Fotografia sperimentale in Europa tra le due guerre a cura di Giovanni Battista Martini

Palazzo Grillo, Vico alla Chiesa delle Vigne 18R, Genova // 22 marzo – 21 maggio 2017

Il palazzo è stato aperto al pubblico come Hotel di grande charme ed eleganza in grado di offrire un ampio e raffinato spazio espositivo. Come primo appuntamento Palazzo Grillo ospita la mostra a cura di Giovanni Battista Martini dedicata al medium fotografico come paradigma di modernità. Le opere esposte appartengono a quell’insieme di autori che hanno fatto della fotografia il proprio strumento privilegiato di comunicazione, nonché linguaggio espressivo autonomo rispetto alla pittura. La fotografia diventa così mezzo di sperimentazione senza limitarsi agli usi prettamente documentaristico – descrittivi che ne erano stati fatti sino almeno agli anni Trenta. Gli artisti presenti in mostra sono tra i nomi più importanti delle Avanguardie artistiche dei primi decenni del Novecento provenienti da diverse aree e gruppi di ricerca come il costruttivismo russo, il Futurismo, il Surrealismo e il Dadaismo. Tra questi si possono citare: Hans Bellmer, Otto Hofmann, Lazlo Moholy – Nagy, Bruno Munari, Man Ray, Luigi Veronesi ecc… L’esposizione offre quindi un vasto repertorio di forme espressive nonché di diverse tecniche fotografiche articolate tra fotomontaggi e foto-collage per documentare la nuova visione della realtà che ha rivoluzionato l’intero sistema dell’arte contemporanea.

Aggiungiamo che tra i grandi nomi che hanno lasciato un segno particolare nel mondo dell’arte e della fotografia figura sicuramente quello di Alexandr Rodcenko (1891 – 1956). Dopo aver concluso i suoi primi studi d’arte, si traferì alla Scuola di Arte e Design Stroganov nel 1916 dove espose i suoi quadri con Vladimir Tatlin. Successivamente i suoi interessi si diressero alle pratiche del fotomontaggio e allo stile del gruppo DADA restando affascinato dalla cinematografia di Ejzenstejn e Dziga Vertov con il quale collaborò producendo diversi manifesti per i suoi film. Dopo essersi interessato a diversi linguaggi come la poesia e il teatro, dal 1924 Rodcenko scelse la fotografia quale mezzo espressivo adatto ad esprimere il proprio potenziale artistico. Dopo l’acquisto di una macchina fotografica Leica iniziò a scattare fotografie audaci, dagli scorci vertiginosi che pongono in particolare risalto le geometrie e i segni grafici delle forme. La tecnica del fotomontaggio così cara alle Avanguardie novecentesche fu utilizzata dall’artista per la realizzazione di manifesti e illustrazioni di libri e fu inoltre un ottimo strumento di comunicazione di massa soprattutto in un paese come la Russia nel quale il tasso di analfabetismo era molto alto.

Teorico del nuovo cinema interessato al costruttivismo fu Lazlo Moholy – Nagy (1895 – 1946)pittore, fotografo e docente del Bauhaus. Moholy – Nagy fu anche autore di un importante pubblicazione dal titolo Pittura Fotografia Film, ottavo volume della collana “Libri del Bauhaus” edita nel 1925, primo testo fondamentale sulla fotografia pubblicato dalla poliedrica scuola. Nel corso degli anni venti del Novecento furono molte le personalità che si interessarono alla fotografia come nuovo linguaggio espressivo; tra questi un nome certamente noto è quello di Man Ray (1890 – 1976) pittore, fotografo e grafico conosciuto come esponente del movimento DADA. E’ nota inoltre la sua produzione cinematografica molto amata dai surrealisti; è insieme alla ricerca fotografica all’interno del movimento surrealista che portò avanti il suo lavoro come fotografo di moda per le pagine della rivista Vogue. Sua modella fu Alice Prin meglio conosciuta come Kiki De Montparnasse; insieme a lei conobbe artisti come Jean Arp, Max Ernst, André Masson, Joan Mirò e Picasso. Tuttavia, seppure sia conosciuto dal grande pubblico come fotografo, Man Ray fu anche pittore e scultore. Sono infatti da ricordare le sue opere conosciute con il nome di “oggetti d’affezione”. Le opere più famose sono sicuramente…

Cadeau, 1921

… i Cadeau, tra i quali si cita il ben noto ferro da stiro con 14 chiodi.