le metamorfosi di Mario Giacomelli
le terre scritte di Mario Giacomelli
Le foto di Mario Giacomelli approdano al Multimedia Art Museum di Mosca
http://www.mariogiacomelli.it/photo/paesaggi/09.jpg SITO DELL’AUTORE
Archivio Mario Giacomelli–metamorfosi della terra
Paesaggio, 1982–galleria civica di Modena
La mostra sarà aperta fino a domenica 6 gennaio 2019
da mercoledì a sabato: 11 – 20
lunedì, martedì e domenica chiuso
Ingresso gratuito
Forma Meravigli
Via Meravigli 5
20123 Milano
0258118067
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Facebook /FondazioneFormaPerLaFotografia
Instagram Fondazione Forma per la Fotografia
Ufficio Stampa Forma
Laura Bianconi
335 7854609
Ufficio Stampa Camera di Commercio
ufficio.stampa@mi.camcom.it
02 8515.5224/98
http://www.formafoto.it/2018/09/riapre-forma-meravigli-giovedi-20-settembre-ore-18-30/
La mostra sarà aperta fino a domenica 6 gennaio 2019
Mario Giacomelli: da un caos all’altro. La mostra sarà aperta fino a domenica 6 gennaio 2019
da mercoledì a sabato: 11 – 20 Ingresso gratuito |
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Riapre Forma Meravigli a Milano con una mostra di Mario Giacomelli. Le immagini
Da Presa di Coscienza sulla natura, 1977 2000, La campagna marchigiana
opo alcuni mesi d’interruzione di ogni attività riapre a Milano Forma Meravigli, lo spazio polivalente dedicato alla fotografia e ai nuovi media, nato nel 2015 come project room diFondazione FORMA per la Fotografia, che si dedica da sempre alla divulgazione e alla promozione della fotografia. Dopo aver vinto un bando per gli spazi, Forma riapre la succursale in Via Meravigli conservando invariata la formula ma ampliando l’offerta culturale. “Torniamo con un programma che avrà ancora più attività”, racconta ad Artribune la curatrice Alessandra Mauro, “Oltre alle mostre, sarà dato sempre più spazio ai corsi di formazione e didattica, agli incontri con gli autori, alle proiezioni, alle proposte editoriali e in più, grande novità per il futuro, una speciale attenzione sarà indirizzata al mondo del collezionismo con expertise, conferenze, dibattiti”.
LA MOSTRA
“Come avviene ormai tradizionalmente ogni volta che riapriamo lo spazio dopo un trasferimento o un periodo di interruzione”, continua la Mauro “anche questa volta abbiamo scelto di inaugurare con una mostra di un artista italiano. Lo spazio Forma è stato aperto oltre 10 anni fa con una mostra di Gianni Berengo Gardin in via Tito Lucrezio Caro. Quando ci siamo trasferiti in via Meravigli abbiamo inaugurato con la mostra “Il racconto onesto” che proponeva una selezione di fotografi e scrittori italiani. Ora riapriamo con una personale di Giacomelli”. Scelta non casuale quella di inaugurare la stagione espositiva con una personale di Mario Giacomelli (Senigallia 1925 – 2000), tra i più importanti fotografi italiani. “La mostra mette in relazione le straordinarie immagini del paesaggio marchigiano”, conclude la curatrice, “che per tutta la vita Giacomelli non si è mai stancato di fotografare, con una selezione di immagini astratte, presentate con un taglio originale per evidenziarne similitudini e differenze”. Le immagini.
– Mariacristina Ferraioli
Mario Giacomelli, Marche, 1964-1974
I PAESAGGI
MARIO GIACOMELLI, DALLA SERIE ” LA BUONA TERRA ”
Mario Giacomelli è un fotografo a me molto caro non solo perchè aveva un modo estremamente originale di immortalare gli spazi ma soprattutto perchè da molte delle sue foto emerge, a mio parere, l’essenza della nostra terra (dalle tradizioni popolari, al modo di vivere gli spazi urbani e di campagna, al modo di trasformare questi ultimi attraverso le attività dell’uomo ).
Il blog del corso di Progettazione Urbanistica – WordPress.com
le marche di mario giacomelli–paesaggio agricolo
https://www.internazionale.it/foto/2017/04/20/mario-giacomelli-altino-mostra
“Cerco i segni nella terra, cerco la materia e i segni, come può fare un incisore” affermava il fotografo Mario Giacomelli, che per tutta la sua carriera ha raccontato il paesaggio percorrendo una strada personale e rivoluzionaria.
Una mostra, ospitata nel complesso monumentale di Astino, in provincia di Bergamo, rilegge l’esperienza del paesaggio nella sua opera, attraverso una quarantina di immagini, di cui molte inedite e provenienti dall’archivio Mario Giacomelli di Sassoferrato.
Giacomelli (1925-2000) parte dalla sua terra, le Marche, per indagare il rapporto tra memoria e natura, componendo le sue immagini su piccoli dettagli che si incastrano in uno stile grafico unico, come se il fotografo interpretasse la realtà con una matita invece che con una macchina fotografica. L’apice di questa visione è raggiunto nella serie Presa di coscienza sulla natura, in cui Giacomelli arriva all’astrazione totale del paesaggio: ”Attraverso le foto di terra io tento di uccidere la natura” scrive negli anni novanta, “cerco di togliere quella vita che le è stata data non so da chi ed è stata distrutta dal passaggio dell’uomo, per ridarle una vita nuova, per ricrearla secondo i miei criteri e la mia visione del mondo”.
La mostra Mario Giacomelli. Terre scritte, a cura di Corrado Benigni e Mauro Zanchi in collaborazione con l’archivio Mario Giacomelli di Sassoferrato, è stata realizzata dalla Fondazione MIA e sarà aperta dal 22 aprile al 31 luglio.