IL FATTO QUOTIDIANO DELL’01-11-2018 —
NEL LINK TROVATE UN VIDEO DI CIRCA 5 MINUTI, GIRATO INTERVISTANDO I PROFESSIONISTI DELL’AGI (= AVVOCATI GIUSLAVORISTI ITALIANI )
di Piero Ricca e Alessandro Sarcinelli | 1 novembre 2018
Giuslavoristi a confronto sulla riforma dei centri per l’impiego promessa dal governo. Che le strutture pubbliche di mediazione fra offerta e domanda di lavoro finora non abbiano funzionato è evidente a tutti. Sull’ipotesi che possano essere riorganizzate in modo tempestivo ed efficace a sostegno del reddito minimo garantito, i pareri si dividono, con prevalenza degli scettici. “Comunque la si pensi sul cosiddetto reddito di cittadinanza, è una sfida da far tremare i polsi”, dice uno.
“C’è molto da fare su formazione del personale, aumento degli organici e digitalizzazione, per far funzionare la macchina ci vorranno dai due ai cinque anni e maggiori investimenti”, sostengono altri. C’è chi non si fa illusioni “il sistema non può funzionare, prima di tutto perché mancano le opportunità di lavoro da offrire a chi riceverà il sussidio, si rivelerà una misura assistenziale”. “C’è chi sottolinea la necessità di vigilare con attenzione sui meccanismi di condizionalità: “altrimenti salta tutto l’impianto”.