Odisseo consulta l’indovino per eccellenza, Tiresia. Particolare di un krater a calice, a figure rosse, risalente al IV secolo a.C. e rinvenuto nell’Italia meridionale, oggi conservato presso il Cabinet des Médailles di Parigi. Il tebano Tiresia (Τειρεσίας) è l’indovino (μάντις) per eccellenza, Dettaglio di questa immagine: File:Odysseus Tiresias Cdm Paris 422.jpg
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PER CURIOSITA’, QUESTA E’ L’IMMAGINE INTERA:::
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Conversazione su Tiresia: la cieca visione onirica di Camilleri
Data 11 giugno 2018, al Teatro Greco di Siracusa va in scena lo spettacolo Conversazioni su Tiresia scritto, narrato ed interpretato da Andrea Camilleri. Circa quattromila spettatori assistono al racconto teatrale del maestro letterario che incanta attraverso uno stile a metà tra l’onirico e l’autobiografico. La narrazione si svolge andando a “cuntare”, attraverso lo scorrere di secoli e millenni, le svariate esperienze di vita raccolte dal cieco indovino. Conversazione su Tiresia intreccia la vita dell’indovino a quella dello stesso Camilleri, il quale assume il ruolo di narratore-protagonista del proprio racconto.
A commuovere da subito gli spettatori la silenziosa entrata sul palco del maestro letterario, accompagnato a piccoli passi verso la sedia. Il novantatreenne siciliano appare lucido e battagliero nonostante la ormai acclamata cecità, al punto da rendere quasi inutile il lavoro del vicino suggeritore. La rievocazione storico-narrativa del maestro parte dalla Magna Grecia per giungere a tempi a noi più recenti utilizzando la solita sferzante ironia.
Trattandosi di monologo teatrale a sfondo autobiografico sono le parole proferite assai più che le immagini di scena ad emozionare il pubblico presente. Conversazione su Tiresia racconta la costante voglia di essere parte attiva del mondo, ben oltre le avversità della vita e le menomazioni del corpo. Il protagonista indovina eventi del quotidiano tramite la previsione del succedersi di fatti quotidiani ma pur sempre universali nel loro ciclico ripetersi. Ben oltre la storia semplice di un non vedente dotato di veggenti poteri. Tiresia guarda al mondo con occhi spalancati senza cedere al pessimismo e confidando su proprie forze e ideali.
Conversazione su Tiresia: “conversando” dal teatro al cinema
A seguito del successo conseguito lo scorso giugno, a grande richiesta si decise di trasporre Conversazione su Tiresia dal teatro al cinema. Il film uscirà nelle migliori sale italiane durante la tre giorni 5-6-7 novembre. Una imperdibile occasione per gli appassionati dello scrittore siculo e per tutti coloro che intendono ammirarne l’intramontabile talento narrativo. La figura di Tiresia affascina perché dietro ad essa si cela un arguto scrittore da sempre capace a regalare perle letterarie prive di retorica. L’opera appartiene al genere autobiografico-documentaristico. Essa rappresenta un portone di accesso dentro al riservato mondo di Andrea Camilleri al confine tra mito e realismo.
L’atmosfera confidenziale che si crea tra commedianti e spettatori tra le mura di teatro non è ripetibile nelle sale dei botteghini. Infatti Il creatore del Commissario Montalbano, interpretato in tv da Luca Zingaretti, instaura col personaggio Tiresia un rapporto simbiotico. Lo scrittore si serve del cieco indovino per indurci a vivere la sua limitata condizione terrena senza mai autocommiserarsi alla ricerca di teneri applausi. Il suo è uno spettacolo nello spettacolo che racconta fragilità e forza umana condensati nel misterioso animo del protagonista.
Andrea Camilleri: <<Da quando non vedo più… vedo le cose assai più chiaramente>>
Che sia cinema o teatro, la rauca voce del Camilleri permette sin dalle battute introduttive di immergerci nella condizione di Tiresia. Pare quasi di bramare il buio totale della cecità per lasciarsi guidare dalle parole del Camilleri. Un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati dello scrittore siculo e per tutti coloro che intendano ammirarne l’intramontabile suo talento narrativo. Conversazione su Tiresia risulta un’opera da vedere sapendo ben ascoltare, tutta d’un fiato e senza necessità di dover aguzzare troppo la vista. Ama ripetere Camilleri: <<Da quando non vedo più… vedo le cose assai più chiaramente>>. La condizione di cecità impedisce la vista all’uomo Camilleri, mai ne limita l’innato suo genio letterario.
Davide Gallo