velocemente in modo che lo zucchero non fouriesca durante la cottura.
Disporre i dolcetti della forma desiderata in una teglia ed infornare per circa 20 minuti in forno preriscaldato a 180 gradi.
Il tempo di cottura dipende dalle dimensioni del bussolà, sfornare appena diventa dorato.
Naturalmente ogni panificio o pasticceria, così come le signore dell’isola, hanno i propri segreti che rendono i biscottini unici e difficili da imitare. Quindi non disperate se gli essi o i bussolai fatti in casa non vengono buoni come quelli assaggiati o acquistati a Burano.
Dove acquistare il Bussolà di Burano
Panificio Pasticceria Palmisano Carmelina
Il Panificio Pasticceria di Carmelina Palmisano è rinomato per i biscotti di Burano e i dolci veneziani: bussolà ed essi buranelli, zaletti, fragolini e peverini.
++ altri
Gnam gnam,:già con la sola descrizione dei dolcetti e dei loro ingredienti viene voglia di assaporarli.