MILANO GUIDA.COM — LE MOSTRE A MILANO

 

MILANO GUIDA.COM / MOSTRE A MILANO

https://www.milanoguida.com/mostre-milano/

 

Mostre in corso a Milano


Dove: Milano, Fabbrica del Vapore

 

Quando: dal 12 maggio al 9 settembre 2018

 

Orari Mostra:

Lunedì: 15.00 – 22.00

Martedì, mercoledì e giovedì: 10.00 – 22.00

Venerdì, sabato e domenica:10.00 – 23.00

 

 

MOSTRA DI HARRY POTTER A MILANO

 

Arriva a Milano la mostra di Harry Potter, il maghetto più famoso di tutti i tempi che, dopo aver registrato il tutto esaurito a Chicago, Boston, Seattle, Toronto, New York, Sydney, Singapore, Tokyo, Shanghai, Parigi, Bruxelles e Madrid, vi aspetta alla Fabbrica del Vapore! Tra costumi, oggetti di scena e giochi interattivi la kermesse di Milano promette di emozionare tutti i fan di Harry, Ron e Hermione…

 

La mostra di Harry Potter a Milano vi trasporterà nel mondo incantato di Hogwarts tra potenti streghe, maghi leggendari, cappelli parlanti, scope (e automobili) volanti, pozioni magiche, oscuri Horcrux e intricati incantesimi. Scoprirete finalmente a quale casa appartenete: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero o… Serpeverde?!

 

Oltre 1600 metri quadrati di mostra tra oggetti ispirati alla celeberrima saga, costumi originali (compreso il l’abito rigorosamente rosa confetto della terribile  Dolores Umbridge!) e creature (tra le quali l’elfo domestico Dobby, la fedele fenice Fanny e un terribile Dissennatore) provenienti dai set degli otto film campioni d’incassi. La mostra di Harry Potter a Milano vi farà entrare negli uffici dei professori, nella Sala Comune dei Grifondoro, nell’aula di pozioni e in alcuni ambienti molto speciali: la Capanna del guardiacaccia Hagrid, il campo di Quidditch dove mettersi alla prova lanciando la pluffanegli anelli come un vero cacciatore, la serra di erbologia dove estrarre dalla terra una mandragola urlante, la spaventosa Foresta Proibita.

 

La visita alla mostra di Harry Potter a Milano sarà un viaggio unico per bambini, ragazzi e per tutti gli appassionati della saga che quest’anno festeggia il suo ventunesimo compleanno, un tuffo nell’universo creato dalla scrittrice J.K. Rowling; ovviamente con partenza dal binario 9 e ¾!

 

N.B.: Non è possibile organizzare visite guidate alla mostra di Harry Potter.


Dove: Palazzo Reale di Milano

 

Quando: dal 27 giugno al 9 settembre 2018

 

Orari Mostra:

Lunedì: 14.30–19.30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; Giovedì e sabato: 9.30-22.30

MOSTRA DI ALIK CAVALIERE A MILANO

La mostra di Alik Cavaliere a Palazzo Reale a Milano presenta un’importante selezione di opere che illustrano le diverse fasi e tematiche della produzione di uno dei protagonisti più originali ed eclettici dell’arte italiana del Novecento a vent’anni dalla sua scomparsa.

 

Alla ricerca di nuove forme di espressività, Alik Cavaliere ha saputo utilizzare in modo innovativo le tecniche della tradizione classica e dell’avanguardia dadaista reinterpretandole in chiave moderna. Sperimentatore di vocazione, Cavaliere ha realizzato le proprie opere con i materiali più tradizionali della scultura, come rame, bronzo, oro e argento, cui ha affiancato materiali più inconsueti come acciaio, ghisa, plastiche, stoffe, legni, carte, fotografie, porcellane, vetri, specchi e materiali di recupero.

 

Promossa dal Comune di Milano in collaborazione con l’Archivio Alik Cavaliere, la mostra di Palazzo Reale si sofferma sulla centralità che il tema della natura ha progressivamente assunto nella ricerca di Cavaliere. Opere aventi come soggetto alberi, cespugli, frutti, radici, rami, in una serie ispirata al De rerum natura di Lucrezio e al naturalismo filosofico di Tommaso Campanella svelano come Cavaliere abbia anticipato di decenni le problematiche di instabilità dell’universo e della natura che oggi percepiamo come fondamentali.

 

Allestita nella prestigiosa Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, la mostra offre numerose occasioni di approfondimenti in altre sedi espositive (il Giardinetto di Palazzo Reale, il Centro Cavaliere, a cui si affiancano i focus al Museo del Novecento, a Palazzo Litta, alle Gallerie d’Italia, al Conservatorio), in un percorso ampio e articolato che coinvolge l’intera città.

 

La mostra di Alik Cavaliere a Palazzo Reale a Milano è una rassegna imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea e della sperimentazione, nonché un’occasione di riflessione per tutti sulla capacità dell’arte di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche che riguardano il presente e il futuro dell’umanità.

 

N. B. La visita guidata di Milanoguida è dedicata solo alla sede espositiva di Palazzo Reale.

 

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Dove: Milano, Museo di Scienza e Tecnologia

 

Quando: dal 19 luglio 2018 al 13 ottobre 2019

 

Orari Mostra: lunedì: chiuso; martedì-venerdì: 10-18; sabato-domenica: 10-19

MOSTRA “LEONARDO DA VINCI PARADE” A MILANO

 

Ad apertura del programma “Milano e Leonardo” con cui la città celebrerà a partire da maggio 2019 il quinto centenario della morte di Leonardo, Il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” a Milano organizza la mostra “Leonardo da Vinci Parade”, un affascinante percorso tra arte e scienza che espone in una spettacolare parata le collezioni storiche del museo: i modelli leonardeschi realizzati negli anni Cinquanta sulla base dei disegni originali di Leonardo e un gruppo di affreschi di maestri lombardi del Cinquecento concessi in deposito dalla Pinacoteca di Brera nel 1952.

 

Allestita da un prestigioso comitato di studiosi grazie all’interpretazione dei manoscritti vinciani, la raccolta dei modelli leonardeschi è una collezione unica al mondo, dal grande valore divulgativo per la sua capacità di  documentare l’ampiezza della ricerca tecnico-scientifica di Leonardo, nonché dall’elevato valore artistico e museologico dovuto alla precisione e alla perizia con cui i modelli vennero realizzati. Modelli di architetture, studi di ingegneria militare e di idraulica, macchine da lavoro o dedicate al tema del volo vengono esposti, molti dei quali in anteprima, a rivelare la convivenza, nella sperimentazione di Leonardo, tra ricerca di soluzioni pratiche e tensione verso modelli ideali, in un costante dialogo tra pensiero scientifico e umanistico.

 

La ricerca artistica di Leonardo è invece documentata dall’eredità da lui lasciata sulla cultura figurativa lombarda del primo CinquecentoAffreschi provenienti da edifici oggi scomparsi come la chiesa di Santa Maria di Brera o di Santa Marta o da complessi tuttora esistenti come il monastero di Santa Maria Incoronata illustrano come i pittori attivi a Milano, su tutti Bernardino Luini, riuscirono a mettere a frutto la lezione di Leonardo nelle campagne decorative dei più importanti complessi monastici e conventuali del territorio.

 

Organizzata in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, la mostra “Leonardo da Vinci Parade” al Museo di Scienza e tecnologia di Milano offre un’ampia panoramica dello stato dell’arte e della scienza della Milano rinascimentale: da un lato gli spettacolari modelli leonardeschitestimoniano il carattere di avanguardia delle ricerche del genio toscano, dall’altro i preziosi affreschi provenienti dai più importanti edifici religiosi di Milano rivelano quanto la sua eredità artistica abbia alimentato una delle stagioni pittoriche più alte dell’arte lombarda.

 

 

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Prossime mostre a Milano


Dove: Milano, Museo del Novecento

 

Quando: dal 21 settembre 2018 al 24 febbraio 2019

 

Orari Mostra: lunedì: 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30 – 19.30; giovedì e sabato: 9.30 – 22.30.

MOSTRA “MARGHERITA SARFATTI” A MILANO

 

La mostra “Margherita Sarfatti” al Museo del Novecento di Milano intende far conoscere al grande pubblico una grande protagonista della cultura italiana della prima metà del Novecento. Nata a Venezia nel 1880 nella ricca famiglia ebraica Grassini, Margherita Sarfatti ricevette un’ottima istruzione alimentata dalle lezioni private di illustri insegnanti e dagli incontri con grandi letterati del tempo, amici del padre, come Gabriele D’Annunzio e i fratelli Fogazzaro.

 

Sposato nel 1898 l’avvocato Cesare Sarfatti, del quale assunse il cognome, seguendo l’orientamento politico del marito, Margherita Sarfatti aderì al Partito socialista giungendo più tardi a collaborare con l’organo di stampa del partito, l’Avanti!, e ponendosi al fianco di Anna Kuliscioff nella battaglia per l’emancipazione femminile. Fu in quel contesto che conobbe Benito Mussolini, al quale per molti anni fu legata da un lungo e forte sentimento, destinato più tardi a oscurare il suo ruolo di mecenate e di critica d’arte.

 

A partire dagli anni Venti la sua casa milanese in corso Venezia divenne luogo di ritrovo e confronto dei maggiori artisti e intellettuali dell’epoca, tra cui gli esponenti del movimento futurista e gli scultori Medardo Rosso e Arturo Martini. La sua capacità di catalizzare le ricerche artistiche votate al ritorno all’ordine e alla figurazione la portò a fondare nel 1922 il gruppo Novecento a cui aderirono gli artisti Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Achille Funi, Gian Emilio Malerba, Pietro Marussig, Ubaldo Oppi e Mario Sironi. Il gruppo espose per la prima volta nel 1923alla Galleria Pesaro per poi ribadire l’unità della propria ricerca nella grande mostra alla Permanente del 1926, a cui parteciparono tutti i principali interpreti dell’arte italiana tra le due guerre, tra cui Gino Severini, Fortunato Depero, Carlo Carrà e Giorgio De Chirico.

 

Organizzata in collaborazione con il Mart di Rovereto, che ne conserva l’archivio, la mostra “Margherita Sarfatti” al Museo del Novecento a Milano racconta la mille sfaccettature di una donna dalla personalità complessa e affascinante che con la sua attività di giornalista e di critica d’arte ha saputo farsi interprete di uno dei momenti culturali più importanti attraversati dall’Italia, contribuendo in massimo grado a dettare il gusto e lo stile del proprio tempo.

 

 

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Dove: Palazzo Reale di Milano

 

Quando: dal 4 ottobre al 3 febbraio 2018

 

Orari Mostra:

Lunedì: 14.30–19.30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; Giovedì e sabato: 9.30-22.30

MOSTRA DI CARRA’ A MILANO

La mostra di Carlo Carrà a Palazzo Reale è un dovuto omaggio a uno dei più importanti esponenti dell’arte italiana del Novecento, protagonista dei principali movimenti che hanno segnato la storia di quel secolo, dal Futurismo alla Metafisica fino al gruppo Novecentolegato a Margherita Sarfatti.

 

Nato in provincia di Alessandria, Carrà si dedicò all’arte fin da giovane, ottenendo i suoi primi incarichi di lavoro in qualità di decoratore. La sua prima occupazione lo portò a Parigi, a Londra fino a farlo trasferire a Milano che divenne la sua città d’adozione. Qui fece conoscenza del Divisionismo di artisti quali Segantini, per poi entrare a far parte, insieme a Boccioni, Russolo, Balla e Severini, del movimento futurista. Lo scoppio della Grande Guerrarappresentò un momento doloroso per Carrà, che durante il servizio militare fu ricoverato nell’ospedale psichiatrico di Ferrara. Nella città emiliana conobbe Giorgio De Chirico e Filippo De Pisis coi quali definì i principi della Metafisica.

 

Il rientro a Milano coincise con l’adesione al cosiddetto ritorno all’ordine che caratterizzò larte in Italia tra le due guerre: negli anni Venti nei suoi quadri paesaggi e nature morte segnano quel ritorno alla realtà che negli anni Trenta prende le forme di grandi composizioni di figura. L’opera di Carrà si nutre allora delle ricerche di Cézanne e della lezione dei grandi maestri del Quattrocento come Piero della Francesca.

 

Attraverso un’ampia selezione delle sue opere più significative dalle prime prove divisioniste ai capolavori dei decenni successivi, la mostra di Carlo Carrà a Palazzo Reale a Milano offre un’occasione di scoperta di un pittore che ha saputo continuamente rinnovare e ripensare la propria arte a confronto coi grandi mutamenti storici e culturali del Novecento.

 

 

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Dove: Milano, Spazio Ventura

 

Quando: dal 6 ottobre 2018

 

Orari Mostra:

Lunedì-martedì: chiuso; Mercoledì-domenica: 10-20

MOSTRA “REAL BODIES” A MILANO

 

Dopo il grande successo della prima edizione, la mostra Real Bodies torna a Milano, con un nuovo percorso espositivo arricchito da tre sezioni tematiche aggiuntive, dedicate alla biomeccanica, all’anatomia comparata e agli studi di Leonardo Da Vinci.

 

Fulcro dell’esposizione è l’atlante umano tridimensionale: corpi e organi appositamente trattati per poter illustrare al meglio tutte le funzioni biologiche permettono di comprendere il funzionamento dei diversi apparati e sistemi: scheletrico, digerente, respiratorio, riproduttivo, nervoso, cardiocircolatorio e muscolare. Accanto agli organi umani saranno per la prima volta esposti organi del regno animale: un vero e proprio laboratorio di anatomia comparata che consentirà di cogliere analogie e differenze fra le strutture anatomiche umane e quelle animali, facendo luce sui processi evolutivi.

 

In un percorso che delinea le conquiste della scienza nell’ambito dell’anatomia da Leonardo fino ai nostri giorni, la mostra offrirà un’occasione di approfondimento sulla figura del genio toscano anticipando così le iniziative del programma “Milano e Leonardo” che nel 2019 celebrerà il quinto centenario della sua morte. Trenta reperti umani ispirati ai disegni di Leonardo riveleranno la incredibili conoscenze da lui acquisite attraverso la pratica dell’autopsia.

 

Volgendo poi alle frontiere della scienza moderna, la mostra permetterà al pubblico di comprendere i principi della meccanica che azionano il corpo umano, evidenziando come la conoscenza del comportamento delle strutture fisiologiche sia fondamentale per lo sviluppo della bioingegneria, oggi impegnata nella ricerca di soluzioni di avanguardia nell’elaborazione di protesi in grado di riprodurre i movimenti delle varie parti del corpo umano.

 

Con un percorso che combina tecniche di conservazione all’avanguardia con studi scenografici e artigianali, la mostra Real Bodies a Milano rappresenta un’esperienza unica per scoprire la funzionalità e la potenzialità del nostro corpo, e i progressi compiuti dalla scienza anatomica da Leonardo fino alle conquiste della ricerca scientifica contemporanea.

 

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Dove: Milano, Mudec

 

Quando: dal 31 ottobre 2018 al 3 marzo 2019

 

Orari Mostra:

Lunedì: 14.30–19.30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; Giovedì e sabato: 9.30-22.30

MOSTRA DI KLEE A MILANO

La mostra “Paul Klee e il primitivismo” al Mudec di Milano intende offrire una nuova prospettiva dell’opera del pittore svizzero, considerato uno dei più originali interpreti della pittura del Novecento. Formatosi a Monaco con Franz Von Stuck, grande maestro del Simbolismo, nei primi anni del Novecento ebbe modo di visitare l’Italia e Parigi facendo così la conoscenza degli Impressionisti e della pittura moderna, da Leonardo a Rembrandt.

 

All’inizio degli anni dieci entrò in contatto con il gruppo del Cavaliere Azzurro di Kandinskij e, a seguire, con l’ambiente cubista di Parigi. Un successivo viaggio in Tunisia lo indurrà a fare del colore uno dei principi della sua arte. Da allora i suoi quadri si caratterizzeranno per un dialogo tra colore e segno grafico, in composizioni dove il reale viene tradotto in dato immaginario.

 

Il repertorio di immagini incantate e ricche di mistero di Klee, se da un lato sembra provenire dal mondo dell’infanzia, dall’altro affonda le proprie origini nel fenomeno del Primitivismo che attraversa la cultura europea tra fine Ottocento e inizio Novecento, influenzando l’opera di artisti quali GauguinPicassoCarrà.

 

La mostra “Paul Klee e il primitivismo” al Mudec di Milano indaga questo specifico aspetto della produzione dell’artista svizzero ponendo a confronto una significativa selezione dei suoi dipinti, acquerelli e disegni con oggetti dell’antichità classica e manufatti della collezione etnografica del Mudec, in un percorso arricchito dalla presenza di riviste e documenti d’epoca legati alla formazione di Klee.

 

 

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Dove: Milano, Mudec

 

Quando: dal 20 novembre 2018 al 24 marzo 2019

 

Orari Mostra:

Lunedì: 14.30–19.30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; Giovedì e sabato: 9.30-22.30

MOSTRA DI BANKSY A MILANO

La mostra di Banksy al Mudec di Milano omaggia uno dei più celebri artisti della street art londinese la cui identità rimane ancora sconosciuta. Individuato da alcuni in un famoso musicista rock inglese, da altri in collettivo di artisti, da altri ancora in un ex studente della Bristol Cathedral Choir School, Banksy resta ancora un personaggio avvolto nel mistero, aspetto che contribuisce a definirne i tratti di un mito dei nostri tempi.

 

La mostra al Mudec di Milano illustra il percorso dell’artista dai suoi esordi da writer di strada a fenomeno mondiale di massa esponendo alcuni dei suoi lavori più caratteristici, nei quali emerge la sua lampante e amara provocazione nei confronti dell’establishment, del potere, del conformismo e del consumismo. Tematiche quali le incoerenze della società occidentale, la guerra, i media, l’omologazione, l’inquinamento, lo sfruttamento minorile, la brutalità della repressione poliziesca e il maltrattamento degli animali vengono veicolate attraverso un approccio satirico che vede protagonista figure ricorrenti come scimmie, topi, poliziotti, bambini, gatti e membri della famiglia reale britannica.

 

Argomenti impegnati e immagini spesso provocatorie vengono rese attraverso il linguaggio semplice dello stencil, che ideato per poter sfuggire in fretta dalla polizia, è diventato un tratto inconfondibile dell’arte di Banksy.

 

Dopo le rassegne dedicata a Keith Haring e Jean-Michel Basquiat con la mostra di Banksy al Mudec Milano torna a far conoscere al grande pubblico i protagonisti della street art, cercando di delineare i tratti di una personalità sfuggente ma profondamente radicata nelle realtà urbane di tutto il mondo, come rivelano i suoi interventi in Palestina e le sue incursioni nei musei di tutto il mondo, dal Louvre al MoMA di New York.

 

Una mostra che strapperà più di un sorriso ma che al contempo inviterà il pubblico a riflettere e a confrontarsi sui grandi temi della realtà contemporanea.

 

 

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Dove: Milano, Mudec

 

Quando: dal 28 settembre 2018 al 10 febbraio 2019

 

Orari Mostra:

Lunedì: 14.30–19.30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; Giovedì e sabato: 9.30-22.30

MOSTRA “CAPITANI CORAGGIOSI” A MILANO

 

La “mostra Capitani coraggiosi. L’avventura umana dello scoprire, dal Buco del piombo a Marte” al Mudec di Milano si propone di raccontare la propensione dell’uomo all’esplorazionefocalizzandosi sulle grandi scoperte e conquiste del Novecento. Articolata in cinque sezioni di carattere tematico, l’esposizione trova la sua ideale collocazione negli spazi del Museo delle culture di Milano in quanto la collezione permanente del Mudec è frutto dell’esperienza di grandi viaggiatori dell’Ottocento come Antonio Raimondi, coinvolto nella mappature delle risorse del Perù e di Gaetano Osculati, scopritore delle fonti del fiume Napo in Amazzonia.

 

A partire dall’eredità dei secoli precedenti e con uno sguardo sulla contemporaneità, la mostra approfondisce gli ambiti in cui si è concentrata la ricerca scientifica. Tra questi, oggetto della prima sezione, la cartografia dove si assiste al progressivo affiancamento alle mappature per specialisti, come quelle prodotte dall’Istituto Geografico Militare, delle immagini rese accessibili a tutti dall’applicazione Google Earth.

 

La parte centrale della mostra si concentra poi sui temi dell’esplorazione dell’aria e del sottosuolo. La ricerca delle grandi altezze è documentata dai momenti topici della storia dell’alpinismo, come la la conquista italiana del K2, dallo sviluppo dell’aviazione, dagli studi pionieristici di Enrico Forlanini sui dirigibili alla produzione industriale di aerei della Caproni e dell’Aermacchi, e dalle prospettive delle missioni spaziali, particolarmente focalizzate su Marte.

 

L’esplorazione delle profondità viene narrata attraverso la storia della speleologia, con un occhio di riguardo all’esperienza di Milano, dove nel 1897 nasce il Gruppo Grotte Milano, di cui faceva parte tra gli altri Vittorio Bertarelli, fondatore del Touring Club Ciclistico.

 

L’esposizione si conclude con una serie di interviste a professionisti di diversi settori in un dialogo mirato a definire la “geografia del futuro”.

 

La “mostra Capitani coraggiosi. L’avventura umana dello scoprire, dal Buco del piombo a Marte” al Mudec di Milano è un’affascinante immersione nella storia dell’esplorazione, tra scienza e fantasia, ma anche un viaggio nel futuro che tenta di tracciare le prossime strade della conoscenza.

 

 

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Dove: Palazzo Reale di Milano

 

Quando: dal 18 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019

 

Orari Mostra:

Lunedì: 14.30–19.30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30; Giovedì e sabato: 9.30-22.30

MOSTRA “PICASSO METAMORFOSI” A MILANO

Con la mostra “Picasso Metamorfosi” il comune di Milano prosegue la collaborazione con ilMuseo di Picasso di Parigi inaugurata nel 2012 per la mostra di Picasso a Palazzo Reale. La nuova esposizione approfondisce il ruolo che il repertorio mitologico ha svolto nella produzione del grande artista spagnolo.

 

Artista innovatore per eccellenza della pittura del Novecento, capofila dell’avanguardia storica del cubismo, Picasso tenne sempre in grande considerazione l’arte antica, di cui poté approfondire la conoscenza grazie ai viaggi a Roma, Napoli, Pompei.Il rapporto con la classicità si manifestò tanto con un ritorno alla figuratività quanto nella frequente rappresentazione di figure mitologiche, con una predilezione per gli esseri ibridi come fauni, centauri e minotauri, simboli di una condizione di ambivalenza tra umanità e animalità, bene e male, vita e morte.

 

In tale immaginario il riferimento alla classicità si fonde ai temi della contemporaneità, come le violenze della guerra, o a suggestioni legate alle origini e al carattere dell’artista, dal mondo delle corrida all’erotismo.

 

Allestita in cinque sezioni, la mostra “Picasso Metamorfosi” a Palazzo Reale a Milano espone350 opere tra i capolavori del Museo Picasso di Parigi, importanti pezzi d’antiquariato e opere ispirate ai canoni della bellezza classica, in un affascinante percorso che illustra il lavoro di rielaborazione dei dati della cultura antica e contemporanea svolta da Picasso, con una fantasia mai eguagliata.

 

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Dove: Milano, Palazzo Morando

 

Quando: dal 8 novembre 2018 al 10 febbraio 2019

 

Orari Mostra:

Lunedì: chiuso; Martedì, mercoledì e venerdì: 10.00-19.00; giovedì: 10.00-22.30; sabato e domenica: 10.00-19.30

MOSTRA “MILANO E IL CINEMA” A MILANO

 

Miracolo a Milano di Vittorio de Sica, Totò, Peppino e la… malafemmina di Camillo Mastrocinque. Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti sono solo i titoli più noti dei tanti film che hanno contribuito a fare di Milano un set cinematografico per eccellenza, facendo dei suoi monumenti principali, dal Duomo alla Stazione Centrale, lo scenario di irresistibili commedie e di film drammatici che hanno raccontato con grande sensibilità la storia sociale dell’Italia del secondo dopoguerra.

 

In realtà il rapporto di Milano col cinema affonda le sue radici agli albori della storia della settima arte, quando, prima del trasferimento a Roma a Cinecittà, Milano rappresentò il centro nevralgico delle produzioni cinematografiche in Italia. La mostra “Milano e il cinema” a Palazzo Morando a Milano racconta l’evoluzione del legame della città col cinema nel corso del Novecento, dalle prime produzioni e dai primi teatri di posa alla predilezione riservata da grandi maestri come Antonioni, De Sica, Visconti, Pasolini, dalla nascita del genere poliziesco allo sviluppo del cosiddetto cinema industriale.

 

Una ricca selezione di oggetti, cimeli, fotografie inedite, manifesti, locandine trasporterà il visitatore nelle atmosfere sognanti dell’arte cinematografica intrecciando pagine fondamentali della storia del cinema italiano e momenti chiave dell’evoluzione economica, sociale, culturale della città di Milano. Una testimonianza del forte legame esistente registi, attori, cinefili e spettatori e la città di Milano, legame negli ultimi tempi rinsaldato dall’apertura del Museo Interattivo del Cinema e della Biblioteca Morando Morandini sul naviglio della Martesana.

 

 

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Dove: Milano, Castello Sforzesco

 

Quando: dal 16 maggio al 18 agosto 2019

 

Orari Mostra: lunedì: chiuso; martedì-domenica: 9.00-17.30

MOSTRA “LEONARDO E LA SALA DELLE ASSE” A MILANO

 

Nell’ambito di “Milano e Leonardo”, programma di iniziative volto a celebrare il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci (1519-2019) viene straordinariamente riaperta al pubblico la Sala delle Asse del Castello Sforzesco, la cui decorazione, con i suoi intrecci di rami, fronde, frutti e radici, rappresenta uno dei vertici della produzione pittorica del maestro toscano, assieme all’altro capolavoro da lui realizzato durante il primo soggiorno milanese, il Cenacolo nel refettorio di Santa Maria delle Grazie.

 

Grazie alla momentanea sospensione dei lavori di restauro dell’ambiente e della decorazione avviati nel 2006, la Sala delle Asse diventa il fulcro della mostra “Leonardo e la sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza” che prosegue nei vari spazi espositivi del Museo di Arte Antica del Castello Sforzesco. Nella Sala dei Ducali e nella Cappella Ducale una prestigiosa selezione di disegni originali di Leonardo è messa a confronto dal punto di vista tematico e stilistico con opere di altri artisti del Rinascimento, a ribadire la centralità dello studio della natura nella cultura figurativi di quegli anni, ben testimoniata dalla produzione di Albrecht Dürer.

 

Nella Sala delle Armi e nella Sala delle Colombine un suggestivo percorso multimediale restituisce al pubblico una mappatura dei luoghi di Leonardo a Milano e nel territorio, con un occhio di riguardo da un lato ai problemi architettonici, urbanistici, idraulici su cui concentrò i suoi studi elaborati nei fogli del Codice Atlantico, oggi a rotazione esposti alla Pinacoteca Ambrosiana, dall’altro ai monumenti in cui lasciò traccia del suo talento pittorico, da Santa Maria delle Grazie alla non più esistente chiesa di San Francesco Grande.

 

Ulteriori strumenti multimediali disposti nella Sala delle Asse permetteranno inoltre di apprezzare il progetto grafico e pittorico leonardesco, rivelando l’eccezionalità di quella decorazione che, realizzata attorno al 1498 per Lodovico il Moro, venne malauguratamente scialbata sotto la dominazione straniera fino alla riscoperta nel 1893 da parte da Luca Beltrami.

 

Arricchita da preziosi e suggestivi strumenti multimediali e da disegni originali di Leonardo, raramente visibili al pubblico, la mostra “Leonardo e la sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza” costituisce un’occasione unica per poter tornare ad ammirare uno dei più alti esiti della pittura di Leonardo, in grado di combinare al meglio, al pari del Cenacolo, il suo sperimentalismo tecnico e le sue ricerche nell’ambito della botanica, dell’ottica e della geologia.

 

 

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