DONATELLA D’IMPORZANO
Ma la povertà, non era stata abolita per decreto? Penso che a chi si dichiarerà povero verrà inflitta una multa perché ribelle alle prescrizioni governative. Tutti i poveri prenoteranno d’ora in poi vacanze a Cortina, abbonamenti ai vari club del tennis, crociere alla Maldive per pura dissimulazione. La sede de “Il pane quotidiano” a Milano in Viale Monza, dove ogni giorno c’è una fila lunghissima di poveri, pardon di benestanti, sta già trasformandosi in una panineria dove si potrà trovare ogni sorta di pane griffato. I punti distribuzione della Caritas mirano all’esclusività distribuendo capi firmati, però continuano a dare sottobanco panini e brioches usate ( loro sono cattolici) a chi sussurra ” poveri in Cristo”. Si gira con banconote taroccate ( almeno 50 euro) per dimostrare ai vari punti di controllo che non si è poveri. Ai bambini che non vengono ammessi alla mensa i genitori suggeriscono di parlare in classe di avere mangiato a casa voluminose bistecche chianine e paté spruzzati di sottilissime lamine di tartufo di Alba. E’ una guerra senza quartiere. Ce ne siamo accorti quando abbiamo visto massaie e padri di famiglia portare all’Ins e agli altri discount grandi pacchi, rivelatisi poi ripieni di cartacce, che simulavano la ricchezza della famiglia, tale da poterne venderne un po’. I fraudolenti sono stati individuati e saranno sottoposti ad una dura dieta dimagrante, in cliniche di superlusso suggerite da Berlusconi, ovviamente a proprie spese.
C’è nell’aria un vento di sospetto, di paura: se metto un timbro, se ritardo un atto amministrativo, se dò un po’ di sollievo a qualcuno che ne ha un disperato bisogno, rischio magari il posto. E’ la politica degli ultimi mesi che ha impostato questa continua minaccia. Di fronte a qualche problema ( e ce ne sono molti, come del resto prima), i politici, invece di approfondire e andarne alle cause, si affrettano a dire che chi ha sbagliato pagherà. Sembra di essere nella Rivoluzione Francese ( scusate il paragone aulico), stare nella folla che assiste allo spettacolo orripilante della ghigliottina, mentre le “tricoteuses” sogghignano facendo la loro tragica maglia. Per cambiare davvero dovrebbe essere ovvio che la giustizia farà il suo corso, ma questo non esime i politici da cercare le cause dei fatti negativi e provare, con umiltà, senza illudere le persone, di migliorare il presente. Invece che politici abbiamo davanti dei veri pubblicitari, alcuni più abili e con più esperienza di altri. Nessuno di loro alla fine pagherà per il male e il dolore procurato ai suoi simili, che però hanno la colpa irremissibile di essere poveri.