UNA VECCHIA STRADA E UNA VECCHIA FOTO DI GLASGOW–1868
GLASGOW ULTRAMODERNA…
MONDO
A Glasgow
Ottomila donne scozzesi in piazza e in sciopero per la parità di stipendio
La protesta di 48 ore ha bloccato scuole elementari e asili nido Sospese anche le attività di assistenza a domicilio
antonello guerrera,
Dal nostro corrispondente
LONDRA
Ottomila donne sono scese ieri in strada a Glasgow, in Scozia, per protestare contro il cosiddetto ” gender gap”, la disparità salariale su base sessuale. La protesta, di quarantotto ore complessive, ha comportato la chiusura di scuole elementari e di quasi tutti gli asili nido della città, la sospensione delle attività di assistenza a domicilio per persone non autosufficienti, mentre hanno continuato a funzionare, seppur parzialmente, le scuole secondarie e i servizi di ristorazione di musei e altre istituzioni.
La rivolta sindacale, difatti, non ha riguardato tutte le donne ma principalmente quelle che svolgono lavori con un salario spesso sotto o attorno alla media: soprattutto badanti, operatrici scolastiche e addette a mense e pulizie.
Le donne di Glasgow protestano perché, stando ai loro calcoli, guadagnerebbero fino a tre sterline (oltre tre euro) in meno all’ora rispetto ai colleghi uomini che svolgono mansioni dello stesso livello, come per esempio gli operatori ecologici. Una disparità trasversale, dunque, ma che non è sfuggita alle donne di Glasgow.
Il problema, infatti, viene da lontano ma è esploso negli ultimi mesi dopo diverse trattative sindacali andate a vuoto. Sotto accusa è soprattutto una riforma del 2006 pensata dall’allora amministrazione laburista cittadina proprio per uniformare i salari di uomini e donne, ma che, per una serie di distorsioni legislative e burocratiche, alla fine ha continuato a favorire gli uomini e, in alcuni casi, aumentare il divario con le donne.
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