” VAI, BRASILE, ELE VAI NAO–LUI NON VA ”
” lui mai “, + segno della donna
lui no–
MANIFESTAZIONE DELLE DONNE BRASILIANE AD UNA SETTIMANA DALLE ELEZIONI
A BAHIA, NEL NORD-EST
REPUBBLICA DEL 7 OTTOBRE 2018 pag. 13
Il personaggio
Le elezioni
La corsa di Bolsonaro per militari e mercati è il “messia” del Brasile
A BERLINO, PROTESTE DELLE DONNE CONTRO BOLSONARO
DANIELE MASTROGIACOMO,
RIO DE JANEIRO
Il “Messia”, come ama definirsi, è sicuro di vincere. I sondaggi lo danno al 35 per cento: un balzo di 4 punti in soli tre giorni. Il suo diretto avversario, l’ex sindaco Pt (il Partito dei lavoratori di Lula) di San Paolo e docente di Scienze Politiche Fernando Haddad, arranca al 22 per cento dei consensi. Si confronteranno al ballottaggio del 28 ottobre. Jair Bolsonaro, 63 anni, ex capitano dell’Esercito, l’outsider diventato il candidato principe della destra estrema, sospinto da un elettorato stanco e disilluso e sorretto da una platea che va dai potenti agrari, alla Confindustria, alle Chiese Evangeliche, si gode queste ore di vigilia sfoggiando sui social il sorriso del trionfatore.
UNA MANIFESTANTE DAVANTI ALLA POLIZIA MILITARE NELL’AVENIDA PAULISTA A SAO PAULO
Solo quattro mesi fa non ci avrebbe creduto nessuno. Un razzista, uno xenofobo. Uno che odia i gay, ossessionato dalle differenze di genere; che disprezza artisti e intellettuali perché li considera drogati e pionieri della tossicodipendenza; che invoca il ritorno della dittatura, vuole liberalizzare le armi, premiare i poliziotti che uccidono. Uno capace di offendere le donne dicendo che non devono lavorare perché restano incinte e al punto di gridare alla sua collega in Parlamento che «a te, tanto, non ti violenta nessuno perché sei brutta». Ecco, uno così, nel Brasile che crediamo di conoscere e che viviamo tutti i giorni, sarebbe rimasto nell’ombra. Una macchietta, uno sbruffone.
UNA MANIFESTAZIONE ” LUI SI’ ” IN APPOGGIO A BOLSONARO NELL’AVENIDA LITORANEA A RIO DE JANEIRO
Sbagliato: Jair Bolsonaro è riuscito a conquistarsi un terzo dell’elettorato. Solo le donne, che sono il 77,3 per cento dei 147 milioni aventi diritto al voto, sono riuscite a contrastarlo. Sono scese sul suo stesso piano di battaglia: il web. A differenza del Partido dos Trabalhadores, rimasto prigioniero fino alla fine del dilemma Lula, hanno capito che per frenare la valanga nera bisognava calarsi nella piazza virtuale della comunicazione. Il profilo “EleNão”, LuiNo, creato su Facebook, ha raggiunto quasi 5 milioni di adesioni in tre settimane. Sabato 29 settembre hanno invaso le strade di 32 città scuotendo le coscienze assopite di mezzo paese.
MANIFESTAZIONI NELLO STATO DI PERNAMBUCO–NEL NORD
Ma la diga si è fermata lì. L’uomo nero ha sfruttato l’ondata emotiva provocata dall’aggressione subita il 7 settembre quando un ex militante di estrema sinistra lo ha trafitto con una pugnalata all’addome. È rimasto nel suo letto in ospedale, ha lasciato lavorare la sua perfetta macchina di internauti, è stato dimesso senza troppo clamore, ha seguito la pioggia di fake che la sua stessa squadra postava abilmente sui social e le chat delle messaggerie istantanee. In Parlamento molti, con cinismo, sono saliti sul carro del probabile vincitore. Alcuni entusiasti, come la potente classe agraria, che può contare su 261 deputati e senatori, e gli industriali felici di vedere che la Borsa, dopo 3 anni di calo, registrava un balzo del 4,3 per cento.
” LUI NON TIRERA’ FUORI IL BRASILE DALLA CRISI ”
L’ex paracadutista, insofferente allo stesso Esercito dal quale venne espulso, ha intercettato il sentimento che attraversa il Brasile: uscire dall’incertezza, frenare la violenza, rimettere ordine nell’economia strozzata dalla recessione, nelle istituzioni. Jair Bolsonaro è un Donald Trump, a cui ammette di ispirarsi, e al tempo stesso un Rodrigo Duterte, il presidente filippino per il quale “ogni drogato ucciso è un drogato di meno”. Frasi forti, provocatorie. E poi soluzioni. Drastiche, ma soluzioni. Quelle che la gente si vuol sentire dire.
ORGOGLIO LGBT A COPACABANA A RIO DE JANEIRO
Gli altri undici candidati, dal Pt al centro destra del Psdb e Pmdb, si sono confrontati e accusati nell’ultimo dibattito in tv. C’erano tutti. Tranne lui. «Ho preferito vedere una trasmissione comica», ha scritto su Twitter sotto la foto che lo immortala, sorridente, sul divano. Jair Bolsonaro si è fatto intervistare da Record tv, senza domande scomode, seduto nel salotto di casa sua, dove ha negato molte delle sue famose frasi. La tv è di proprietà del potente vescovo Edir Macedo, leader della Chiesa Universale del Regno di Dio. Ha avuto anche la sua benedizione.
Come si addice a un “Messia”.
MADONNA HA ADERITO ALLA CAMPAGNA ” ELE NAO”
MANIFESTAZIONE ” ELE NAO” A SAN LUIZ DO MARANHAO –NEL NORD
LE DONNE A SAN PAULO
LE DONNE CONTRO IL FASCISMO
SEMBRA SAN PAULO…
IL GIORNO 29 SETTEMBRE ANDIAMO NELLE STRADE CONTRO IL FASCISMO…
DONNE DEL PIAUI’ –NORD
I MANIFESTANTI PER LUI
E’ terribile il sostegno popolare a questo personaggio davvero squallido. E’ potente il contributo delle donne per non far vincere il fascismo.