VIA TIBURTINA A SAN LORENZO -ROMA
BASILICA DI SAN LORENZO FUORI LE MURA
LA PRINCIPESSA JOSE’ VISTA SAN LORENZO COLPITO DAI BOMBARDAMENTI
COMMENTI
19 LUGLIO 1943 IL BOMBARDAMENTO DI SAN LORENZO
Invece Concita Noi che non scendiamo in piazza, a San Lorenzo
Concita De Gregorio
PIAZZA DELL’IMMACOLATA
ZONA PIGNETO/ SAN LORENZO
Grazie a Manuela Faella, San Lorenzo, Roma
Vivo a Roma nel quartiere San Lorenzo, sono madre, lavoro nella segreteria del presidente del Consiglio nazionale delle ricerche. La lingua italiana non ha parole così brutte per poter descrivere lo scempio che si è consumato in questi giorni nel nostro quartiere, ma noi gente “normale” ci teniamo a dire la nostra, a chiedere aiuto a modo nostro, con i nostri modi e con l’amore che ci accomuna e che ci lega a questo posto.
Via dei Lucani è solo una strada, decentrata, delle decine che a San Lorenzo si incrociano e si popolano di gente che si riconosce e si saluta, che entra nelle botteghe ( purtroppo ormai poche), che va in edicola, che mangia un gelato. Il nostro è un quartiere di Roma storico, una città universitaria, come Kreuzberg a Berlino, dove si respira tutta la meravigliosa fame di cultura e di socialità degli studenti. Un quartiere dove si leggono libri nei pub, si organizzano concerti. Qui vivono attori, intellettuali, le archistar ristrutturano appartamenti da rivista, ma soprattutto qui vive moltissima gente “normale”.
Di tutto questo nella rappresentazione mediatica di questi giorni non c’è niente. C’è solo un materasso lurido, le crepe nel muro, i calcinacci, i bidoni rivoltati, i pranzi vomitati, gli aghi, la violenza, il sangue di una bambina che è morta. A sedici anni. E tutti noi non osiamo nemmeno parlarne, ogni parola ci sembra inopportuna e inefficace. Quello che vogliamo dire è che non è così che vanno le cose a San Lorenzo, o quantomeno non solo così. Qui siamo stanchi della droga sì, ma anche di banalità e semplificazioni, di sentenze emesse da lontano, di prediche patriarcali, di ovvietà spacciate per analisi geniali.
Di strumentalizzazioni, di slogan politici, di chi parla senza conoscere. Noi che ci viviamo parliamo da madri e da padri normali, laddove la normalità è una conquista da difendere a spada tratta più che uno stato acquisito, esiste – e noi intendiamo difenderla – a lato di una malavita profonda, ma anche circoscritta, che fortunatamente non impedisce ai bambini di crescere, alle persone di frequentarsi, alla quotidianità di andare avanti. Parliamo sottovoce, senza strillare, senza marciare, senza sfilare: siamo la maggioranza, quella che forse non scende in piazza perché sta a casa a preparare la cena, perché il giorno dopo lavora, perché è stanca, perché non ha tempo. Scende in piazza troppo spesso solo chi ha voglia di strillare, andare in tv, finire sui giornali, come è successo in questa circostanza.
Ci siamo anche noi anziani, studenti, professionisti, negozianti, che chiediamo pulizia, no allo spaccio, basta coprifuoco, basta sporcizia, basta degrado, basta morte. Ci siamo anche noi che viviamo una quotidianità routinaria, ma mai banale, sempre vigile e attenta, che aspira alla serenità praticando pacatezza e serietà. San Lorenzo non è un quartiere qualunque, nel bene e nel male, per la sua storia e per il suo presente. Lo diciamo piano, con discrezione e con la speranza che, dopo tutte le urla ascoltate in questi giorni, anche il nostro messaggio silenzioso possa essere ascoltato. Salutiamo Desirée con infinito amore”
E’ OVVIAMENTE UNA RECLAME PER OFFRIRE APPARTAMENTI NELLA ZONA, MA E’ ANCHE UNA GUIDA ” PER SCOPRIRE LE TANTE ANIME DI SAN LORENZO “, ESSENDO CHE QUELLE BRUTTE SONO TACIUTE…MA IN QUESTI GIORNI LE ABBIAMO APPRESE…ECCOME !
https://www.sanlorenzo.apartments/guida-anime-quartiere-san-lorenzo-roma/
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