SPAZIO ARTE WURTH—-A CAPENA (ROMA) :: FOTO DELLO SPAZIO ESPOSITIVO +++ UNA MOSTRA FINO AL 29 GENNAIO 2019 — A.E.I.O.U. — Da Klimt a Hausner a Wurm – L’arte austriaca nella Collezione Würth”

 

 

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Rudolf Hausner – Il piccolo cappello del folle – 1963

 

 

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Oskar Kokoschka: “Die Agave – L’agave – The agave” – 1934-37 – olio su tela – Coll. Würth, Inv. 3720 – © Fondation Oskar Kokoschka / VG Bild-Kunst, Bonn 2017

 

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Rudolf Hausner: Der kleine Narrenhut – Il piccolo cappello del folle- The little fool’s cap  1963 – tempera e olio di resina su carta Coll. Würth, Inv. 3382 – © 2017 Anne Hausner

 

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Alfred Haberpointner: “Ohne Titel (Bleischuhe) – Senza titolo (scarpe di piombo) – Untitled (Lead shoes) – 2001-2002 – Coll. Würth, Inv. 7607 – © VG Bild-Kunst, Bonn 2017

 

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Uno spazio dove vivere l’esperienza dell’arte
Lo spazio espositivo di Capena, alle porte di Roma, è stato realizzato unitamente al progetto della sede Würth nel 2005 ed inaugurato nel 2006.
Come gli altri 14 musei, gallerie e spazi espositivi del Gruppo Würth europei, si deve alla volontà del Prof. Dr. h. c. mult. Reinhold Würth di rendere fruibili le opere d’arte della Collezione da lui stesso fondata da parte sia dei dipendenti dell’azienda che del pubblico esterno. Ogni mostra temporanea è accompagnata da una serie di attività culturali e didattiche. In tal senso si inseriscono le visite guidate per diverse tipologie di pubblico: gruppi scolastici, bambini e ragazzi, Clienti e dipendenti. L’offerta comprende inoltre laboratori, incontri con gli artisti, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni, concorsi, workshop per adulti e tutte quelle manifestazioni che possono contribuire a valorizzare le mostre in corso ed arricchire l’offerta culturale del territorio.

 

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Nel panorama internazionale del Gruppo, Würth Italia è la società estera dalle dimensioni più vaste.|

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Art Forum Würth Capena, Roma

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Il gruppo Wurth organizza laboratori per bambini per favorire il proliferare dell’arte e della cultura a Capena

 

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L’ART FORUM WÜRTH CAPENA ADERISCE AI KID PASS DAYS 2016
CON IL LABORATORIO SPECIALE DI LETTURE ANIMATE: ” I NASI ODORANO TULIPANI “

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Art Forum Würth Capena e Area archeologica e Antiquarium di Lucus Feroniae | Artnoise

 

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I VISITATORI DEL MUSEO POSSONO USUFRUIRE DELLA MENSA AZIENDALE…

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COMPLEANNO ALL’ART FORUM DI CAPENA

 

 

“A.E.I.O.U. Da Klimt a Hausner a Wurm – L’arte austriaca nella Collezione Würth”

 

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visita guidata “A.E.I.O.U. Da Klimt a Hausner a Wurm – L’arte austriaca nella Collezione Würth”

26 gennaio 2019

fino al 26.1.2019

L’Art Forum Würth Capena, uno dei 15 spazi espositivi del Gruppo Würth, presenta la mostra “A.E.I.O.U. Da Klimt a Hausner a Wurm – L’arte austriaca nella Collezione Würth”, dopo essere stata presentata nel 2013 nel Museo Würth di Künzelsau.

In esposizione un’ampia scelta tra dipinti, opere grafiche e sculture di più di trenta artisti, iniziando da Gustav Klimt, Oskar Kokoschka, Rudolf Ribarz, Carl Fahringer, passando per la vasta produzione artistica austriaca del XX secolo, con figure quali Friedensreich Hundertwasser, Rudolf Hausner, Hermann Nitsch, Arnulf Rainer, Alfred Haberpointner, Alfred Hrdlicka, Peter Pongratz, fino ad arrivare agli esponenti più giovani come Erwin Wurm, Markus Redl e Markus Hofer.

La mostra rimarrà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 26.1.2019 nei seguenti orari: lunedì – sabato 10.00 – 17.00 (escluso domenica e festivi)

Comunicato stampa

 

WWW. ARTE.IT

 

http://www.arte.it/calendario-arte/roma/mostra-a-e-i-o-u-da-klimt-a-hausner-a-wurm-l-arte-austriaca-nella-collezione-w%C3%BCrth-35017

L’arte austriaca gode di una posizione privilegiata all’interno della Collezione Würth, rappresentando ad oggi la raccolta più vasta di opere di artisti austriaci al di fuori dell’Austria custodita da una collezione privata.

Particolare è anche il rapporto che lega il Prof. Dr. h. c. mult. Reinhold Würth a Salisburgo, luogo eletto come sua seconda residenza e che nel 2015 gli ha conferito il “Ring” (anello), come riconoscimento per le numerose attività culturali lì sostenute, tra cui il “Walk of Modern Art”, un percorso di sculture esposte in vari punti della città (tra cui opere di Kiefer, Mario Merz, Abramovic, Balkenhol, Plensa, Cragg e Wurm) e il parco di sculture presso Schloβ Arenberg, sede della AAF (The American Austrian Foundation).

Inoltre, uno degli spazi espositivi del Gruppo, l’Art Room Würth Austria, è presente dal 1999 a  Böheimkirchen, alle porte di Vienna.

Il titolo della mostra “A.E.I.O.U” strizza l’occhio al motto mistico, che l’imperatore Federico III nel XV secolo fece inserire nel suo stemma, nelle iscrizioni, negli inventari ed edifici da lui commissionati.

Un’interpretazione recente lo traduce così: ”Austria Europae Imago, Onus, Unio” (L’Austria come immagine, onere e unione dell’Europa) e la descrizione del Paese d’oltralpe come specchio dell’Europa può ben riflettersi nell’arte, basti pensare all’enorme contributo offerto alla modernità dalle specificità del sentire mitteleuropeo nell’ambito delle arti visive, della letteratura, della musica e della psicoanalisi. Un motto misterioso e mai chiarito del tutto, che punta l’attenzione su un Paese che ha avuto spesso un ruolo centrale nella storia europea, come confermato dalle recenti elezioni presidenziali.

Nonostante la sua posizione autonoma, l’evoluzione dell’arte austriaca è da vedere sempre in relazione alle principali tendenze internazionali.

All’inizio del XX secolo la Secessione viennese, influenzata dalle correnti artistiche europee del tempo e puntando a uno sviluppo autonomo dello Jugendstil, aspirava a un rinnovamento della concezione artistica tradizionale. Inoltre l’impressionismo francese influenzò molti artisti come ad esempio Eugen Jettel, Rudolf Ribarz e Otto von Thoren. Anche in Austria la seconda guerra mondiale ebbe come conseguenza la nascita di un nuovo orientamento artistico. Lo scultore Wotruba lasciò un’impronta importante nella scultura austriaca e nella sua scuola si sono formati Hoflehner e Hridlicka.

L’Art Club di Vienna divenne istituzione di riferimento nel secondo dopoguerra e luogo di scambio per gli artisti dal movimento surrealista fino all’arte astratta.

Tra le esperienze dei primi anni ’60 suscitarono scandalo e forti reazioni le ricerche dei pionieri dell’azionismo viennese Brus, Nitsch, Muehl e Schwarzkogler, le cui performance furono spesso ritenute oscene o illegali dalle forze dell’ordine.
Nel 1968 artisti quali Pongratz, Ringel e Kocherscheidt si presentarono al pubblico sotto il nome di “Wirklichkeiten” (le realtà). Condussero il linguaggio della pittura austriaca a una nuova fioritura, che negli anni ’80 raggiunse il suo apice nel “trionfo della pittura” (Dieter Ronte) con i nuovi selvaggi austriaci.

Ad alcuni artisti presenti in mostra, tra cui Damisch, Haberpointner, Rudolf Hausner, Xenia Hausner, Hridlicka, Hundertwasser e Rainer, la Collezione Würth ha dedicato nelle sue sedi mostre monografiche.

Diverse le partecipazioni a varie edizioni della Biennale di Venezia (ad esempio Fronius, Anzinger, Rainer, Wurm e Zitko), come importanti sono i punti di contatto con l’Italia, a cui è molto legato ad esempio Hermann Nitsch. Per volontà del suo storico gallerista Giuseppe Morra, nel 2008 è stato inaugurato a Napoli il Museo Nitsch e non lontano da Capena a Torrita Tiberina la Fondazione Mario & Maria Pia Serpone nel 2012 ha costruito ex novo la Cappella Nitsch, che custodisce alcune opere dell’artista.

Hradil, presente in mostra con due dipinti, vinse nel 1963 una borsa di studio del Forum Austriaco di Cultura a Roma e gli scultori Hoflehner (scomparso nel 1955) e Redl, attratti dalla tradizione plastica toscana, hanno entrambi scelto la regione come una delle sedi dei loro atelier, rispettivamente a Colle Val D’Elsa e Carrara.

La mostra è accompagnata da un catalogo dell’editore Swiridoff

Orario di apertura al pubblico: da lunedì a sabato 10-17; domenica e festivi chiuso

 

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Peter Pongratz Ohne Titel, 1972 Kohle/Öl auf Hartfaserplatte 129 x 154 x 4 cm Inv. 2249 Foto: Philipp Schönborn, München

 

Karin Angerer

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WOTRUBA FRITZ

 

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Hermann Nitsch – Secessione 1987

 

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Rudolf Hausner – Il piccolo cappello del folle – 1963

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Rudolf Hausner – Trauriger Europäer ( EUROPEO TRISTE)

 

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RUDOLF HAUSNER-1980

 

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Friedensreich Hundertwasser – La morte della Modella – 1966

 

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– Agavi a Ponza – 1962

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Rudolf Hradil –barili e tronchi-1958

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Gunter Damisch – Stele a sacco con interni – 2010

 

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Alfred Hrdlicka – Marsyas III – 2009

 

bronzo dall’originale in marmo di Untersberger del 1972

 

scena illustrata.comIN QUESTO LINK, PER CHI VUOLE, TROVA UNA SERIE DI OPERE DI AUTORI NOMINATI NEL TESTO SOPRA

http://www.scenaillustrata.com/public/spip.php?page=anteprimastampa&id_article=1927

 

 

 

 

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  1. Donatella scrive:

    Bellissima questa iniziativa. Si va un po’ col pensiero alle idee di Adriano Olivetti.

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