IL POETA PALESTINESE ASHRAF FAYADH E’ STATO CONDANNATO A MORTE IN ARABIA SAUDITA NEL 2015–ALCUNE SUE BELLE POESIE—

 

INTERNAZIONALE.IT — 20 NOVEMBRE 2015

https://www.internazionale.it/notizie/2015/11/20/ashraf-fayadh-poeta-condanna-morte

 

Il poeta palestinese Ashraf Fayadh è stato condannato a morte in Arabia Saudita

Risultati immagini per ARABIA SAUDITA Il poeta palestinese Ashraf Fayadh è stato condannato a morte in Arabia Saudita 20 novembre 2015 IMMAGINE?

Ashraf Fayadh, poeta, curatore e artista, è stato condannato a morte da un tribunale dell’Arabia Saudita, paese dove è nato da genitori palestinesi. È accusato di aver promosso l’ateismo con i suoi testi inclusi nell’antologia poetica Instructions within (2008), di aver avuto relazioni illecite, di aver mancato di rispetto al profeta Maometto e di aver minacciato la moralità saudita. La sentenza è stata emessa il 17 novembre ed è previsto che Fayadh possa presentare una richiesta d’appello entro trenta giorni.

Fayadh, 35 anni, è rappresentante dell’organizzazione di artisti britannico-saudita Edge of Arabia. Nel 2013 è stato tra i curatori della mostra Rhizoma alla Biennale di Venezia. È stato arrestato nel gennaio del 2014 e nel maggio dello stesso anno è stato condannato a quattro anni di prigione e 800 frustate da un tribunale di Abha, nel sudovest dell’Arabia Saudita. Dopo che il suo primo ricorso è stato respinto, una nuova corte lo ha condannato a morte.

Mona Kareem, poeta e attivista per i diritti dei migranti che ha lanciato una campagna per la liberazione di Fayadh, ha detto al Guardian che il poeta non può chiedere a un avvocato di difenderlo perché dal giorno del suo arresto non ha più i documenti d’identità. Secondo Kareem, Fayadh sarebbe vittima di discriminazione perché di origine palestinese. Durante le udienze il poeta ha dichiarato di essere musulmano e ha respinto le accuse.

 

 

IL MANIFESTO DEL 25 – 11 – 2015

https://ilmanifesto.it/ashraf-fayadh-poesia-di-liberta/

 

 

 

Ashraf Fayadh, poesia di libertà

Arabia saudita. Cresce la mobilitazione internazionale a sostegno del poeta e artista palestinese condannato a morte da una corte saudita per “apostasia” e “abbandono dell’Islam”

Il poeta palestinese Ashraf Fayadh

All’inizio del 2014 cento artisti, intellettuali, scrittori e poeti del mondo arabo firmarono un appello che chiedeva la sua immediata liberazione. E in seguito tanti altri hanno denunciato la sua detenzione.

Niente da fare. Ashraf Fayadh resta in carcere. E nei giorni scorsi l’artista e poeta palestinese, cresciuto in Arabia saudita, è stato condannato a morte per “apostasia” e per “aver abbandonato l’Islam”.

Il suo nome si aggiunge a quelli del blogger Raif Badawi (al quale il mese scorso è stato assegnato il Premio Sakharov), condannato al carcere e alle frustate, e del giovanissimo attivista Nimr Baqir al Nimr, arrestato nel 2012 e condannato anch’egli a morte.

Fayadh, Badawi e al Nimr sono soltanto i più noti dei numerosi detenuti per reati d’opinione e politici che languono nelle carceri dell’Arabia saudita alleata di ferro dell’Occidente e impegnata, con armi e soldi per i “ribelli” siriani, a «portare la democrazia e la libertà» a Damasco.

Ora molti, ovunque, si stanno mobilitando per salvare Fayadh dalla morte. Nessuno sa se questi sforzi avranno successo. Le proteste internazionali sino ad oggi non sono servite a ridare la libertà a Badawi e al Nimr.

Fayadh è stato arrestato la prima volta ad Abha, al termine di una accesa discussione con un altro artista, da agenti della muttawa, la polizia religiosa, per aver pronunciato, secondo l’accusa, frasi contrarie alla morale e alla fede. Rilasciato su cauzione è stato di nuovo arrestato e condannato con l’accusa di «aver promosso l’ateismo» nella sua raccolta di poesieInstructions Within” del 2008.

Molti credono che Fayyadh in realtà sia stato arrestato per aver postato il video di un uomo fustigato in pubblico ad Abha. Comunque sia, un tribunale minore, ribaltando la sentenza del 2014 che aveva condannato Fayadh a quattro anni di prigione e a 800 frustate, lo ha ora condannato a morte.

A carico del poeta ci sono anche le accuse di uno studioso islamico che ha denunciato come «blasfeme» le sue poesie, a suo dire, pericolose perché potrebbero «spingere altre persone ad allontanarsi dall’Islam».

Fayadh in primo grado aveva presentato le sue scuse ottenendo una sentenza più leggera rispetto a quella richiesta dalla pubblica accusa. In appello le cose sono andate diversamente. I giudici peraltro non hanno tenuto in considerazione i testimoni della difesa.

Ecco una delle poesie del condannato a morte, tradotta da Chiara De Luca di Irisnews.

«Asilo: Stare in piedi in coda alla fila. Ricevere un boccone di pane. Resistere! Qualcosa che tuo nonno era solito fare. Senza saperne la ragione. Il boccone? Tu. /La patria: Un documento da mettere nel portafoglio. /Denaro: Carta con sopra immagini dei leader. /La foto: Il tuo sostituto previo tuo ritorno. /E il ritorno: mitologica creatura… uscita dai racconti di tua nonna. Fine della prima lezione».

Versi dal significato pernicioso per gli inflessibili giudici delle corti saudita.

D’altronde nel regno dei Saud la letteratura è sempre stata guardata con diffidenza perché potrebbe aprire le coscienze e portare i cittadini ad esprimere dissenso verso un sistema sociale sotto il controllo dalle gerarchie religiose wahabite. Nel 2014, alla Fiera del libro, furono sequestrati migliaia di volumi – specie sulla condizione delle donne – di centinaia di autori ritenuti poco rispettosi della fede.

Le pressioni internazionali, sollecitate da Human Rights Watch, potrebbero evitare a Fayadh di seguire la sorte delle 150 persone che sono state decapitate con la spada nel 2015 per decisione dei giudici sauditi.

Si teme in questi giorni anche per la sorte dell’avvocato Waleed Abulkhair, arrestato e condannato lo scorso anno per «incitamento dell’opinione pubblica».

Abulkhair inizialmente era stato condannato a cinque anni di reclusione, pena prima sospesa e poi, a sorpresa, inasprita da un altro tribunale, specializzato in «terrorismo», che a inizio 2015 ha sentenziato una pena di 15 anni.

Il pugno di ferro delle autorità saudite si è inasprito durante e dopo la «primavera araba». Il timore che il malcontento crescente tra i sudditi più giovani sfoci in manifestazioni di protesta ha spinto la monarchia a usare la repressione con i dissidenti politici e gli attivisti delle riforme.

 

Ashraf Fayadh, Poems / Poesie

 

Risultati immagini per Irisnews.-- Ashraf Fayadh

 

https://irisnews.net/ashraf-fayadh-poems-poesie/

 

TRADUZIONE INGLESE

I will ignore the smell of mud, and the need to reprimand the rain, and the burn that has long since settled in my chest.

I am looking for fitting consolation for my situation, which doesn’t allow me to interpret your lips however I wish

Or to brush away the drops of mist from your reddish petals

Or to ratchet down the level of obsession that overtakes me when I realize you are not beside me at the moment

And will not be… When I am forced to justify my position to the punishing silence of the night.

Just act as if the earth is silent, as we see it from a distance, and that everything that’s happened between us was not more than a bad joke that’s gone too far!

 

TRADUZIONE ITALIANA

Ignorerò l’odore del fango, e il bisogno di ammonire la pioggia, e il fuoco che da allora m’imperversa in petto.

Cerco il giusto conforto per la mia situazione, che m’impedisce di leggerti le labbra sebbene lo voglia

O di spazzare via le gocce di nebbia dai tuoi petali rossastri

O di abbassare il livello di ossessione che mi schiaccia se mi accorgo che non mi sei accanto in quel momento

E non lo sarai… Quando sono costretto a giustificare la mia posizione davanti al silenzio punitivo della notte

Fare come se la terra fosse muta, mentre la vediamo in distanza, e che tutto quel che tra noi è avvenuto non fosse altro che un brutto scherzo spinto troppo oltre!

 

 

Photo by Khaled Youssef

UNA BELLISSIMA FOTO DI  …

Photo by Khaled Youssef

INGLESE

What do you think of the days I spent without you?

About the words that evaporated so quickly from my heavy pain?

About the knots that were deposited in my chest like dried algae?

I forgot to tell you that I’ve grown used to your absence (technically speaking)

And that wishes lose their way to your desires

And my memory is being eroded.

That I am still chasing the light, not to see, but because darkness is scary…even if we get used to it!

Would my apology be enough? For everything that has happened while I tried to make up good excuses.

 

ITALIANO

 

Cosa pensi dei giorni che ho trascorso senza di te?

Delle parole evaporate tanto in fretta dalla dal mio greve dolore?

Dei nodi che mi sono stati posti in petto come alghe morte?

Ho scordato di dirti che ci siamo abituati all’assenza (tecnicamente parlando)

E che le speranze hanno perso la strada per i tuoi desideri

E la mia memoria è roccia che subisce l’erosione.

Che sono ancora a caccia della luce, non per vedere, ma perché il buio fa paura… anche se ci siamo abituati!

Basteranno le mie scuse? Per tutto quel che avvenne mentre cercavo d’inventarmi scuse convincenti.

 

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UN’ALTRA FOTO ASSAI SUGGESTIVA DI

                                                                                Photo by Khaled Youssef

INGLESE

I will have to sidestep my memory

And claim that I sleep well.

I’ve got to tear out the questions

That have come looking for a rationale, to get convincing answers.

The questions that, for very personal reasons, have come after the fall of the usual punctuation.

 

ITALIANO

 

Dovrò scansare la mia memoria

E affermare che ho dormito bene.

Ho dovuto stracciare le domande

Che sono giunte in cerca di fondamento, per avere risposte convincenti.

Le domande che, per motivi molto personali, sono giunte dopo il crollo del punto di domanda.

 

INGLESE

Let the mirror explain how beautiful you are!

Remove your dusty pile of words, breathe deeply.

Remember how much I loved you, and how the whole thing turned into an electric shock that could have caused a huge fire…in an empty warehouse!

Translated by Mona Kareem. Mona Kareem is a stateless poet and writer from Kuwait. She published two poetry collections in Arabic and is currently a doctoral candidate at the Comparative Literature department in Binghamton University. 

 

ITALIANO

Lascia che lo specchio spieghi quanto sei bella!

Spazza via quel mucchio polveroso di parole e respira a fondo.

Ricorda quanto ti ho amata e come il tutto si mutò in cortocircuito che avrebbe potuto causare un enorme incendio… in un magazzino vuoto!

Traduzione italiana di Chiara De Luca dalla versione inglese di Mona Kareem. Mona Kareem è una poetessa e scrittrice apolide originaria del Quait. Ha pubblicato due raccolte poetiche in arabo ed è attualmente dottoranda presso il Dipartimento di letterature comparate dell’Università di Binghamton.

 

Risultati immagini per Irisnews.-- Ashraf Fayadh

 

ASHRAF FAYADH Never Forgotten!

ASHRAF FAYADH MAI SARA’ DIMENTICATO, 4 GIUGNO 2018

Diritti Globali

 

 

ASHRAF FAYADH Never Forgotten!

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